LA PAURA DI CHI OPERA NEL SOCIALE
La paura da sempre alberga nell’animo umano, ma
oggi sembra serpeggiare sempre di più nella nostra società sottoposta a
trasformazioni profonde e inaspettate che stanno suscitando una crescente e
spesso legittima richiesta di sicurezza.
Tale nuova dinamica sociale coinvolge anche le professioni sociali che sono
coinvolte in rapporti interpersonali caratterizzati da implicazioni emotive
spesso molto forti. Tra le emozioni in gioco un ruolo particolare è sicuramente
rivestito dalla paura. Questa, tra le molte possibilità, può essere declinata,
sul versante dell’operatore, come paura di sbagliare, di affrontare situazioni
particolarmente difficili, di mettere in pericolo la propria integrità fisica
oppure, sul versante dell’utente, come paura di ritrovarsi senza un aiuto
adeguato, di non essere in grado di sottrarsi a violenze ricevute o minacciate
nel proprio ambiente di vita, di vedersi sottratte persone precedentemente
sottoposte alla sua cura in qualità di genitore.
Quanto spesso la paura è suscitata oggi non da un pericolo necessariamente reale
ma piuttosto dalla mancanza di conoscenza su ciò che è “diverso”, come
sembrerebbe confermare l’alto tasso di disagio rilevato in Italia secondo una
ricerca di Eurobarometro di fronte alla prospettiva di avere un vicino di
casa disabile, di etnia o di religione diversa? Quanto la paura attiva necessari
meccanismi automatici e rapidi di difesa o quanto invece intorpidisce, se
non blocca del tutto, il pensiero razionale?
Agli esperti invitati a dibattere in questa insolita tavola rotonda si è chiesto
di esprimere riflessioni ed esperienze utili a fare un po’ più di luce su di una
emozione, qual è la paura, che gioca un ruolo particolarmente importante anche
nello spazio quotidiano di attività delle professioni d’aiuto.
SEDE: Biblioteca Statale, L.go Papa Giovanni XXIII, 6, Trieste
Giovedì 5 marzo 2009 ore 15.00 – 18.00
DESTINATARI: operatori e responsabili di servizi sociali,
educativi e sanitari, nonché persone interessate al tema
ISCRIZIONE: per ragioni organizzative si invita a segnalare la propria presenza
all'iniziativa mediante preiscrizione telefonica (040309968) o via mail
all'indirizzo irsses@irsses.it
Interverranno: Franca Amione, psicologa e psicoterapeuta,
svolge attività di formazione e supervisione nei servizi; Giuseppe Battelli,
storico, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università
di Trieste; Giorgio Micoli, giudice della Sezione Penale del Tribunale di
Trieste; Luigi Di Ruscio, funzionario di polizia presso la Questura di Trieste
Modera: Carlo Beraldo, Direttore I.R.S.Se.S.