Assoluzione per Nunzio D'Erme e altri undici esponenti del movimento 'Action', che si occupa dell'emergenza casa a Roma. I giudici della settima sezione penale del tribunale, dopo una breve camera di consiglio, hanno assolto i dodici imputati dall'accusa di associazione per delinquere perche' il "fatto non sussiste" e da quella di aver occupato ventisei immobili, a partire dall'ottobre del 2002, per "non aver commesso il fatto". Per cinque imputati, poi, accusati dalla procura di aver occupato uno stabile di proprieta' della Banca d'Italia il collegio giudicante ha optato per un proscioglimento perche' gia' giudicati per la stessa vicenda (e assolti) davanti al tribunale monocratico della capitale.
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2810798.html?ref=hpsbdx2
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Il leader dei dissidenti: «Questa sentenza è un'arma per la battaglia contro
tutte le guerre»
MILANO — Toh, di chi si riparla: di Luca Casarini, capo dei Disobbedienti del
Nordest. Quando c'è in ballo lui, si evocano cortei, manifestazioni, scontri,
azioni giudiziarie. Di solito in tribunale non finisce bene per il no global. Ma
ora c'è un'eccezione clamorosa che lascia perplessi, tranne lo stesso Casarini.
Che, questa volta, rende omaggio alla giustizia italiana per averlo considerato
quasi un valoroso, dandogli cioè la soddisfazione di ottenere attenuanti
speciali, in relazione a un atto di «disobbedienza civile», del quale, nel
febbraio 2003, assieme ad altri, fu protagonista. Anzi, il leader.
Si era nel periodo caldo (e mediaticamente
risonante) della guerra in Iraq. Così, Luca e il suo gruppo, anche con il
sostegno del sacerdote pacifista don Albino Bizzotto, pensarono bene di imporre
lo stop ai treni che trasportavano materiali bellici verso la base Usa di Camp
Derby. I disobbedienti cominciarono a bloccare i cosiddetti convogli di guerra.
Da Padova in giù. Da qui il clamore, le proteste, le denunce. E l'iter
giudiziario, arrivato ora a conclusione. Con una sorpresa: Luca Casarini è stato
assolto dall'accusa di blocco ferroviario e condannato a 20 giorni di carcere
(commutati in 760 euro, pena sospesa) per interruzione di pubblico servizio.
Le attenuanti speciali, chieste dal legale del no global, e concesse dal giudice, sottolineano che «ha agito per motivi di particolare valore morale e sociale». Il suo commento? Trionfante. «Apprezzo — afferma — l'attenuante speciale perché fatta valere in un momento in cui tutto ciò che accade viene trasformato in atto da codice penale o da galera, invece una società civile deve saper separare gli ambiti e quindi i crimini in senso stretto dalle necessità più alte». «Noi — continua — abbiamo fermato un treno che portava morte, omicidi e stragi in una guerra che, a detta di tutti, è inutile». Casarini non resiste ai proclami. Dice: «Questa sentenza è un'arma per la battaglia contro tutte le guerre». Il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, commenta: «Evviva l'Italia, il Paese dove Luca Casarini non compie atti di violenza ma gesti carichi di valore morale e sociale. Se quel treno fosse stato carico di armi per i talebani, il giudizio sarebbe stato ancora più generoso?».
Marisa Fumagalli
http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_10/casarini_anti_usa_Sconto_morale_Fumagalli_f83a923a-bf44-11dc-a9fc-0003ba99c667.shtml
10 gennaio 2008