REPORT DELL'ASSEMBLEA PUBBLICA TENUTA DAL MUNICIPIO XIX IL 26-11-2009

Intanto vorremmo fornire ai lettori che ci seguono ulteriori documenti fotografici , audio e video su situazioni che sono state oggetto del dibattito (prossimamente pubblicheremo anche l'intervista rilasciata dalla presidente della Commissione Scuola del Municipio XIX su Radio Città Futura).

Nel riportare brevi frammenti dell'assemblea sul bilancio partecipato vorremmo soffermarci in particolare sull'intervento di Massimiliano Taggi che è intervenuto a nome dell'associazione ex lavanderia. Taggi ha invitato le associazioni, i comitati e i cittadini ad avere un approccio diverso nell'interlocuzione con il municipio XIX. Non basarsi solo sull'esposizione di un elenco di cose che non vanno riferendosi specificatamente al proprio pezzetto di luogo o strada dove si abita, ma puntare su questioni che riguardano il bene comune, organizzarsi per un migliore funzionamento dei servizi e per una migliore qualità della vita nel territorio.

Siamo perfettamente in sintonia con Taggi, si tratta di concetti e valori che andiamo narrando da anni attraverso questo blog e attraverso le pagine dei giornali. Purtroppo tutti i politici del municipio XIX, da venti anni a questa parte, hanno fatto politica seguendo una filosofia esattamente contraria a quella esposta da Taggi. Tutti i circoli di partito, nessuno escluso, neanche il PRC, hanno espresso personaggi e gestito il municipio secondo la spartizione delle vacche per costruire consenso elettorale.  Operazioni poco trasparenti che hanno continuamente depotenziato e spesso annientato ogni embrione di attivismo civico finalizzato al bene comune.

Dare "pastette" a pseudocomitati e associazioni nate all'improvviso è stato il metodo per stringere all'angolo ogni alternativa di crescita civica libera dalle spartizioni, dalle opere pubbliche a macchia di leopardo finalizzate ai serbatoi di voti. Quando ha governato il centrosinistra c'erano scuole dove si interveniva perché c'era la compagna del circolo che stava nel consiglio didattico. Mentre altre scuole potevano pure crollare. Così c'erano le zone storiche di edilizia popolare che attiravano gli appetiti dei candidati/e rampanti e millantatori perché facevano apparire i diritti elementari come un favore legato alla riconoscenza nell'urna. Oggi nulla sembra essere ancora cambiato. La politica guicciardiniana del curare il proprio orticello caratterizzata da una visione miope, senza lungimiranza, appare sempre viva nel tessuto sociale.

Questa malattia che affligge soprattutto i "peones dei gettoni" non sembra essere tramontata visto che vi sono scuole, quartieri, comitati, trattati come figli o figliastri. Molti comitati o associazioni appaiono come filiali di circoli di partito essendo espressione implicita o esplicita di un qualche consigliere municipale. Sono queste deformazioni dell'associazionismo forgiate dall'opera diseducativa delle sezioni locali di partito a rallentare l'inversione di tendenza che anche noi, assieme a Taggi, vorremmo si realizzasse.

Tornando all'assemblea sul bilancio partecipato, siamo ormai alla conclusione del tour (come lo chiama Ortale). In questa penultima seduta, ci sembra di aver notato una maggiore attenzione del Presidente Milioni allo stile, più austero e meno "burino". Siamo dell'idea che questa carovana della partecipazione, con tutti i suoi limiti, abbia sortito un effetto positivo, indicando ai partecipanti una nuova opportunità: guardare in faccia gli amministratori ma anche incontrarsi con altri cittadini del municipio XIX. Cogliere l'opportunità delle assemblee pubbliche, anche se esse fossero solo strumentali ad un finanziamento regionale e alla propaganda indiretta, comunque consente di ripristinare un libero fluire di scambi e di idee che possono far decollare una nuova dimensione di legami solidali, del prendere parte al governo della cosa pubblica sperando in un futuro di rottura con quella becera tradizione fatta di particolarismi, clientelismi e voto di scambio. Proprio perché i temi trattati sono grandi e investono tutti: scuole disastrate, situazione tragica della via Trionfale, progetti di "strade bis" utilizzati come promesse elettorali, l'acqua privatizzata, la prevenzione in caso di disastri naturali, agro romano, parco del pineto, parco di Montemario minacciati dalla cementificazione (garage sotterraneo allo Zodiaco? centro commerciale a Valle Aurelia?, strada di collegamento sotterraneo sotto il parco tra Valle Aurelia e via Damiano Chiesa? ). Il presidente Milioni tranquillizza dicendo che i parchi sono zone vincolate da leggi regionali. Dimentica che esiste una specifica delega governativa al sindaco di Roma il quale ha poteri commissariali capaci di superare i vincoli ambientali (do you remember Pincio?).

Domenico Ciardulli

 

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