L'ERRORE DI FRANCO BATTIATO E LA SCORRETTEZZA DEL GOVERNATORE CROCETTA

Dissento fermamente dalle modalità con le quali il Governatore della Sicilia ha liquidato e defenestrato il proprio assessore alla Cultura Franco Battiato per aver pronunciato un termine disdicevole e pesante nel condannare una situazione di degrado della politica e del Parlamento.

Battiato è stato prima utilizzato per far brillare, con il suo nome e con la sua presenza, l’insediamento della nuova Giunta regionale siciliana. Oggi, invece, il Governatore ha deciso una violenta espulsione senza appello, gettando in questo modo ombre pesanti sulla dignità di un grande uomo e di un grande artista, violando, a mio avviso, i principi di diritto e di civiltà propri di un contesto sociale che si definisce democratico.

Evidentemente avrà giocato la ricerca frettolosa di consenso e di un ritorno d’immagine mediatico ma, chiedo al Governatore Crocetta, non sarebbe stato più giusto valutare il fatto e decidere dopo aver dato la possibilità a Battiato di difendersi in Giunta?

Non sarebbe stato più giusto valutare quella parola sbagliata nel contesto di un’intera esistenza dell’uomo e cantante Battiato ? Un’esistenza connotata da tanti fatti che testimoniano una condotta etica e morale esemplare.

Non sarebbe stato più giusto dargli almeno la possibilità di spiegarsi, semmai di scusarsi e magari di mettere egli stesso a disposizione il proprio mandato e offrire le proprie dimissioni alla Giunta e/o al Consiglio regionale??

Questa procedura di contradditorio tra le parti fa parte di una civiltà giuridica nata dalla culla italica del diritto ed Ella, caro Governatore, con questo suo implacabile gesto, sembra ignorarla completamente.

Spiace Governatore che Ella, da quanto appare, abbia voluto agire di “pancia” cavalcando un’onda mediatica e trascurando completamente la prerogativa di ponderatezza e saggezza nelle decisioni che il suo ruolo istituzionale Le impone di conservare sempre, e ancora di più in un momento scomposto di tempesta mediatica dove si può “rovinare la carriera di chi si è costruito una vita con impegno, anche con la Musica”. Negli ultimi tempi si è elogiato il cosiddetto “modello Sicilia” come politica dei fatti. Questo modello, a mio avviso, dovrebbe
essere caratterizzato anche da una politica sobria che non insegua l’effetto mediatico e gridato, e che rispetti la correttezza delle procedure soprattutto nei momenti più agitati e difficili.

Mi associo pertanto all’appello del premio Nobel Dario Fo assieme alla compagna Franca Rame, che Le hanno già scritto direttamente.

Mi associo alle firme in sostegno di Battiato del poeta Aldo Nove, del cantautore Samuele Bersani, dell’attrice Piera Degli Esposti, dell’artista Elisabetta Sgarbi, dello scrittore Roberto Alajmo.

Vorrei invitare alla riflessione sull’argomento tutti i lettori di Reset anche attraverso questo intervento di Franco Mussida, musicista e artista.

Termino con queste parole : ”Cambiano i regni, le stagioni, i presidenti le religioni, gli urlettini dei cantanti… E intanto passa ignaro il vero senso della vita..”

 

 

 

 

 

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