VECCHIO SACCO DI ROMA E NUOVO SACCO DI ROMA

IL CONVEGNO "LE MANI SULLA CITTA'"  E I SUOI RETROSCENA

Venerdì 31 ottobre alle ore 17.30 a via Litta 2 ci sarà un dibattito relativo alla tutela dell'agro romano dalla cementificazione e dalla speculazione.

L'iniziativa, pur lodevole, del PRC del municipio XIX, che intende fare un'analisi sul nuovo sacco di Roma, merita una riflessione di chiarezza e di respiro panoramico.
Italia Nostra sa cosa ha significato il Pincio e il suo parcheggio a 750 posti: Una lotta tenace senza tanti aiuti di partito. Occorrerebbe fare mente locale per sapere se qualche partito facente parte della giunta Veltroni abbia mai organizzato convegni critici o abbia minacciato Veltroni di uscire dalla giunta contro quest'operazione cementificatoria vicino al tridente.
I comitati romani che sono andati su report per denunciare il sacco di Roma hanno fatto tutto senza l'aiuto di nessun assessore, tanto meno di quello alle Periferie. Inutili sono risultati i diversi ordini del giorno dei consiglieri comunali.
Adesso, da fuori giunta e da opposizione, c'è un partito che sta nel municipio XIX e che finalmente, dopo due anni di governo e relativa inerzia sul tema, sente il problema dell'agro romano ed esce fuori alla grande chiamando a raccolta contro Alemanno il quale sarebbe responsabile di un nuovo sacco.
Andare a questo convegno di lavoro è interessante. Ad esempio sentire cosa ci dirà Mirella Belvisi sulla differenza tra il vecchio sacco e il nuovo sacco e tra centrodestra e centrosinistra e cosa ci dirà su questa nuova sensibilità e prospettiva di sintonia con i partiti di opposizione dopo la lunga solitudine nella lotta contro il parcheggio del Pincio e gli articoli 11 del PRG di Morassut e Veltroni.
La critica è sintomo di intelligenza e sviluppo ma tutti noi dobbiamo essere capaci di autocritica se vogliamo evitare il rischio dell'ipocrisia.
 

 

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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