COMITATI E ASSOCIAZIONI ROMANE: "VOGLIAMO PARTECIPARE ALLE SCELTE SULLA CITTA!"

MANIFESTAZIONE SIT IN  PRESSO I GIARDINI DI PIAZZA DELL'ARA COELI

MOMENTI DI TENSIONE CON POLIZIA E VIGILI URBANI

LE FOTO

Un pomeriggio denso quello di ieri, giovedì 14 giugno 2007. 

Mentre era in corso il consiglio comunale, davanti al Campidoglio nel giardino di piazza dell'Ara Coeli erano presenti con striscioni e cartelli i rappresentanti di numerosi comitati di quartiere romani dell'Eur, di Tor Pagnotta, di Ciampino, l'associazione Pedoni, dell'ex lavanderia, di Italia Nostra del Cordinamento per l'ecomobilità a Roma e nel Lazio.

Intorno alle 17.30 una delegazione concorda con rappresentanti dell'amministrazione di salire nell'aula Giulio Cesare ma la polizia municipale che presidiava la portineria sbarra l'accesso perchè il numero delle persone delegate era superiore a 5.

Si decide, dopo intensa contrattazione con la presidenza del consiglio comunale di predisporre un incontro con alcuni consiglieri della maggioranza all'interno della sala del carroccio dove potevano così partecipare più persone.

Si passa il messaggio alle persone rimaste al sit in che si accingono a salire sulla scalinata del Campidoglio ma vengono però fermati da un cordone di forze dell'ordine con attimi di tensione.

Insolita e strana questa rigidità di Prefettura e Comune sull'ordine pubblico rispetto a qualche decina di uomini e donne di varie età appartenenti a pacifici comitati di quartiere e associazioni che non mostrano alcun segno ostile o di volontà di caos.

Il muro di divise sulla scalinata viene sciolto dopo l'intervento di alcuni consiglieri comunali e i manifestanti vengono scortati fino a su da una ronda di uomini in divisa per poter accedere alla sala del carroccio.

La sala del carroccio si riempie e inizia cosi' un acceso dibattito tra i manifestanti e alcuni consiglieri come Adriana Spera, Pino Battaglia, Gemma Azuri e Mario Staderini.

Le questioni locali poste sul tavolo sono tante ma la più spinosa è quella delle modalità dei processi partecipati e la mancata applicazione del regolamento comunale che disciplina il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che riguardano la città, soprattutto dal punto di vista ambientale e urbanistico.

Adriana Spera prende le distanze da numerose scelte decisioniste della Giunta e del Sindaco alle quali riferisce di essersi fermamente opposta in varie sedute del consiglio comunale.

Pino Battaglia viene contestato vivacemente quando afferma che i processi partecipati ci sono stati e cita addirittura la delibera sul parcheggio sotto il Pincio.

Mirella Belvisi di Italia Nostra e Massimiliano Taggi, dell'associazione ex lavanderia descrivono quali siano state e quali siano le grosse falle della partecipazione a Roma e la chiara scelta dell'amministrazione capitolina di schierarsi con poteri forti che hanno le mani sulla città. 

Si aprono i processi partecipativi su scelte già prese a monte ma sono già chiusi ad ogni contributo modificativo sostanziale di comitati e associazioni. Ad esempio, Sulla delibera di iniziativa popolare relativa all'elettrosmog depositata al consiglio comunale dal 2005 con circa 9000 firme risulterebbe ferma per un dictat del segretario generale del Campidoglio.

Alcuni presenti hanno criticato i consiglieri in sala perchè la loro opposizione ad alcune delibere che riguardano l'ambiente si traduce in nulla di fatto e la giunta Veltroni continua a imporre dall'alto piani e programmi  ignorando arrogantemente ogni osservazione che viene da comitati di quartiere e associazioni ambientaliste.

Domenico Ciardulli

PARTECIPAZIONE A ROMA ►(COMUNICATO_N. 1) (COMUNICATO_N.2)

 

 

Hit Counter