I MILITARI SERVIRANNO A STRONCARE LA CRIMINALITA' ?

Da oggi diverse città italiane cambiano volto. Una parte dei cittadini ostenta soddisfazione per la presenza di soldati dell'esercito in alcuni punti critici urbani. Un'altra parte è titubante e/o contraria e si chiede se questa impostazione non avvicini l'immagine dell'Italia nel mondo a scenari sudamericani.

L'operazione è senza dubbio di grande effetto sull'opinione pubblica e la maggioranza può vantare, con questa decisione drastica ,una sorta di "impegno assolto" con il proprio elettorato che adesso "percepirebbe" maggiore sicurezza.

Il tutto costerà al governo 31 milioni di euro per il 2008. Altrettanti per il 2009.

Ma cosa dicono gli esperti, criminologi, sociologi, scienziati sociali di questa decisione? Sarebbe interessante sentirli.

Il presidio di una stazione di metropolitana, che fa sentire più sicure molte persone che utilizzano il trasporto pubblico in quella stazione, servirà a dissuadere la criminalità dallo spostarsi ed entrare in azione in altre zone non presidiate?

Insomma, con la presenza dell'esercito diminuirà il tasso di furti, violenze, stupri e rapine?  L'ostentazione della forza e del controllo di alcune zone farà calare il numero di persone che delinque oppure li ricaccerà altrove, li indurrà a cambiare strategie e modalità?

Interrogativi che presto avranno risposte nei fatti mentre, per ora si innesta, il ricordo di quando l'esercito fu utilizzato diversi anni fa, in più ampie proporzioni, in Sicilia e Calabria per contrastare il fenomeno mafioso. Non sembra che i delitti di mafia, di grande e di piccolo calibro, siano mai cessati. Forte è il dubbio se la grande criminalità, la quale miete vittime attraverso omicidi, spaccio di droga, riciclaggio e movimentazione illegale di capitali, rimanendo infiltrata a livelli istituzionali, non possa gioire di un concentramento delle attenzioni ad alcune stazioni metro e ambasciate delle principali città.

Da oggi siamo in Europa un paese originale, quasi unico. Sperimentiamo un nuovo "Welfare in divisa", opposto a quello dei paesi bassi e scandinavi. Auguriamoci, per le generazioni presenti e future, che la luce della ragione e del buon senso possa illuminare le menti di chi ha in mano i destini di noi tutti.

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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