IN CAMPIDOGLIO... ASPETTANDO ACHILLE SERRA

La Corte dei Conti è stata chiara sulla corruzione negli appalti di opere pubbliche e di forniture e sulle frodi all'Unione Europea.

L'ex prefetto Achille Serra, oggi commissario anticorruzione, lo ha confermato di recente ai microfoni di Radio 1 rai: servono più investimenti, risorse umane, fondi per la prevenzione del fenomeno corruzione nella Pubblica Amministrazione.

Noi, ovviamente, ci auguriamo che le previste dimissioni di San Valentino del sindaco Veltroni siano una buona occasione per il commissario Achille Serra (ipotetico reggente secondo organi di stampa) per apportare in Campidoglio e nella città di Roma una sana ventata di chiarezza. Anche per sfatare la credenza che le nomine clientelari, gli appalti e le assunzioni pilotate, l'ingerenza di assessori e consiglieri nei finanziamenti ad organismi amici del Terzo Settore, nelle gare e nei concorsi pubblici, possano essere solo una questione campana o calabrese, estranea ad altre regioni del paese.

Ci piacerebbe che Achille Serra si occupasse dell'errore di progettazione costato 4 milioni euro sui lavori per lo svincolo GRA Trionfale.

Ci piacerebbe inoltre che l'ex prefetto andasse a rivedere i criteri di scelta e di finanziamento delle associazioni di volontariato che collaborano con l'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma per accertarne la correttezza e l'imparzialità ed escludere che vi siano ordinari favoritismi e privilegi. Utile anche sarebbe un'occhiata al registro dei costi della sala Operativa Sociale, agli interventi effettuati negli ultimi cinque anni. Se, per caso, ad esempio, la fornitura di 4 coperte ad una famiglia sia stata mai equiparata a 4 interventi.

Ci piacerebbe che l'ex prefetto accertasse eventuali meccanismi clientelari dei municipi che, quando elaborano i piani sociali di zona per stilare la mappa dei bisogni sociali, non invitano (ex L. 328/2000) tutta la cittadinanza interessata, attraverso i consueti metodi di affissione e di pubblicità, ma decidono il destino di decine e decine di milioni di euro attraverso una concertazione elitaria con dirigenti di associazioni Onlus e cooperative, seguendo il classico "manuale Cencelli".

Ci piacerebbe inoltre che Achille Serra entrasse nei grandi centri ospedalieri romani e monitorasse i rapporti con le aziende farmaceutiche per escludere che gli ingenti fondi degli sponsor destinati alle sperimentazioni cliniche e farmaceutiche possano, con l'impegno di macchine, risorse umane, tempo e spazi, pregiudicare la quantità e qualità dei servizi agli utenti e influenzare i membri interni dei comitati etici.

Tante altre cose ci piacerebbero ma, se già se ne realizzasse intanto anche solo una, sarebbe comunque un segno etico di cambiamento nel governo della cosa pubblica.

Buon lavoro dott. Serra!

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

APPROFONDIMENTI

CORTE DEI CONTI: ITALIA CORROTTA E CORRUTTRICE

IN CAMPIDOGLIO IL COLPACCIO DEL PIANO REGOLATORE 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hit Counter