STUPRO AL QUARTACCIO

I CITTADINI E I COMITATI REAGISCANO CON PRONTEZZA E INTELLIGENZA

Credo che questo episodio gravissimo debba coinvolgere tutti noi, compresi i comitati di quartiere di Quartaccio, Casalotti, Torrevecchia e Torresina.  Le contraddizioni di cronaca si sono già aperte e, purtroppo queste contraddizioni evidenti influenzeranno i lettori di appartenenza di quei giornali. Il messaggero parla di nordafricani e di un'ora tarda, successiva alle 23.00. Mentre il corriere della sera riferisce che i racconti della donna indirizzano senza dubbio su un italiano e su un'altra persona della quale la vittima non è certa. Inoltre il corriere riporta come orario poco dopo le ventidue mentre era ancora in corso la partita Roma-Inter. Entrambi avevano una felpa chiara.
Non sappiamo al momento la verità, ma mi auguro che i cittadini del Quartaccio, di Torresina e dei quartieri limitrofi possano avere uno scatto di orgoglio nel fare luce e aiutare gli investigatori a fare giustizia su questa violenza, spezzando sul nascere ogni tentativo di sviamento, depistaggio e omertà.
I fatti di questi mesi ci fanno temere che possa esistere un rischio evidente: quando la violenza viene compiuta da stranieri (la Storta, Tor Di Quinto..) si arrivi ad individuare e perseguire i responsabili con prontezza ed efficienza, mentre quando in ballo ci sono violentatori italiani tutto può diventare più complesso, sia a livello investigativo (fiera di Roma ecc) , sia a livello processuale, come nel caso della operatrice di una ditta di pulizie rumena violentata nel maggio scorso in un call center da un italiano. 
La sensibilità civica, l'attivismo consapevole e la diffusione di un sentimento etico e di giustizia tra i comitati, formali e informali, può farci uscire dal degrado nel quale questa vicenda rischia di far cadere i quartieri a nordovest di Roma.
Domenico Ciardulli

 

PS:  In risposta a queste considerazioni è intervenuta sul forumromanord Doriana Goracci scrivendo quanto segue :

Ieri avevo scritto a parole mie qualcosa sull'udienza al Tribunale di Roma per la rumena Magdalena e il suo violentatore che aveva dichiarato:
http://www.reset-italia.net/2009/01/21/perche-un-maschio-italiano-non-puo-essere-fedele/#comment-4683

Prendo atto, la discussione che speravo sulla cultura dell'incontro  tra donne e uomini non c'è. Ma c'è la nuova, vecchissima notizia purtroppo, dell'ennesimo stupro.
la news del giorno  http://mmedia.kataweb.it/foto/4477584/2/roma-una-donna-violentata-al-quartaccio-caccia-agli-aggressori

"Sembra che l'importanza del gesto sia capire se sono stranieri o italiani...  E tra maggioranza e opposizione rimane la violenza che non ha nazionalità, mettetevelo in testa, donne e uomini. Dovrei modificare il titolo e scrivere perchè un maschio (era italiano) non può essere altro che un maschio nel significato più rozzo e meschino.
Non se ne abbiano a male tutte le "persone", che non distinguono il genere e l'orientamento sessuale che si incontrano, per amare e discutere e non violentare e usare la violenza, di fatto e a parole."   Doriana
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Accolgo volentieri questa osservazione critica di Doriana, pur nella consapevolezza, spero di tutti e di tutte, che il dibattito su questi temi non si possa esaurire in un superficiale confronto telematico. Si correrebbe altrimenti il rischio di proiezioni interpretative indebite nei confronti dell'interlocutore/trice.  Vorrei soltanto ricordare, per dare la giusta importanza al fattore xenofobia, il delitto di Novi Ligure, In quella occasione, la popolazione, dopo l'efferato delitto, stava andando a caccia di "due albanesi" mentre poi è emerso che il duplice omicidio era stato compiuto dalla giovane figlia e sorella delle due vittime.

 D. C.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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