I TIC FACCIALI DEL SINDACO DI BOLOGNA

Una premessa: non è simpatico, forse neanche educato, parlare di tic facciali di una persona ma, in questo caso, si tratta di un personaggio pubblico che si è presentato domenica sera davanti agli schermi televisivi nella trasmissione rai "Che tempo che fa". Il personaggio di cui parliamo è il sindaco Cofferati, il quale ha, in gran parte, la responsabilità della civile convivenza e della qualità della vita nella città di Bologna.  Nelle ultime ore Cofferati si è infuriato contro il prefetto Grimaldi, il questore Cirillo e il suo assessore alla Cultura Guglielmi e, per protesta, ha scritto una lettera al Ministro Amato, annunciando che non parteciperà alle prossime riunioni del Comitato Pubblico per l'ordine e la sicurezza.

Oggetto dello scontro è stato il corteo "Street Parade" di sabato scorso che non era stato autorizzato ma che ha sfilato lo stesso, fino al rave conclusivo.  Cofferati critica la gestione dell'ordine pubblico di sabato scorso perchè, secondo lui, occorreva fermare il corteo a tutti i costi mentre, il questore Francesco Cirillo, più razionale, ha difeso l'opportunità di evitare una guerriglia urbana con lacrimogeni, manganelli e feriti.

E l'assessore alla Cultura di Bologna ha definito "corretto e intelligente" il questore per la sua "tolleranza e prudenza".

Cosa sta succedendo all'uomo Cofferati? Perchè avrebbe desiderato la repressione poliziesca di un corteo giovanile fatto di musica, goliardìa e voglia di esprimere la propria critica alla giunta di Bologna?

L'atteggiamento sensato di Questore e Prefetto che non hanno seguito Cofferati nella possibile escalation di uno scontro fisico di piazza, ha probabilmente fatto vacillare le sicurezze muscolari dello stesso sindaco. Probabilmente si è sentito spodestato, questa volta, della prerogativa di ordinare l'uso di manganelli e sfollagente. E senza questi strumenti a disposizione, l'uomo Cofferati probabilmente si sente incapace di governare Bologna.

Ad un osservatore attento non sono sfuggiti nei primi piani della trasmissione di Fabio Fazio i movimenti involontari del viso di Cofferati, particolarmente quelli intorno agli occhi e agli angoli della bocca.

E' utile rileggere l'analisi psicologica dei bambini affetti da questa sindrome nervosa perchè ci fanno ripensare anche all'uomo Cofferati che, superando persino il centrodestrorso Guazzaloca, ha trasformato la città di Bologna in una sorta di "caserma". E' arrivato in questi giorni a stringere patti con Alleanza Nazionale pur di mantenere quel ruolo e quella maschera autorassicurante di sindaco sceriffo, fan di Tex Willer.

"Il significato dei tic facciale in età evolutiva è molto complesso. Tuttavia spesso i bambini che ne sono affetti nascondono un’aggressività inespressa, o un vissuto di insicurezza, ma più di frequente rappresentano un loro bisogno di tenere sotto controllo se stessi o una determinata situazione all’interno del loro sistema familiare, come nei casi di conflittualità o di separazione tra i genitori, o in occasione di una grave malattia di uno dei suoi membri. Spesso tali bambini appaiono come timidi e remissivi e tendono a controllarsi molto, sia nell’espressione dei loro vissuti emotivi che delle loro azioni; di rado parlano in modo spontaneo dei loro tic e del disagio che per essi provano, in modo particolare nel rapporto con i compagni, arrivando spesso a negare la loro esistenza".

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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