CARTELLE PAZZE, LA CORTE DEI CONTI CONDANNA EQUITALIA POLIS
Fonte: http://www.contribuenti.it/news/view.asp?id=2855
ROMA – “Nessun dubbio sussiste
sul fatto che il concessionario non ha affatto curato con la necessaria
diligenza l'organizzazione e il funzionamento del servizio di riscossione,
vigilando adeguatamente sull’attività dei dipendenti. Infatti, solo una grave
mancanza di controlli sull’operato degli Ufficiali della riscossione ha permesso
la compilazione di verbali attestanti ricerche di contribuenti o di beni
pignorabili mai effettuate, in numero giornaliero abnorme rispetto alle concrete
possibilità o in giorni in cui gli ufficiali della riscossione erano assenti dal
servizio.” Con queste parole la Corte dei conti, Sezione Seconda Giurisdizionale
Centrale d’appello, con sentenza n. 28 del 2009 ha condannato la Gest Line
s.p.a., e ora Equitalia Polis s.p.a., al pagamento di € 1.465.384,00, con
rivalutazione e interessi.
Dopo le multe automobilistiche annullate dai giudici di pace; bolli auto
prescritti, giá pagati o non dovuti; tasse di smaltimento rifiuti richieste
erroneamente ai proprietari anzichè agli affittuari, una nuova condanna arriva a
Equitalia Polis per le cartelle pazze, con la conseguenza che, ad oggi, sono
state iscritte illegittimamente migliaia di ipoteche su immobili, ganasce
fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi e di conti correnti bancali e
postali a contribuenti che mai avevano ricevuto alcuna comunicazione.
“Si è cercato in questi anni di far cassa ad ogni costo – afferma Vittorio
Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Il
ministro Tremonti deve prendere provvedimenti urgenti per far cessare l’uso
delle cartelle pazze”.
La Corte dei Conti nel condannare Equitalia Polis S.p.A. mette in risalto che
“Nel corso del giudizio è emerso che numerosi agenti della riscossione avevano
redatto verbali la cui falsità era stata accertata, senza possibilità di dubbi,
dalla Guardia di Finanza e che numerosi agenti della riscossione effettuavano
l’attività di riscossione finanche quando risultavano assenti dal lavoro.
Sul punto, nel rapporto del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria della Guardia
di Finanza n. 23027 del 29.6.2000 viene tra l’altro chiarito: “la direzione
della società, tramite i responsabili di sportello, spingeva gli ufficiali alle
dipendenze ad espletare l’attività di riscossione in qualsiasi modo, purché
fosse celere e formalmente corretta” (pag. 37); si lavorava “sottoorganico” e su
chi non riusciva a completare l’enorme “mole di lavoro” affidata incombeva “il
pericolo di un trasferimento ad altro incarico non gradito o in una zona
indesiderata” (pag. 39); la Ge.Ri.Co. s.p.a. aveva “organizzato il proprio
servizio di riscossione con la sola finalità di fingere un espletamento
efficiente dei propri doveri assegnando agli ufficiali della riscossione un
numero di cartelle esattoriali sproporzionato rispetto alle loro possibilità”
(pag. 39).
Nello stesso rapporto, viene anche evidenziato che gli Ufficiali della
riscossione non percepivano “alcun compenso per verbalizzazioni relative ad
attività esecutiva che non abbia dato esito positivo né tanto meno potevano
usufruire di rimborsi spese o diarie di qualsiasi genere in giornate di assenza
dal lavoro”. Con “una attività di verbalizzazione così rapida ed apparentemente
efficace”, il Concessionario poteva invece presentare “domanda di rimborso per
inesigibilità rientrando in breve tempo in possesso delle quote precedentemente
anticipate secondo il principio del non riscosso come riscosso, ovvero, per le
quote non soggette al principio del non riscosso come riscosso, la celerità
delle procedure esecutive a discapito della correttezza permetteva una notevole
diminuzione del carico del lavoro a seguito della cancellazione per
inesigibilità delle quote dal ruolo” (pag. 6).”
Secondo le stime di Contribuenti.it, gli esattori delle tasse con le cartelle
pazze, ha riscosso illegittimamente in 10 anni circa 9,8 MLD di euro.
Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani annuncia lo studio di «una
mega azione penale contro i responsabili delle procedure esecutive ed i massimi
vertici dell’Amministrazione finanziaria e l’avvio di una azione di risarcimento
danni per un controvalore di 3 MLD di euro dando mandato agli “Angeli del Fisco”
di Krls Network of Business Ethics per tutelare tutti i contribuenti che dal
1998 ad oggi hanno ricevuto oltre 49,6 MLN di cartelle esattoriali illegittime.
Per tutte le vittime delle cartelle pazze, Lo Sportello del Contribuente
consiglia di collaborare denunciando l’accaduto a Contribuenti.it oltre che alle
forze dell’ordine, scaricando i moduli gratuitamente dal sito internet
www.contribuenti.it.
L’ufficio stampa
FONTE: Contribuenti.it