Facebook: pericolo phishing dai domini con estensione .im

Attenzione ad ogni singolo click sulle pagine di Facebook, un semplice test o la navigazione tra i profili degli amici potrebbero costare cari.  Nelle ultime ore si sono moltiplicate le segnalazioni riguardanti link e applicazioni che puntano a domini con estensione.im (il primo identificato e già bloccato dai gestori del social network è stato Ponbon.im), potenzialmente in grado di corrompere un account e prenderne il possesso, al fine di estendere la minaccia a macchia d’olio.  Un attacco singolare, ma a quanto pare molto efficace, che sfrutta le informazioni registrate nei cookie del proprio browser.

Come sempre, per fronteggiare situazioni di questo tipo, il comportamento migliore è quello di evitare l’apertura di pagine o collegamenti sospetti, non fornire le informazioni relative ai propri dati d’accesso a siti esterni a Facebook e tenere aggiornati il proprio browser, l’antivirus e il sistema operativo.  Nel caso si notasse qualcosa di anomalo o si sospettasse di essere caduti nella trappola, è consigliato eliminare immediatamente i cookie e cambiare la propria password.

FONTE: http://www.oneitsecurity.it/15/05/2009/facebook-phishing-ponbon-im/

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I 'FACEBOOK DIPENDENTI' RISCHIANO L'OBESITA'

(AGI) - Roma, 13 mag. - Un uso costante, quotidiano e prolungato di Facebook puo' portare all'obesita', in quanto cambia il funzionamento del cervello. E quando finisce il 'brivido da Facebook', simile all'adrenalina da computer o videogioco, la persona e' portata a mangiare in modo eccessivo e sbagliato non pensando alla sua alimentazione. Lo sostiene la neurologa Susan Greenfield, direttrice del Royal Institution, prestigiosa organizzazione di educazione scientifica con sede a Londra, intervistata dal quotidiano britannico Daily Mail. L'esperta spiega come stare 'incollati' a un videogioco, a internet o a uno social network per ore e ore "potrebbe portare all'infantilismo del cervello. L'individuo - continua - fa sempre piu' fatica ad imparare quando sbaglia". Per spiegare quest'ultimo concetto Greefield fa un esempio: "Se un bambino cade da un albero e si fa male impara velocemente a non commettere lo stesso errore in futuro; chi invece sbaglia al computer o a un videogioco continuera' a giocare fino a quando non fara' piu' errori". Per spiegare il collegamento tra Facebook e il rischio obesita' la neurologa spiega come dipenda dall'adrenalina o dalla dipendenza che si crea quando ci si siede davanti al computer e si e' in contatto con altri utenti: "Quando finisce questo - spiega la Greenfield - la persona e' portata a mangiare troppo cibi non salutari, senza minimamente pensare alle conseguenze che questa alimentazione senza regole puo' avere sul proprio fisico". In generale quindi per l'esperta l'uso del computer riduce la curva dell'attenzione: "Non solo non si pensa a quello che si mangia e a quante calorie si assumono - aggiunge - ma si soffoca l'immaginazione e si ostacola l'empatia". Nel corso di un seminario scientifico presso la Camera dei Lord, la Greenfield ha dichiarato che il funzionamento della corteccia pre-frontale, una regione del cervello molto sofisticata, e' attualmente molto preoccupante. "O si utilizza o si perde - ha detto - E se non se ne fa uso, il cervello si 'infantilizza'". "Diversi studi - ha concluso la neurologa - hanno dimostrato che, quando la corteccia pre-frontale e' danneggiata, diventa meno attiva e le persone tendono a diventare piu' imprudenti e impulsive. E non considerando il pericolo di seguire una dieta poco sana, aumenterebbe le probabilita' delle persone a soffrire di obesita'".

FONTE: http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905131205-att-rsa0017-i_facebook_dipendenti_rischiano_l_obesita

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Nuovo attacco di phishing utenti Facebook

 

 

 

 

 

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