Il procuratore generale della Cassazione
Delli Priscoli ha chiesto il processo disciplinare per
Clementina Forleo. E’ il trionfo della omologazione della magistratura
alla politica. Delli Priscoli è D’Alema senza i baffi. Clementina ha detto: “Il
collega Imposimato, l’8 settembre, mi aveva convocato in un
ristorante di Roma e mi aveva preannunciato pressioni su Delli Priscoli. O
Imposimato aveva ragione o è un mago”.
Delli Priscoli scrive che Clementina “ha violato gli obblighi di imparzialità,
correttezza ed equilibrio” nel chiedere l’autorizzazione all’uso delle
telefonate tra Consorte e Ricucci e il
Trio
Lescano FassinoLatorreD’Alema insieme ai forzaitalioti
Cicu e Comincioli. Clementina avrebbe “arbitrariamente coinvolto in un ingiusto
danno” il quinquetto delle scalate.
Clementina è anche colpevole di altri misfatti nei confronti
della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Non sto a descriverli per non
turbarvi, ma posso anticiparvi che ha persino detto a due poliziotti che avevano
a suo avviso “sbattuto brutalmente per terra un immigrato” la celebre frase: “E’ora
di finirla”.
Delli Priscoli non ha gradito che Clementina abbia chiesto che il suo avvocato
venisse in possesso degli atti dell’incidente stradale in cui
morirono i suoi genitori. Un “incidente” annunciato giorni prima. Infatti, la
Forleo, nel voler capire se i suoi genitori fossero stati assassinati per le
inchieste che lei conduceva, ha: “mancato ai suoi doveri di correttezza”.
Clementina Forleo ha troppo coraggio, non ce la meritiamo. Si
dimetta dalla magistratura. La Giustizia è ormai un non luogo
in cui vengono condannati solo i poveri disgraziati e, forse, neppure loro. Non
abbiamo bisogno di magistrati eroi, ma di tribunali che funzionano, di leggi
efficaci, di politici onesti, di ministri della Giustizia e non di Mastella.
Non abbiamo bisogno di giudici fermati con il tritolo o con i provvedimenti
disciplinari. Di giudici che rischiano la loro vita e quella
dei loro parenti per noi.
Che popolo siamo diventati? Cosa siamo diventati? Mi guardo allo specchio e mi
faccio schifo anch’io.
Postato da Beppe Grillo alle 19:26 in Muro del pianto