Cooperative sociali, cosa prevede il contratto

(SEGUE IL COMMENTO DI LUIGI MARINELLI - RdB    E IL TESTO DEL VERBALE DI ACCORDO )

27 agosto 2008   di Giulio D'Imperio (Vita.it)

Dopo un lungo negoziato, è stato siglato il 30 luglio scorso il verbale di accordo per il rinnovo del Ccnl del settore socio - sanitario - assistenziale - educativo e di inserimento lavorativo tra Federsolidarietà - Confcooperative (nella foto la presidente Vilma Mazzocco), Legacoopsociali e Agci Solidarietà e le quattro organizzazioni sindacali che hanno partecipato alla trattativa (Fp-Cgil, Fps-Cisl, Fisascat-Cisl e Uil-Fpl). Il contratto collettivo arriva a 31 mesi dalla scadenza e interessa oltre 180mila lavoratori in Italia.  Ma vediamo nel dettaglio alcuni dei punti più rilevanti dell’accordo.

- il riconoscimento degli arretrati contrattuali entro dicembre 2008 in due tranche di pari importo da riconoscere con le mensilità di settembre e ottobre 2008;
- il pagamento immediato di un importo forfetario da erogare con la retribuzione relativa alla mensilità di agosto 2008. Tale importo forfetario è da riferirsi all’anno 2006-2007 ed risulterà pari ad € 200 per 4° livello, al lordo dell’IVC complessivamente pagata dalla cooperativa. L’importo da erogare dovrà comunque essere debitamente riproporzionato all’attività lavorativa effettivamente prestata nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2006 e il 31 dicembre 2007;
- l’introduzione, dal 1° gennaio 2009, di un  nuovo modello di inquadramento del personale dipendente che prevede sei aeree professionali, oltre a nuovi livelli retributivi;
- dal 1° dicembre 2009 il diritto ad ottenere una maggiorazione oraria pari al 15% dei minimi contrattuali conglobati per coloro che svolgono attività  lavorativa la domenica e durante i giorni festivi.;
- impegno delle parti ad avviare un confronto in materia di apprendistato professionalizzante, per definire soluzioni contrattuali e rendere esigibile tale strumento.

Per quanto attiene il nuovo inquadramento del personale, a partire dal 1° gennaio 2009, la classificazione è suddivisa nelle seguenti aree:

-    Area/categoria A in cui deve essere inquadrato chi svolge all’interno della cooperativa sociale lavoro ritenuto generico (ex 1° livello ed ex 2° livello);
-    Area/categoria B dove deve essere inquadrato il lavoratore che svolge lavoro qualificato oltre a chi svolge attività riferita ai servizi generici alla persona in ambito socio assistenziale (ex 3° livello);
-    Area /categoria C che prevede l’inquadramento di persone che svolgono lavoro specializzato, oltre a chi svolge servizi qualificati alla persona in ambito socio assistenziale e socio sanitario (ex 4° livello, l’operatore socio sanitario che opera effettivamente in strutture socio sanitarie, ed ex 5° livello);
-    Area /categoria D in cui devono essere inquadrati coloro che svolgono lavoro specializzato, professioni sanitarie e servizi socio educativi ( ex 5° livello, ex 6° livello, ex 7° livello ovvero l’educatrice/ore professionale coordinatrice / ore);
-    Area / categoria E dove vanno inquadrati coloro che svolgono professioni di tipo specialistico, oltre ad attività di coordinamento ( ex 7° livello ovvero il capo ufficio, coordinatrice/ore di unità operativa e/o servizi semplici, l’ex 8° livello);
-    Area / categoria F dove devono essere inquadrati coloro che svolgono attività di direzione (ex 9° livello ed ex 10° livello).

Entro il 30 giugno 2009 le parti firmatarie del contratto dovranno effettuare la verifica sui seguenti punti:

-    andamento del settore e prospettive, con particolare riferimento ai rapporti di committenza ed all’effettivo recepimento delle nuove tabelle ministeriali;
-    riscontro sulle conseguenze relative all’entrata in vigore del nuovo sistema introdotto per l’inquadramento del personale; 
-    eventuali esigenze e criticità specifiche riguardanti le professionalità previste dall’articolo 77 del contratto;
-    dinamica relativa alla situazione inflazionistica.

IL COMMENTO DI LUIGI MARINELLI (RdbCUB)

L'aumento concesso è inferiore all'inflazione e i dirigenti si sono riservati tutto un altro trattamento: ecco le accuse di Luigi Marinelli

La ricchezza del Terzo settore è la miseria dei suoi lavoratori. Così RdB-rappresentanze sindacali di base critica l’accordo concluso ieri sul CCNL delle cooperative sociali.
«Mantenere al limite della sopravvivenza le lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali è una ignobile forma di “risparmio” della spesa pubblica che si realizza grazie a un drammatico teatrino tra enti pubblici, sindacati collaborazionisti e cooperative», dice un comunicato. Per rompere quello che definisce il “teatrino del mercato sociale”, RdB convoca una assemblea nazionale a Roma per il 19 settmbre e uno sciopero nazionale per il 17 ottobre.
Ecco le critiche mosse al contratto firmato ieri.

Meno dell’inflazione
«Per evitare illusioni ottiche sulle 130 euro di aumento, sbandierati da CGIL-CISL-UIL come una “giusta risposta al problema salariale dei lavoratori del settore”, facciamo un esempio pratico, calcolato questa volta sul 6° livello, che era stato preso come riferimento nella piattaforma unitaria di CGIL-CISL-UIL: nella piattaforma sindacale si richiedevano 170 euro a coprire solo fino al 2007, mentre si è firmato per un aumento che parte da gennaio 2008 di 67.74 euro (differenza 102.26 euro in meno) e arriva a dicembre 2009 con un aumento di 145.41 (differenza di 24.56 euro in meno). In quattro anni non si ottiene quello che era stato richiesto solo per coprire i primi due anni (2006-2007), e i sindacati CGIL-CISL-UIL non avevano “chiesto il doppio per ottenere la metà” ma avevano chiesto l’adeguamento salariale secondo i criteri previsti dagli accordi interconfederali sui rinnovi dei CCNL, e lo ribadiamo che per noi già la richiesta di 170 euro era già al di sotto dell’inflazione reale. Oggi l’inflazione rilevata dall’ISTAT è al 3,8% (e già questa è una percentuale, anche se ufficiale, molto lontana dalla reale inflazione del potere di acquisto dei salari) mentre il contratto nazionale è stato firmato dichiarando una inflazione di riferimento del 2,8% per il 2008 e del 3,3% per il 2009. Quindi questi aumenti con una inflazione al 3,8% annuo significano una perdita salariale ulteriore e netta passata e futura piuttosto che un reale aumento delle attuali retribuzioni», spiega Luigi Marinelli, portavoce Rdb/Cub.

Trattamento diverso per i dirigenti
«Il giorno prima, cooperative e sindacati CGIL-CISL-UIL hanno firmato il rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti delle cooperative: l’aumento è di 650 euro e per gli arretrati hanno concordato una una tantum di 1.300 euro, un esempio davvero illuminante dello spirito cooperativistico. Mantenere al limite della sopravvivenza le lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali è una ignobile forma di “risparmio” della spesa pubblica che si realizza grazie ad un drammatico teatrino tra governi, enti pubblici, sindacati collaborazionisti e cooperative (basti pensare al semplice fatto che CGIL-CISL-UIL hanno richiesto l’apertura della trattativa di rinnovo del contratto con 19 mesi di ritardo)», conclude Marinelli.    Fonte: Vita.it

VERBALE DI ACCORDO SUL CCNL DELLE COOPERATIVE SOCIALI 2006-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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