INTERVISTA SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 24 MARZO 2007

Strada: "E' stato il governo a chiedermelo. Gli Usa hanno girato la testa dall'altra parte."

Intervista dopo la mediazione per Mastrogiacomo: se tornassi indietro, forse non lo rifarei.

dal nostro inviato Kabul

Gino, se tornassi indietro?

"Col senno di poi, la voglia sarebbe di lasciar perdere tutto".

....e lasciar morire Daniele?

"Cristo, se si va a vedere come finisce tutto in speculazione politica, non è bello. Quando ti ci trovi dentro, non è bello"

Non dire che non te l'aspettavi...

"Figurati, non m'aspettavo certo che qualcuno ci dicesse grazie. Però ci è stata chiesta ufficialmente una cosa dal Governo italiano, e noi l'abbiamo fatta. Adesso dobbiamo uscirne in pari, vorrei solo non perderci. Non può essere che qualcuno ne esca coi casini. Perchè il risultato di tutta questa storia, è che il giornalista di Repubblica torna a casa e dentro al suo posto, c'è uno di noi"

Clicca, telefona, fuma, si alza, si siede, ritelefona, riclicca: di fronte la veranda inondata di sole, felpa blu e rolex blu, Gino Strada lavora come se questa storia fosse infinita. Non è finita, in effetti. Stamattina il fondatore di Emergency incontra il Ministro della Sanità afghano, Fatimi: vuole sapere perchè dopo 5 giorni è ancora in galera Rahmatullah Hanefi, il manager dell'Ospedale di Lashkar Gah che ha trattato con i talebani per liberare Daniele Mastrogiacomo. "Qualcosa mi devono dire. C'è l'impegno di Prodi, non è che possano tirarsi indietro tutti. Dicono: avete trattato coi talebani. Ma che significa?".

Per Cossiga significa che siete vicini ad Al Qaeda.

"All'infamia d'un irresponsabile, lo querelo anche se lo sanno tutti che denunciare Cossiga è come bussare in banca la domenica pomeriggio. Non si rende conto che ci mette in pericolo? Come quell'altro - carino! -che ha detto che rischio di fare la fine di Calipari"

Gli afghani si chiedono chi sia questo Rahmatullah così ben inserito: liberò anche Gabriele Torsello

"Il fatto è uno: finchè Ranmatullah è ingabbiato, noi non possiamo sapere dove sia Adjmal, l'inteprete di Mastrogiacomo. I servizi afghani negano di averlo preso. Se l'è portato via un altro gruppo. Ma io non voglio invischiare un altro mio uomo per farlo parlare con Dadullah. Per capire se Adjmal è in pericolo, se i talibani ridono o se l'atmosfera è tesa, l'unico che può qualcosa è Rahmatullah. La verità è che dietro questa storia c'è la vendetta del capo della sicurezza afghana: era seccato, perchè domenica i primi due talebani dello scambio erano già stati trasferiti da Kabul a Kandahar. Ma mica l'avevo deciso io, se la prenda con Karzai..."

Quanti gliene avete dati davvero? Sappiamo che all'inizio ne avevano chiesti 15 poi si è capito che gliene interessavano sopratutto 3. Ma quando il governo è riuscito a scarcerarne 2, loro hanno rilanciato a 5 più un sesto (quello che i talebani hanno condannato a morte e non vuole uscire)

"Sono 5. Il sesto è uno che ha già scontato un terzo della pena: il governo vuole scarcerarlo applicando la legge, che lo consente".

Ma è giusto trattare con i talebani?

"La domanda va rivolta ad altri. Parisi che considera sia stato un errore affidare tutto a me! Lo dica a D'Alema: io me ne stavo a Karthoum, sono loro del governo che mi hanno chiamato... tutti scandalizzati, adesso. Perchè non hanno avuto i c... di dirlo dieci giorni fa, che non bisogna trattare con i talebani, quando a Daniele stavano tagliando la gola? Non è questione di un talebano, di un filippino o di un finlandese: se uno a deciso di ammazzare l'ostaggio non è una persona pregevole con cui discutere. E' un assassino. E con uno così, mica può andare a trattare il governo italiano".

E chi fa i paralleli con il caso Moro?

"Non si possono paragonare i due sequestri. Il governo faccia la lista di quelli con cui si può trattare: alla fine, per definire chi è terrorista e chi no, si accorgerà che non va da nessuna parte. Mica hanno la carta d'identità, i terroristi. E se chiedi al mullah, ti dice che i terroristi sono gli altri. L'unica linea: non si tratta con gli assassini. Benissimo, ma da quando in qua si tratta per un ostaggio che non rischia di essere assassinato?"

Ma è credibile che americani e inglesi non sapessero?

"Non ci hanno aiutato. Presumo lo sapessero, però. Hanno girato la testa dall'altra parte. L'ambasciatore Sequi è venuto qui, dove abito, e ha alzato un dito al cielo: "guardi, Strada, che gli americani hanno un cono d'ascolto su questa casa" ".

Te la sei presa coi giornali che in questi giorni scrivevano i "tagliagole islamici": e l'uccisione dell'autista, allora?

"Nessuno nega che Dadullah tagli le gole. Se ne vanta, ci sono i video. Quel che non mi va è che li chiamino "islamici" : è un'offesa a tutti i musulmani.

E' giusto farli sedere alla conferenza sull'Afghanistan?

"Non mi pare il problema centrale. Il problema è se agli afghani interessa una conferenza promossa dalle forze di occupazione. E chi decide chi sono gli afghani buoni e i cattivi, i talebani governativi e i Dadullah?

Francesco Battistini