LETTERA APERTA DI AUGURI AL PREFETTO ACHILLE SERRA

Gentile dr. Serra, chi Le scrive è convinto fermamente della sua moralità ed è per questo che vorrei porgerLe le mie vive congratulazioni per il nuovo e prestigioso incarico che andrà a ricoprire dal prossimo mese di settembre.

La prevenzione e il contrasto della corruzione e criminalità all'interno della Pubblica Amministrazione sono, a mio avviso, elementi chiave per lo sviluppo della democrazia e dell'economia di un paese che vuole collocarsi nella sfera delle grandi potenze mondiali.

Dalle cronache più recenti sembrano emergere inquietanti novità dalle inchieste sulla strage di via D'Amelio, sul rapimento di Abu Omar, sulle scalate bancarie, sull'inchiesta di Catanzaro ecc ecc.

Il ruolo che Ella andrà a ricoprire è senza alcun dubbio vitale per recuperare l'etica smarrita su alcune prassi e consuetudini della Pubblica Amminitrazione "inquinate" da un certo malcostume della politica dei partiti.

Ma vorrei soffermarmi su fatti prettamente romani che la mia esperienza personale ha potuto empiristicamente incontrare in questi ultimi dieci anni e sarei felice se le circostanze che le sto per descrivere potessero ritornare utili alla preparazione del suo programma d'intervento sul campo nei prossimi mesi.

1) Parto dal caso dell'emittente Radio Vaticana di via Braccianese e del Centro Trasmissioni della Marina Militare di via della Storta  per le cui emissioni elettromagnetiche è in corso un'inchiesta per omicidio colposo e un'indagine epidemiologica condotta da CTU (consulenti d'ufficio) e CTP (periti di parte).

Sarebbe utile ad ogni buon fine di Giustizia e legalità disporre una verifica seria della compatibilità, ai sensi del DPR n. 70/2001 e della normativa vigente (D. leg.vo 419/99 e 29/93) per i dipendenti pubblici, fra la funzione di dipendente dello Stato Italiano (Istituto Superiore di Sanità) della dott.ssa Susanna Lagorio e l’incarico privato di Consulente di Parte assunto dalla stessa a favore di dipendenti dell’ente Radio Vaticana, non appartenente allo Stato Italiano.

2) Al secondo punto vorrei citare un'intossicazione alimentare grave avvenuta nel 1998 in due scuole elementari di Roma. Si tratta di una ditta di ristorazione appaltatrice del Comune di Roma il cui amministratore delegato si presentò poco dopo all'elezioni europee nella stessa lista dell'ex sindaco di Roma.

Per tale intossicazione, a distanza di otto lunghi anni,  c'è stata una condanna di primo grado dei responsabili della ditta di ristorazione, i quali contano ormai sulla prescrizione del reato e sulla sentenza di appello. Intanto le oltre venti famiglie che hanno fatto ricorso alla Giustizia per la tutela dei loro bambini hanno finora dovuto mettere mano al portafogli senza che nessun ente pubblico, nè Comune di Roma nè Municipio XIX si siano affiancati come parte civile nel processo. La ditta indagata in diverse città italiane ha ormai deciso di cambiare nome e assetto societario e continua ad avere dalla Pubblica Amministrazione il fior fiore degli appalti scolastici e non scolastici.

3) Vorrei terminare con la questione delle assunzioni e dei concorsi pubblici. A mio avviso, sarebbe utile accertare quali siano le connessioni e i rapporti tra l'Università, il Dipartimento Politiche sociali del Comune di Roma e le cooperative sociali affidatarie di servizi pubblici.

Per carità, probabilmente sarà tutto lindo ma essendoci docenti dell'Università di Roma Tre che contemporaneamente lavorano per il Comune di Roma, anche in alti incarichi dirigenziali, e Presidenti di corsi universitari che ogni tanto svolgono incarichi per conto del Comune di Roma sarebbe bello se si fugasse ogni dubbio su eventuali suggerimenti nelle assunzioni e collaborazioni di operatori e professionisti fatte da parte del Comune di Roma, anche per il tramite di agenzie interinali, e da parte delle cooperative sociali che gestiscono servizi comunali. Sarebbe inoltre utile una trasparenza nelle assunzioni e collaborazioni in quelle Facoltà i cui Presidi effettuano corsi di aggiornamento per il Comune o presiedono commissioni di Concorsi comunali.

Ad esempio, nel 1997 feci ricorso al TAR contro un concorso pubblico al Comune di Roma per 32 posti. All'interno della Commissione c'era un Presidente di corso di laurea dell'Università. La Procura aprì un'indagine e mandò un avviso di garanzia all'allora Direttore del Dipartimento Personale. Intanto si dimise da vincitrice del concorso, dopo essere stata sentita dal Nucleo di Polizia Giudiziaria di via In Selci, una presidente di Cooperativa sociale appaltatrice di servizi del Comune.

L'indagine si prolunga, cambia più volte il PM e finisce dopo molto tempo con l'archiviazione.  Il TAR, invece, dopo otto lunghi anni, accoglie il ricorso ma il Comune di Roma si precipita a chiedere la sospensione dell'ordinanza al Consiglio di Stato e la ottiene.

Conclusione, a distanza di 11 anni da quel concorso pubblico, svolto nell'agosto 1996, e aggiungerei a distanza di 9 anni dall'intossicazione dei bambini nelle due scuole di Roma, i cittadini sono rimasti orfani di qualsiasi benchè minimo accenno di Giustizia e Trasparenza.

Scusi, gentile Prefetto Serra, se mi sono permesso di condividere con Lei queste considerazioni. 

Le auguro con sincerità un Buon Lavoro.

Dr. Domenico Ciardulli

(Educatore Professionale)

(Segretario del Coordinamento Comitati Roma Nord)

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