NOTA STAMPA 4 MAGGIO 2009

ROMA/PROCESSO CONTRO COOP. CASCINA

LA CASSAZIONE CONFERMA LA CONDANNA DELLA COOPERATIVA DI RISTORAZIONE "LA CASCINA" PER LA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE DI OTTAVIA "BESSO" E "BERTOLOTTI" AVVENUTA NEL 1998.
Il 28 aprile scorso i Giudici della Corte di Cassazione, hanno emesso la sentenza definItiva che conferma la colpevolezza dei responsabili pro tempore della coop. La Cascina. Marco Ottavio Bucarelli e Danilo Tonti erano stati condannati in primo grado a 4 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per la grave intossicazione alimentare avvenuta nel mese di novembre 1998 nelle scuole materne ed elementari di Ottavia. Il primo, Bucarelli nella qualità di Presidente della cooperativa La Cascina all’epoca dei fatti, il secondo allora rivestiva la carica di responsabile dell’Area qualità. 182 bambini avevano contratto la salmonella dopo il pasto consumato il 3 novembre 1998 nelle scuole Besso e Bertolotti. 15 bambini e un insegnante erano finiti negli ospedali romani. Ad un bambino era addirittura stata asportata per sbaglio l’appendice per un errore di diagnosi. Gli avvocati Claudio Urcioli e Alessandro Benedetti che rappresentano le parti lese, a prescindere dall'intervenuta prescrizione legislativa dei reati, si dichiarano soddisfatti per la conferma della colpevolezza della cooperativa di ristorazione e procederanno adesso nelle sedi civili a richiedere il risarcimento. Il giudice monocratico di primo grado dott.ssa Della Monica, nel suo verdetto era andata oltre le richieste del PM dott. Stefano Pesci che aveva chiesto una sola condanna, del Responsabile della Qualità e l’assoluzione degli altri due imputati. Il Segretario del Coordinamento Comitati Roma Nord, Domenico Ciardulli, parte civile in questo processo dichiara: "Ci sono voluti 11 anni per ottenere una sentenza definitiva e una grande tenacia delle decine di famiglie che hanno chiesto giustizia a tutela di numerosi bambini delle scuole materne ed elementari di Ottavia rimasti vittima di un vero e proprio attentato alla loro salute nelle mense scolastiche. Ricordiamo che in questo processo nè il Municipio XIX, allora governato dal centro-destra nè il Comune di Roma, allora guidato dal Centrosinistra, hanno avuto la sensibilità di costituirsi parte civile assieme alle famiglie. Ci auguriamo -ha aggiunto Ciardulli - che da questa sentenza della Cassazione si possa riflettere sulla piaga degli appalti e degli appaltati e possa sempre più affermarsi una sensibilità etica diffusa sull'importanza della qualità dei servizi pubblici e della tutela della salute dei cittadini, soprattutto di quella dei bambini."

Coordinamento Comitati Roma Nord
 

 

 

 

 

 

 

 

 

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