ECLISSI DI SOLE SULLE PERIFERIE ROMANE

La tenuta della Lucchina, nella zona nord ovest di Roma, si è oscurata. Il sole non batterà più come prima sui pini di via Camilla Ravera, sul campanile della parrocchia S. Maddalena di Canossa e sul grande spazio del mercato. Una bella area verde, espropriata una decina di anni fa dal Comune di Roma per metterla a disposizione dei cittadini, è stata ceduta, con lo stratagemma degli artt. 11 del piano regolatore, ad un costruttore il quale vi ha cementificato le sue trentacinque villette. Si tratta di una zona dove c'è una rete viaria e fognaria già messe a dura prova dalle nuove edificazioni commerciali. Vi sono strade critiche come la via Casal del marmo e stradine larghe meno di 5 metri (via Lucchina, via Spagnoli).

Ovunque nelle periferie romane si vedono recinzioni, muri e muretti che violentano il paesaggio e che fanno venire in mente quanto è successo nel 1820 in Sardegna con la legge detta "Regio editto sovra le chiudende e i terreni comuni". Recinzioni di terreni che fecero scatenare la ribellione di abitanti, contadini e pastori i quali, muniti di spranghe, andarono ad abbattere i muri e ad intimare ai feudatari di abolire alcuni diritti feudali. Vi furono arresti e processi. Rimase famosa una quartina attribuita al poeta Melchiorre Morenu: " Tancas serradas a muru /fattas a s'afferra afferra/ si su chelu fit in terra/lu dizin serrare pure" (tanche chiuse con muri, fatte arraffando a gara, se il cielo fosse in terra, anche quello chiudereste). www.ciardullidomenico.it

(PUBBLICATO SU IL CORRIERE DELLA SERA CRONACA DI ROMA DEL 20 APRILE 2008)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hit Counter