FANTASMI A PALMAROLA

Ogni tanto da Palmarola qualcuno mi manda a chiamare anche se non abito a Palmarola. Ricordo, diversi anni fa, alcuni residenti  volevano che facessi qualcosa per le antenne di via Boffito, vicino la GS. Venne pubblicata una mia lettera su Repubblica e sul corriere contro quelle antenne. Il guaio era che nessuna delle persone direttamente interessate voleva esporsi, neanche con una firma.  In tempi più recenti, sempre su richiesta di alcuni residenti di Palmarola, ho fotografato l'eternit limitrofo al centro polivalente di Largo Codogno per chiederne, attraverso la stampa, la rimozione. Il guaio è che, neanche su questo tema, i cittadini direttamente interessati si sono sentiti di alzare la voce più di tanto nei confronti delle autorità competenti preposte alla tutela della salute.

Ancora più recentemente i cittadini attivi di Palmarola mi hanno mandato a chiamare per fare qualcosa contro le nuove e fresche  antenne di via Rescaldina. Agli abitanti preoccupati di via Rescaldina il comitato locale non poteva offrire altro che il rinvio a qualcun altro, pur estraneo al quartiere, che si esponesse sulla questione al posto del comitato.

Ma veniamo ai fantasmi di Palmarola, che rappresentano l'ispirazione di questa riflessione: Un anno fa, luglio 2008, scrissi una lettera alla commissione trasparenza del Municipio per chiedere conto di come vengano gestite alcune aree verdi della zona Ottavia-Palmarola: il giardino di via Rijer alla Lucchina, abbandonato nel degrado, il parco giochi di fronte al Gulliver, privatizzato e sempre più esteso, il giardino di via Tarsia a Ottavia e il centro Polivalente di largo Codogno. Fui ricevuto dalla commissione presieduta da Cirelli alla quale era presente un giovane consigliere municipale di Palmarola, pur non essendo membro di quella commissione.  In quella sede ho espresso la mia legittima contrarietà alla chiusura ad orario dei giardini pubblici della nostra zona e alle forme esplicite o implicite di privatizzazione. Ho chiesto anche se vi fossero forme di tassazione per usufruire dello spazio verde attrezzato per feste di compleanno. E' passato un anno da quell'incontro e qualche sconosciuto, uno o più ignoti fantasmi, ha deciso di far ricicciare quell'istanza fatta alla commissione trasparenza del municipio XIX per creare zizzanie, diffondere conflitti e ostilità personali. 

Chi è che manovra nell'ombra raccontando in giro per Palmarola resoconti e interpretazioni fatte ad arte per rinfocolare gli animi contro un capro espiatorio, per distrarre così i cittadini da quell'opera di cementificazione, con benzina e fast food, dell'agro romano che hanno davanti agli occhi. E che forse, per come è stata realizzata, mina l'equilibrio geologico della piana verde?  Chi addita come ostili i liberi blogger anzichè quei politici, frequentatori di cene elettorali nei ristoranti di alto livello, che hanno permesso si gravassero, con tonnellate di peso dovute alle vasche di raffreddamento delle antenne di telefonìa mobile, alcuni edifici rendendoli più a rischio dinanzi ad un eventuale terremoto?  E dell'eternit della casa cantoniera, del promesso raddoppio della via Casal del marmo ne vogliamo parlare?

O forse è più "utile" confondere le idee gridando all'untore? Dibattiti pubblici, se ne avete il coraggio, e non lo strumentale chiacchericcio tipico dei cacicchi....

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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