OTTAVIA E LA SUA STORIA, IL VILLAGGIO DELLE RAGAZZE
Dopo la storia di "Villa Primavera" descriviamo un'altra preziosa esperienza che da luce al nostro quartiere
Il
16 gennaio del 2012
rappresenterà il 55° anno dalla fondazione della Città delle Ragazze di Roma, (i
primi tempi denominata "Villaggio delle Ragazze"), alla borgata Sant'Andrea.
Il suo fondatore fu
Monsignor
G. P. Carroll-Abbing.
Alla fine 1956 inizi 1957, le prime – poche e giovanissime - ragazze vennero accolte in questa nuova Istituzione, nella villa costruita appositamente allora, - e successivamente nel corso degli anni ampliata - in Via di Casale Sansoni, in aperta campagna, nella zona che in seguito si trasformerà Sant'Andrea e Ottavia, sull’ultima traversa a destra di Via Trionfale, a ridosso del Grande Raccordo Anulare di Roma.
Monsignor Carroll raccontava:
"Un’attrice americana, Linda Darnell – morta, purtroppo, tragicamente nella
primavera del 1965 – aveva posto il seme per la fondazione della Città delle
Ragazze (*). Come regalo di nozze, chiese al marito di costruire a Roma un
Istituto per Orfane, affidando il progetto a noi. Ciò coincise con la richiesta
che avevo ricevuto da una suora americana. Dopo aver insegnato per anni alle
figlie di benestanti, Suor Domenica Ramacciotti di Hagerstown, nel Maryland,
nata da emigranti italiani di origine toscana, decise di dedicare i suoi sforzi
alle ragazze povere, alle quali desiderava offrire le stesse opportunità che
avevano i giovani delle nostre Città dei Ragazzi."
Così,
Madre Domenica Ramacciotti, con una speciale dispensa del Santo Padre Pio XII,
lascia la casa della sua Congregazione di Suore in America e, continuando la
vita monastica attiva, pur non indossando abiti da religiosa, si dedica alla
direzione della Città delle Ragazze ed alla cura, al sostegno e alla formazione
ed educazione delle singole ragazze, coadiuvata, in un primo momento da
Educatrici volontarie.
All’inizio, la Città delle Ragazze è stata una comunità di un massimo di 60
ragazze circa, prive – come d’altronde anche i ragazzi delle Città dei Ragazzi –
di un idoneo ambiente familiare normale. E’ stato inserito subito l'Autogoverno
- ed ancor oggi è in funzione - anche in questa Comunità l’Autogoverno con,
naturalmente, - considerato il numero ridotto e le caratteristiche delle ospiti
– le opportune modifiche nella sua struttura.
Madre Ramacciotti ha diretto la Città delle Ragazze dall'inizio fino al 1973,
quando, raggiunta una certa età, – e rientrando nella sua Congregazione
religiosa - ha dovuto lasciare l’incarico che fu assunto dalla dott.ssa
(Giacomina) Mina Figna, collaboratrice per lunghi anni - dal 1963 - della Madre.
Essa rimase alla direzione dal 1973 al 1988 ed una volta andata in pensione – e
purtroppo poco tempo dopo deceduta -, a causa anche della sua salute diventata
ancor più malferma, la direzione della Comunità è stata assunta dalla dott.ssa
Maria Teresa Caselli Zei, dal 1988 al 1993. Quando anche la dott.ssa Zei ha
lasciato l'incarico, ritirandosi a Lucca, la direzione della Comunità è stata
affidata alla dott.ssa Angela Salis – Educatrice nella Comunità per diversi anni
- che tutt’ora ne tiene le redini.
Dall’inizio ad oggi sono state ospiti della Comunità più di 500 ragazze.
Scuola, lavoro, sport, attività comunitarie: la giornata delle giovani Cittadine
è veramente piena.
Nei primi anni e per un lungo periodo, la maggior parte delle ragazze studiava
nelle Scuole Magistrali parificate - funzionanti all'interno della comunità -
preparandosi a diventare Maestre di Asilo ed aveva l’opportunità di fare il
tirocinio professionale nell’asilo per bambini poveri, secondo il metodo "Montessori",
sempre all’interno della Comunità.
Nel giro di tre anni e al termine del ciclo di studi, la Città delle Ragazze
teneva la sua prima cerimonia per la consegna dei Diplomi, alla presenza di
illustri ospiti italiani ed americani.
"Era impossibile riconoscere, nelle belle giovani Cittadine le creature
che avevano varcato la soglia tre anni prima. Una modesta casa, – è
sempre Monsignor Carroll che scriveva – resa
attraente dall’armonia dei colori, dalle tappezzerie pastello delle camere da
letto, ai vivaci paralumi che davano ad ogni stanza un tocco di primavera. Era
meraviglioso osservare la trasformazione che si era verificata tra quelle mura".
Gli anni passavano serenamente. La Comunità si è arricchita di una bella
Cappella – dono di un gruppo di amici americani (il Comitato dell'Union County
di New Jersey) - dedicata all’Annunciazione della Vergine Maria ed inaugurata e
benedetta dal Vescovo S.E. Mons. O'Connor il 15 dicembre 1957, alla presenza del
Sindaco di Roma On. Umberto Tupini ed anche della Sig.a Julia Skouras, grande
benefattrice. Fu particolarmente curato il bel giardino, intorno alla Villa, è
stato costruito un campo di pallavolo-pallacanestro.
Successivamente una grande sala al piano terra è stata trasformata in sala
teatro dove le ragazze davano e danno ancor oggi sfogo alle loro capacità
artistiche "teatrali".
Un’altra sala è stata trasformata in sala per le riunioni dell’Assemblea, mentre
la Sala delle Mappe, funge da museo ed ospita anche le bandiere dei vari paesi
di provenienza delle Cittadine.
Negli anni ’90 fece il suo "ingresso" anche alla Città delle Ragazze – come era
successo anni prima alla Città dei Ragazzi – il computer ed appena è stato
possibile anche Internet.
Tra le varie altre attività – sport, ceramica, cucito, cucina, ballo, studio
della lingua inglese, studio della lingua italiana per le ragazze straniere,
ecc. -, si sono inserite le serate gara per la preparazione in cucina del
miglior "primo piatto", la gara "dei secondi piatti", la gara per la
preparazione della "migliore torta o dolce". Con l’inserimento dalla metà degli
anni ’90 di ragazze provenienti da diversi paesi dell’Europa, dell’Africa ecc.,
fu "inventata" anche la gara di preparazione di "piatti tipici nazionali" di
vari paesi, la così detta "Cena Internazionale".
Poi, con l’arrivo della legge 149/01, anche la Città delle Ragazze si è dovuta
trasformare "in gruppi appartamento", come la legge stabilisce per le comunità.
Per ora, sono già due i gruppi appartamento terminati e funzionanti con
l’intenzione di metterne in funzione anche un terzo, spese permettendo.
Attualmente sono presenti nella Comunità 14 ragazze italiane e "straniere" di
paesi diversi, in una convivenza serena ed un’accettazione reciproca veramente,
a dir poco, meravigliose.
I problemi dei giovani e delle giovani del dopoguerra, che consistevano
principalmente nella mancanza "di un pezzo di pane" ed anche nella mancanza "di
un tetto", ormai da anni in Italia sono stati superati (purtroppo continuano ad
esistere in tanti altri paesi del mondo!); ma ben altri problemi, a volte molto
più gravi si sono venuti a creare nelle famiglie, nelle società e nella gioventù
nel corso degli ultimi decenni.
La Città delle Ragazze cerca secondo le sue possibilità, secondo la disposizione
delle giovani ospiti e, soprattutto con l’aiuto dei suoi affezionati, ormai da
decenni, amici e benefattori di oltre oceano, di trovare e di proporre alle
"sue" ragazze – italiane e non - una soluzione ai vari loro problemi, qualora
loro l’accettino ed una solida preparazione ed una formazione adeguata per
affrontare la vita di domani, nella società civile. In questi cinquanta anni di
vita della Città, non è mancato l’aiuto abbondante ed il sostegno tangibile del
Signore e della Provvidenza, al quale si è aggiunto, da quasi dieci anni in
qua, anche quello di Monsignore, da lassù.
Allora "ad multos annos" ancora, cara Città delle Ragazze e, soprattutto, care
Ragazze della Città.
FONTE www.oncr.it