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RADIO VATICANA / IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD INVIA UNA ISTANZA URGENTE AL NUOVO GOVERNO ITALIANO CHIEDENDO LO SPOSTAMENTO DEGLI IMPIANTI RADIOFONICI DELLA RADIO VATICANA DA ROMA NORD IN UN LUOGO SUFFICIENTEMENTE LONTANO DALLA PRESENZA UMANA. I RISULTATI DELLE INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE DI QUESTI ANNI E LA VIOLAZIONE DEGLI ACCORDI DELLA COMMISSIONE BILATERALE ITALIA – SANTA SEDE ALLA BASE DELLA URGENTE RICHIESTA DEI CITTADINI DI ROMA NORD.
Ieri il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ha inviato un’istanza urgente al Presidente del Consiglio Romano Prodi e ai ministri della Salute e dell’Ambiente, Livia Turco e Alfonso Pecoraro Scanio, affinché il Governo risolva definitivamente la problematica riguardante le emissioni elettromagnetiche generate dagli impianti radiofonici della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria.
Il Coordinamento: “Le indagini epidemiologiche sulla mortalità per malattie leucemiche, linfomi e mielomi negli adulti e l’incidenza delle medesime patologie nei bambini condotte negli anni scorsi dall’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio e dal Laboratorio di epidemiologia della ASL Roma E, nonché la perizia della Procura della Repubblica di Roma, non possono essere più ignorate.”
Ed aggiunge: “La Radio Vaticana, già condannata il 9 maggio 2005 dal Tribunale di Roma per il reato di “getto pericoloso di cose”, continua a violare la legge e a non rispettare gli accordi della Commissione bilaterale Italia – Santa Sede, stabiliti l’8 giugno 2001 e consistenti, soprattutto, nella riduzione delle emissioni elettromagnetiche al fine di soddisfare la legge italiana sull’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza e nel trasferimento totale, entro il 31 agosto 2001, delle trasmissioni in onda media verso stazioni radiofoniche situate fuori dal territorio italiano.”
“Anche l’Italia, – continua il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord - attraverso il Comune di Roma, non sta rispettando quegli accordi che prevedono anche il controllo dell’assetto urbanistico del territorio. Infatti, le previsioni del Comune di Roma sui nuovi insediamenti abitativi che verranno realizzati entro 4 km. dalla Radio Vaticana, presentate recentemente alla Commissione bilaterale Italia – Santa Sede e basate sul vecchio e sul nuovo Piano Regolatore Generale, stimano in oltre 15.500 i nuovi cittadini che già vivono e che andranno a vivere in quella fascia di territorio che coinvolge Cesano, Osteria Nuova, Santa Maria di Galeria, l’Olgiata e la Storta.”
La richiesta urgente del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord al nuovo Governo italiano:
“L’unica soluzione possibile della vicenda, in applicazione del Principio di Precauzione sancito dall’Unione Europea all’atto della propria istituzione e dell’art. 32 della Costituzione italiana (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività … La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”) è rappresentata dal totale trasferimento degli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria in un luogo adeguatamente lontano da ogni presenza umana. Questa soluzione consentirebbe all’emittente della Santa Sede di continuare ad espletare il particolarissimo ed anacronistico servizio radiofonico per il quale è stata progettata: far giungere, da un unico punto di emissione terrestre, le proprie trasmissioni radiofoniche in ogni luogo della Terra.”
RADIO VATICANA / PERICOLOSO GIOCO DELLE PARTI FRA COMUNE DI ROMA, SANTA SEDE E STATO ITALIANO. CON IL NUOVO PRG IL COMUNE DI ROMA AUTORIZZA EDIFICAZIONI PER OLTRE 5.000 NUOVI ABITANTI E NE DIMENTICA ALTRI 3.300. TUTTI QUESTI, SOMMATI A QUELLI GIA’ IN CORSO DI INSEDIAMENTO, PORTERANNO AD OLTRE 15.500 I NUOVI CITTADINI CHE VERRANNO ESPOSTI ALLE EMISSIONI DELLA RADIO VATICANA, NONOSTANTE L’ACCORDO BILATERALE ITALIA-SANTA SEDE DEL 2001. IL COMUNE SI NASCONDE DIETRO L’ALIBI DEL NON RICONOSCIMENTO DEL RISCHIO DA PARTE DEI DUE STATI. LE OSSERVAZIONI AL NUOVO PRG PRESENTATE NEL 2003 DAL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD SULLA NECESSITA’ DI DIMOSTRARE LA COMPATIBILITA’ DELLE NUOVE COSTRUZIONI CON LE EMISSIONI DELLA RADIO VATICANA SONO STATE RIGETTATE.
Il Comune di Roma, rilasciando concessioni edilizie per la costruzione di nuove abitazioni nel territorio limitrofo agli impianti della Radio Vaticana di S. Maria di Galeria in base al nuovo Piano Regolatore Generale, insedierà a Cesano oltre 5.200 cittadini fino a 4 km. di distanza dal centro radiofonico. Questi andranno ad aggiungersi ad altri 7.000 abitanti in corso di insediamento, anch’essi entro i 4 km. dalla stazione radiofonica, ad Osteria Nuova e a Cesano grazie alle concessioni edilizie rilasciate durante l’amministrazione Rutelli (piano di zona B-20 e Zona O).
Questi dati sono stati forniti dal Comune di Roma nel corso dell’ultima riunione della Commissione bilaterale tra Italia e Santa Sede e sono stati derivati dall’Ufficio Programmi Complessi dell’Assessorato comunale all’Urbanistica ipotizzando una dotazione volumetrica pro-capite di 120 metri cubi invece degli usuali 80 metri cubi pro-capite.
Ma ulteriori 3.300 prossimi abitanti, sempre a 4 km. di distanza dalla Radio Vaticana, sono stati dimenticati dall’Assessorato di Morassut: sono relativi a nuovi insediamenti previsti secondo il nuovo PRG ed in corso di realizzazione lungo la via Braccianese, che non sono stati inclusi nei dati forniti alla Commissione bilaterale (riferimento: PRG, Sistemi e Regole, foglio 3.04) .
In totale 15.500 nuovi abitanti entro 4 km. di distanza dalla Radio Vaticana, senza tener conto degli insediamenti della Braccianese, della Storta e dell’Olgiata antecedenti il nuovo PRG. E si tratta di una valutazione “ottimistica”: infatti, attribuendo gli usuali 80 metri cubi pro-capite si avrebbero oltre 23.000 nuovi abitanti entro l’area di 4 km. di raggio dalla stazione radiofonica della Santa Sede.
Nel ricavare tali previsioni il Comune di Roma ha considerato i 4 km. perché fino a tale distanza le indagini epidemiologiche dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e della ASL Roma-E e la perizia della Procura della Repubblica di Roma, condotte fra il 1999 ed il 2002, hanno rilevato l’esistenza di un evidente maggior rischio di mortalità per malattie leucemiche negli adulti (da 1.66 a 2.2 volte quella di Roma per distanze entro 4 km calcolate fra antenne e residenze; 1.94 volte per distanze entro 4 km calcolate fra centro del sito e residenze) e una maggiore incidenza delle medesime patologie nei bambini (da 2.25 a 3.54 volte quella di Roma per distanze entro 4 km calcolate fra antenne e residenze; 2.94 per distanze entro 4 km calcolate fra centro del sito e residenze; 2.9 volte fino a 4 km. di distanza dal centro del sito).
Cresce quindi nel tempo la popolazione di Roma Nord sottoposta alle emissioni elettromagnetiche della Radio Vaticana in quanto, mentre né questa né le autorità ambientali e sanitarie italiane ammettono l’esistenza di alcun rischio, il Comune di Roma, forte di questo mancato pronunciamento, continua a pianificare ulteriori abitazioni in quel territorio. L’incremento di popolazione sarebbe più forte se si considerassero 6 km di distanza da quel sito radiofonico. Infatti, in base agli stessi studi epidemiologici, esiste un maggior rischio di leucemia nei bambini anche fino a 6 km di distanza: 2.2 volte quello di Roma. Tale rischio è di 1.63 volte per distanze entro 6 km calcolate fra centro del sito e residenze, mentre varia da 1.69 a 1.88 volte per distanze entro 6 km calcolate fra antenne e residenze.
Una sorta di pericoloso gioco delle parti. Eppure il verbale dell’accordo firmato l’8 giugno 2001 fra lo Stato italiano e lo Stato vaticano recita testualmente: “ … il Governo Italiano si adopererà affinché l’assetto urbanistico non riproduca in futuro … i problemi risolti con la presente intesa…”. Tutto ciò, lo ribadiamo, senza che nessuna delle parti competenti abbia mai voluto ammettere esplicitamente l’esistenza del rischio.
Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
www.comiromanord.it, cittadiniattivi@libero.it
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Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
www.comiromanord.it,
cittadiniattivi@libero.it
COMUNICATO STAMPA del 19 Maggio 2005
RADIOVATICANA / IL TRIBUNALE DI ROMA DISPONE PER L'EFFETUAZIONE DELLA PERIZIA
EPIDEMIOLOGICA.
IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI DEL TRIBUNALE DI ROMA, DOTT.SSA ZAIRA
SECCHI, CON UN PROVVEDIMENTO FIRMATO IERI, DISPONE AFFINCHE' VENGA EFFETTUATA LA
PERIZIA EPIDEMIOLOGICA RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER ACCERTARE
L'EFFETTIVA SUSSISTENZA DEL NESSO CAUSALE FRA PATOLOGIE LEUCEMICHE ED EMISSIONI
ELETTROMAGNETICHE GENERATE NEL TERRITORIO DI ROMA NORD DALLA RADIOVATICANA DI
SANTA MARIA DI GALERIA E DALLA STAZIONE TRASMITTENTE DELLA MARINA MILITARE DI
VIA DELLA STORTA. PUR SODDISFATTI PER LA DECISIONE DEL GIP, I CITTADINI PERO'
NON POSSONO ASPETTARE ANCORA DUE ANNI: VIA SUBITO RADIO VATICANA DA ROMA NORD!
"La Magistratura va avanti - dichiara il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
- e, nell'ambito del procedimento indiziario per omicidio plurimo colposo
attualmente in corso nei confronti dei responsabili di Radio Vaticana e Maritele,
decide di far eseguire la perizia epidemiologica richiesta dai Procuratori della
Repubblica Amendola e Pesci".
Oggetto dell'indagine saranno la mortalità negli adulti e nei bambini causata da
leucemie, linfomi e mielomi negli anni compresi dal 1990 al 2001 e l'incidenza
di queste stesse patologie nei bambini negli anni compresi fra il 1989 e tutto
il 2005.
L'area dell'indagine sarà quella compresa all'interno di un raggio di 6
chilometri dalle antenne di Radio Vaticana e della Marina Militare.
"Finalmente, dopo anni - continua il Coordinamento - appare evidente che i
nostri forti sospetti avevano dei validi fondamenti. Dopo la sentenza che ha
condannato i responsabili di Radio Vaticana a 10 giorni di arresto per "getto
pericoloso di cose" manifestato con il superamento del limite di legge sulle
emissioni elettromagnetiche e con le molestie ai Cittadini di Roma Nord -
conclude il Coordinamento - questa decisione del GIP ci da nuova forza per
continuare questa grande battaglia di civiltà."
E conclude: "Non possiamo aspettare ancora due anni. Radio Vaticana deve essere
spostata da subito in un territorio in cui non possa molestare e nuocere a
nessun essere umano. Le dichiarazioni di ieri della Commissione bilaterale
Italia-Vaticano, giunte improvvisamente qualche giorno dopo la sentenza del 9
maggio, non ci incantano: non è vero che le emissioni rispettano la legge
italiana. Lo abbiamo dimostrato in diretta televisiva il 12 maggio scorso. E
tutte le nostre misure precedenti già lo dimostravano."
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I casi descritti e riassunti nella Tabella non sono stati considerati nelle
due indagini epidemiologiche dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio
(Perucci/Forastiere/Michelozzi/ecc.) del 1999 e del 2000-01 e, quindi, neanche
nella perizia della Procura del 2002 (Comba/Crosignani/Licitra/D'Angiolino) alle
quali fa riferimento e, conseguentemente, neanche in nessun altro documento
considerato dalla Procura nella richiesta di incidente probatorio (vedere
allegato).
A tali casi andrebbero aggiunti, e questo occorrerebbe farlo notare, anche gli
eventuali ulteriori casi censiti dai CTU dott. Andrea Micheli (epidemiologo) e
dott.ssa Rosanna Supino (biologa) nel formulare il documento relativo alla loro
perizia in risposta agli undici quesiti del GIP relativi all'incidente
probatorio.