TREDICESIMA MARCIA PER LA GIUSTIZIA (VIDEO)

 

 

ELETTROSMOG: DOCUMENTI E SENTENZE

 

Nota della Farnesina sul tavolo bilaterale Italia-Santa Sede

 

LA SENTENZA DI CONDANNA  DI RADIO VATICANA    ANTENNE: SENTENZA DI BOLOGNA SUL DANNO ALLA PROPRIETA'

 

LA DELIBERA PONTIFICIA DEL 1992                                  SENTENZA DI TERAMO CONTRO ENEL SPA   

 

IL RAPPORTO DELL'APAT   LAZIO                                      TAR LOMBARDIA  SU  H3G CONTRO COMUNE MOTTA VISCONTI

 

 

Belvedere M. Non rispettati alcuni parametri. L'apparecchio è troppo vicino alla struttura sanitaria
Antenna Umts, scattano i sigilli
La decisione del gip su istanza del legale di una Casa di cura

BELVEDERE MARITTIMO - Posta nuovamente sotto sequestro l'antenna di telefonia mobile Umts installata sul palazzo De Novellis di Via Capo Tirone a Belvedere Marittimo. Il Gip del tribunale di Paola, Salvatore Carpino, su istanza dell'avvocato Lucio Conte, nell'interesse della casa di cura Tricarico ha disposto il sequestro e l'immediata disattivazione dell'impianto. "Una grande sconfitta - hanno commentato in molti - per il colosso delle comunicazioni Eriksson-Tim, abituato a vincere la maggior parte delle battaglie". Il sequestro delle attrezzature è stato disposto dopo attente indagini portate avanti dalla magistratura di Paola. L'avvocato Lucio Conte, ha sottolineato, fra le situazioni più evidenti, la violazione delle leggi urbanistiche concretizzatasi con la realizzazione dell'antenna da parte della società Eriksson celata in un comignolo. Il legale si è avvalso poi di specifiche consulenze tecniche redatte dallo specialista del settore, Giancarlo Spadanuda. Quest'ultimo dopo aver effettuato le misurazioni ha dimostrato in modo scientifico, che le onde elettromagnetiche avrebbero "Arrecato gravi ed irreparabili danni alla salute dei cittadini e ai degenti della Casa di cura Tricarico, essendo l'antenna installata in luogo sensibile per la presenza costante di pubblico, lungomare di Belvedere Marittimo, in pieno centro abitato, e a soli 70 metri dalla Casa di cura e peraltro proprio di fronte alla 4 sale operatorie. I campi magnetici creati avrebbero interferito con quelli delle centinaia di apparecchiature elettroniche della clinica, circa 400, con ovvie irreparabili conseguenze, tenuto conto che, per la realizzazione degli interventi, sono indispensabili dette apparecchiature, così come sono indispensabili per gli esami diagnostici e per i degenti già sottoposti ad interventi".
Il Gip Carpino ha quindi accolto totalmente la richiesta dell'avvocato Conte ritenendo, fra l'altro, l'opera edilizia realizzata in violazione delle norme paesaggistico-ambientali e sismiche su immobile sottoposto a vincolo artistico, storico, monumentale e in difformità con la prescritta autorizzazione edilizia. A carico dei proprietari, progettisti e direttori dei lavori il Gip ha contestato oltre ai reati edilizi anche il reato dell'art.674 del codice penale, che si riferisce all'emissione di onde elettromagnetiche.
Per il Gip Carpino: "Deve rilevarsi come l'antenna in questione sia stata installata a circa 70 metri dalla Casa di cura Tricarico. Con riguardo a detto istituto - si legge - il consulente tecnico afferma che in esso vengono eseguiti circa 6000 interventi all'anno, i posti letto sono 130; sono attivi 9 dipartimenti di medicina generale, 8 di chirurgia generale, 7 di servizi diagnostici. E' noto che le apparecchiature di cui è dotato l'istituto sono particolarmente sensibili ai campi elettromagnetici emessi da una antenna di telefonia mobile; gli strumenti elettromedicali per la termografia a microonde e gli ecografi ad effetto Doppler lavorano ad una frequenza media di circa 2.100-2.200 Mhz che è esattamente la frequenza emessa da una antenna Umts in discesa, cioè nel verso che va dall'antenna al telefonino; il che crea, ovviamente, gravissimi problemi di utilizzo corretto, per interferenze, delle apparecchiature. Il consulente - si legge ancora - ribadisce come, in base agli studi epidemiologici e alle osservazioni sperimentali, l'esposizione possa condurre a patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale, l'apparato della vista, l'apparato uditivo, il sangue, gli apparati riproduttivo e cardiovascolare, la cute. I numerosi degenti, i neonati nella sala parto, le donne gravide, i minori, chi è affetto da gravi patologie, sono i soggetti più a rischio. Si ritiene - quindi - che la molestia sia effettivamente sussistente".
L'avvocato Lucio Conte, noto penalista, già difensore di associazioni ambientaliste, specialista della materia, autore di pubblicazioni in tema di inquinamento elettromagnetico e non nuovo a successi giudiziari in campo ambientale ha espresso soddisfazione per il provvedimento emesso dal Gip Carpino: "E' un riconoscimento molto importante nella salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini costituzionalmente garantito. Il pronunciamento del Gip, riveste carattere di notevole importanza per le sue motivazioni giuridiche e va ad aggiungersi ad altre pronunce giurisprudenziali in materia anche di altri giudici della nostra regione". C'è attenzione da parte della magistratura paolana riguardo ai fenomeni di inquinamento ambientale ed elettromagnetico; lo stesso ufficio aveva proceduto due anni fa al sequestro dell'antenna di telefonia mobile Tim, di Via Amendola a Diamante, sempre su istanza dell'avvocato Conte nell'interesse del Codacons e di altro comitato ambientalista".
 
Matteo Cava

 

 

 

 

COMUNICATI STAMPA

 

COMUNICATO STAMPA dell’8 GIUGNO 2006

 

RADIO VATICANA / IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD INVIA UNA ISTANZA URGENTE AL NUOVO GOVERNO ITALIANO CHIEDENDO LO SPOSTAMENTO DEGLI IMPIANTI RADIOFONICI DELLA RADIO VATICANA DA ROMA NORD IN UN LUOGO SUFFICIENTEMENTE LONTANO DALLA PRESENZA UMANA. I RISULTATI DELLE INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE DI QUESTI ANNI E LA VIOLAZIONE DEGLI ACCORDI DELLA COMMISSIONE BILATERALE ITALIA – SANTA SEDE  ALLA BASE DELLA URGENTE RICHIESTA DEI CITTADINI DI ROMA NORD.

 

 

Ieri il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ha inviato un’istanza urgente al Presidente del Consiglio Romano Prodi e ai ministri della Salute e dell’Ambiente, Livia Turco e Alfonso Pecoraro Scanio, affinché il Governo risolva definitivamente la problematica riguardante le emissioni elettromagnetiche generate dagli impianti radiofonici della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria.

 

Il Coordinamento: “Le indagini epidemiologiche sulla mortalità per malattie leucemiche, linfomi e mielomi negli adulti e l’incidenza delle medesime patologie nei bambini condotte negli anni scorsi dall’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio e dal Laboratorio di epidemiologia della ASL Roma E, nonché la perizia della Procura della Repubblica di Roma, non possono essere più ignorate.”

 

Ed aggiunge: “La Radio Vaticana, già condannata il 9 maggio 2005 dal Tribunale di Roma per il reato di “getto pericoloso di cose”, continua a violare la legge e a  non rispettare gli accordi della Commissione bilaterale Italia – Santa Sede, stabiliti l’8 giugno 2001 e consistenti, soprattutto, nella riduzione delle emissioni elettromagnetiche al fine di  soddisfare la legge italiana sull’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza e nel trasferimento totale, entro il 31 agosto 2001, delle trasmissioni in onda media verso stazioni radiofoniche situate fuori dal territorio italiano.”

 

“Anche l’Italia, – continua il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord - attraverso il Comune di Roma, non sta rispettando quegli accordi che prevedono anche il controllo dell’assetto urbanistico del territorio. Infatti, le previsioni del Comune di Roma sui nuovi insediamenti abitativi che verranno realizzati entro 4 km. dalla Radio Vaticana, presentate recentemente alla Commissione bilaterale Italia – Santa Sede e basate sul vecchio e sul nuovo Piano Regolatore Generale, stimano in oltre 15.500 i nuovi cittadini che già vivono e che andranno a vivere in quella fascia di territorio che coinvolge Cesano, Osteria Nuova, Santa Maria di Galeria, l’Olgiata e la Storta.”      

 

La richiesta urgente del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord al nuovo Governo italiano:

 

“L’unica soluzione possibile della vicenda, in applicazione del Principio di Precauzione sancito dall’Unione Europea all’atto della propria istituzione e dell’art. 32 della Costituzione italiana (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività … La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”) è rappresentata dal totale trasferimento degli impianti radiofonici di Santa Maria di Galeria in un luogo adeguatamente lontano da ogni presenza umana. Questa soluzione consentirebbe all’emittente della Santa Sede di continuare ad espletare il particolarissimo ed anacronistico servizio radiofonico per il quale è stata progettata: far giungere, da un unico punto di emissione terrestre, le proprie trasmissioni radiofoniche in ogni luogo della Terra.”

 

 

comunicato

del 4 Maggio 2006

 

RADIO VATICANA / PERICOLOSO GIOCO DELLE PARTI FRA COMUNE DI ROMA, SANTA SEDE E STATO ITALIANO. CON IL NUOVO PRG IL COMUNE DI ROMA AUTORIZZA EDIFICAZIONI PER OLTRE 5.000 NUOVI ABITANTI E NE DIMENTICA ALTRI 3.300. TUTTI QUESTI, SOMMATI A QUELLI GIA’ IN CORSO DI INSEDIAMENTO, PORTERANNO AD OLTRE 15.500 I NUOVI CITTADINI CHE VERRANNO ESPOSTI ALLE EMISSIONI DELLA RADIO VATICANA, NONOSTANTE L’ACCORDO BILATERALE ITALIA-SANTA SEDE DEL 2001. IL COMUNE SI NASCONDE DIETRO L’ALIBI DEL NON RICONOSCIMENTO DEL RISCHIO DA PARTE DEI DUE STATI. LE OSSERVAZIONI AL NUOVO PRG PRESENTATE NEL 2003 DAL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD SULLA NECESSITA’ DI DIMOSTRARE LA COMPATIBILITA’ DELLE NUOVE COSTRUZIONI CON LE EMISSIONI DELLA RADIO VATICANA SONO STATE RIGETTATE.

 

Il Comune di Roma, rilasciando concessioni edilizie per la costruzione di nuove abitazioni nel territorio limitrofo agli impianti della Radio Vaticana di S. Maria di Galeria in base al nuovo Piano Regolatore Generale, insedierà a Cesano oltre 5.200 cittadini fino a 4  km. di distanza dal centro radiofonico. Questi andranno ad aggiungersi ad altri 7.000 abitanti in corso di insediamento, anch’essi entro i 4  km. dalla stazione radiofonica, ad Osteria Nuova e a Cesano grazie alle  concessioni edilizie rilasciate durante l’amministrazione Rutelli (piano di zona B-20 e Zona O). 

 

Questi dati sono stati forniti dal Comune di Roma nel corso dell’ultima riunione della Commissione bilaterale tra Italia e Santa Sede e sono stati derivati dall’Ufficio Programmi Complessi dell’Assessorato comunale all’Urbanistica ipotizzando una dotazione volumetrica pro-capite di 120 metri cubi invece degli usuali 80 metri cubi pro-capite.

 

Ma ulteriori 3.300 prossimi abitanti, sempre a 4  km. di distanza dalla Radio Vaticana, sono stati dimenticati dall’Assessorato di Morassut: sono relativi a nuovi insediamenti previsti secondo il nuovo PRG ed in corso di realizzazione lungo la via Braccianese, che non sono stati inclusi nei dati forniti alla Commissione bilaterale (riferimento: PRG, Sistemi e Regole, foglio 3.04) .

 

In totale 15.500 nuovi abitanti entro 4  km. di distanza dalla Radio Vaticana, senza tener conto degli insediamenti della Braccianese, della Storta e dell’Olgiata antecedenti il nuovo PRG. E si tratta di una valutazione “ottimistica”: infatti, attribuendo gli usuali 80 metri cubi pro-capite si avrebbero oltre 23.000 nuovi abitanti entro l’area di 4  km. di raggio dalla stazione radiofonica della Santa Sede.  

 

Nel ricavare tali previsioni il Comune di Roma ha considerato i 4  km. perché fino a tale distanza le indagini epidemiologiche dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e della ASL Roma-E e la perizia della Procura della Repubblica di Roma, condotte fra il 1999 ed il 2002, hanno rilevato l’esistenza di un evidente maggior rischio di mortalità per malattie leucemiche negli adulti (da 1.66 a 2.2 volte quella di Roma per distanze entro 4 km calcolate fra antenne e residenze; 1.94 volte per distanze entro 4 km calcolate fra centro del sito e residenze) e una maggiore incidenza delle medesime patologie nei bambini (da 2.25 a 3.54 volte quella di Roma per distanze entro 4 km calcolate fra antenne e residenze; 2.94 per distanze entro 4 km calcolate fra centro del sito e residenze; 2.9 volte fino a 4 km. di distanza dal centro del sito).

 

Cresce quindi nel tempo la popolazione di Roma Nord sottoposta alle emissioni elettromagnetiche della Radio Vaticana in quanto, mentre né questa né le autorità ambientali e sanitarie italiane ammettono l’esistenza di alcun rischio, il Comune di Roma, forte di questo mancato pronunciamento, continua a pianificare ulteriori abitazioni in quel territorio. L’incremento di popolazione sarebbe più forte se si considerassero 6 km di distanza da quel sito radiofonico. Infatti, in base agli stessi studi epidemiologici, esiste un maggior rischio di leucemia nei bambini anche fino a 6 km di distanza: 2.2 volte quello di Roma. Tale rischio è di 1.63 volte per distanze entro 6 km calcolate fra centro del sito e residenze, mentre varia da 1.69  a 1.88 volte per distanze entro 6 km calcolate fra antenne e residenze.

 

Una sorta di pericoloso gioco delle parti. Eppure il verbale dell’accordo firmato l’8 giugno 2001 fra lo Stato italiano e lo Stato vaticano recita testualmente: “ … il Governo Italiano si adopererà affinché l’assetto urbanistico non riproduca in futuro … i problemi risolti con la presente intesa…”. Tutto ciò, lo ribadiamo, senza che nessuna delle parti competenti abbia mai voluto ammettere esplicitamente l’esistenza del rischio.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

www.comiromanord.it, cittadiniattivi@libero.it

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Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
www.comiromanord.it, cittadiniattivi@libero.it

COMUNICATO STAMPA del 19 Maggio 2005

RADIOVATICANA / IL TRIBUNALE DI ROMA DISPONE PER L'EFFETUAZIONE DELLA PERIZIA EPIDEMIOLOGICA.

IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI DEL TRIBUNALE DI ROMA, DOTT.SSA ZAIRA SECCHI, CON UN PROVVEDIMENTO FIRMATO IERI, DISPONE AFFINCHE' VENGA EFFETTUATA LA PERIZIA EPIDEMIOLOGICA RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER ACCERTARE L'EFFETTIVA SUSSISTENZA DEL NESSO CAUSALE FRA PATOLOGIE LEUCEMICHE ED EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE GENERATE NEL TERRITORIO DI ROMA NORD DALLA RADIOVATICANA DI SANTA MARIA DI GALERIA E DALLA STAZIONE TRASMITTENTE DELLA MARINA MILITARE DI VIA DELLA STORTA. PUR SODDISFATTI PER LA DECISIONE DEL GIP, I CITTADINI PERO' NON POSSONO ASPETTARE ANCORA DUE ANNI: VIA SUBITO RADIO VATICANA DA ROMA NORD!

"La Magistratura va avanti - dichiara il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord - e, nell'ambito del procedimento indiziario per omicidio plurimo colposo attualmente in corso nei confronti dei responsabili di Radio Vaticana e Maritele, decide di far eseguire la perizia epidemiologica richiesta dai Procuratori della Repubblica Amendola e Pesci".
 
Oggetto dell'indagine saranno la mortalità negli adulti e nei bambini causata da leucemie, linfomi e mielomi negli anni compresi dal 1990 al 2001 e l'incidenza di queste stesse patologie nei bambini negli anni compresi fra il 1989 e tutto il 2005.

L'area dell'indagine sarà quella compresa all'interno di un raggio di 6 chilometri dalle antenne di Radio Vaticana e della Marina Militare.

"Finalmente, dopo anni  - continua il Coordinamento - appare evidente che i nostri forti sospetti avevano dei validi fondamenti. Dopo la sentenza che ha condannato i responsabili di Radio Vaticana a 10 giorni di arresto per "getto pericoloso di cose" manifestato con il superamento del limite di legge sulle emissioni elettromagnetiche e con le molestie ai Cittadini di Roma Nord - conclude il Coordinamento - questa decisione del GIP ci da nuova forza per continuare questa grande battaglia di civiltà."

E conclude: "Non possiamo aspettare ancora due anni. Radio Vaticana deve essere spostata da subito in un territorio in cui non possa molestare e nuocere a nessun essere umano. Le dichiarazioni di ieri della Commissione bilaterale Italia-Vaticano, giunte improvvisamente qualche giorno dopo la sentenza  del 9 maggio, non ci incantano: non è vero che le emissioni rispettano la legge italiana. Lo abbiamo dimostrato in diretta televisiva il 12 maggio scorso. E tutte le nostre misure precedenti già lo dimostravano."           

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I casi descritti e riassunti nella Tabella non sono stati considerati nelle due indagini epidemiologiche dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio (Perucci/Forastiere/Michelozzi/ecc.) del 1999 e del 2000-01 e, quindi, neanche nella perizia della Procura del 2002 (Comba/Crosignani/Licitra/D'Angiolino) alle quali fa riferimento e, conseguentemente, neanche in nessun altro documento considerato dalla Procura nella richiesta di incidente probatorio (vedere allegato).

A tali casi andrebbero aggiunti, e questo occorrerebbe farlo notare, anche gli eventuali ulteriori casi censiti dai CTU dott. Andrea Micheli (epidemiologo) e dott.ssa Rosanna Supino (biologa) nel formulare il documento relativo alla loro perizia in risposta agli undici quesiti del GIP relativi all'incidente probatorio.