LA CORNICE IDEOLOGICA DEL RAZZISMO
Il
razzismo inoltre può essere definito come un fatto sociale, un "linguaggio
collettivo al servizio delle emozioni di ciascuno"; in un certo senso è la
nostra cultura che ci insegna ad essere razzisti: a tal proposito vorrei citare
un interessante studio fatto da
Teun
van
Dijk
sul rapporto tra la comunicazione ed il razzismo. Secondo l’autore il discorso e
la comunicazione sono una fondamentale modalità per la trasmissione del
razzismo. Questo studioso delle relazioni interetniche, dopo anni di ricerche
svolte in Olanda e in America basate su analisi di conversazioni quotidiane,
della produzione a stampa e dei libri di testo delle scuole superiori, ha
dedotto che il razzismo è un ideologia riprodotta in particolare dalle
élite
delle classe dominante bianca allo scopo di mantenere le condizioni attuali
nella società che sono a favorevoli al mantenimento dei loro privilegi. Secondo
Van
Dijk,
"gli scritti ed i discorsi regolano gran parte della nostra vita quotidiana e
funzionano come strumenti essenziali per la riproduzione delle condizioni di
potere".
L’ideologia razzista nei paesi occidentali si può articolare in sette diverse
caratteristiche:
Diversità. Si pone l’accento sulla diversità degli immigrati: delle minoranze
etniche si sottolinea il fatto che "loro" sono portatori di una cultura diversa,
che agiscono in modo diverso e che non fanno parte del "noi".
Concorrenza. Gli immigrati sono una concorrenza sleale dal punto di vista
lavorativo; inoltre usufruiscono della nostra assistenza sociale e sanitaria
senza contribuire al nostro benessere economico.
Minaccia. Gli immigrati sono una minaccia alla nostra sicurezza sia economica
che sociale.
Problemi. La presenza degli immigrati inoltre causa problemi alla nostra società
e sono essi stessi portatori di problemi che derivano dal loro comportamento
inadeguato.
Aiuto. Nonostante tutto questo noi ci sentiamo responsabili e siamo comprensivi;
li aiutiamo in modo che vengano raggiunti dalle loro famiglie; garantiamo loro
l’assistenza sociale.
Presentazione di sé. Questa disponibilità ad aiutarli dimostra che noi non siamo
portatori di pregiudizi.
L’ideologia razzista implica una presentazione negativa e problematica di loro -
immigrati e una presentazione positiva e non problematica di noi: tale
separazione cognitiva tra noi e loro implica un giudizio di superiorità e di
inferiorità
L’ideologia razzista soddisfa i principali interessi di tutto il gruppo; non ha
bisogno di essere legittimata e riceve l’approvazione dell’opinione pubblica
(..)