INTOSSICAZIONE NELLE SCUOLE. REATO PRESCRITTO

Comunicato Stampa 27 novembre 2007
 

ROMA/PROCESSO CONTRO COOP. CASCINA

PER LA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE DI OTTAVIA "BESSO" E "BERTOLOTTI" AVVENUTA NEL 1998 CONFERMATA IN APPELLO LA COLPEVOLEZZA DEI RESPONSABILI DELLA COOPERATIVA CASCINA. MA CON LA PRESCRIZIONE DEI REATI.

 I Giudici della Corte di Appello di Roma, hanno emesso questo pomeriggio la sentenza con la quale, pur confermando l’impianto di colpevolezza della sentenza di primo grado dei responsabili della coop. Cascina e la procedibilità delle statuizioni civili dei risarcimenti alle famiglie, hanno dichiarato i relativi reati oramai prescritti. Marco Ottavio Bucarelli e Danilo Tonti erano stati condannati in primo grado a 4 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per la grave intossicazione alimentare avvenuta nel mese di novembre 1998 nelle scuole materne ed elementari di Ottavia. Il primo, Bucarelli, nella qualità di Presidente della cooperativa Cascina all’epoca dei fatti, il secondo allora rivestiva la carica di responsabile dell’Area qualità. 182 bambini avevano contratto la salmonella dopo il pasto consumato il 3 novembre 1998 nelle scuole Besso e Bertolotti. 15 bambini e un insegnante erano finiti negli ospedali romani. Ad un bambino era addirittura stata asportata per sbaglio l’appendice per un errore di diagnosi. Gli avvocati Claudio Urcioli e Alessandro Benedetti che rappresentavano le parti lese, al di là della prescrizione dei reati, si dichiarano soddisfatti per la sostanziale conferma della colpevolezza degli imputati e procederanno adesso nelle sedi civili a richiedere il risarcimento. Il giudice monocratico di primo grado dott.ssa Della Monica, nel suo verdetto era andata oltre le richieste del PM dott. Stefano Pesci che aveva chiesto una sola condanna, del Responsabile della Qualità Daniele Tonti e l’assoluzione degli altri due imputati. Domenico Ciardulli, Segretario del Coordinamento Comitati Roma Nord e parte civile in questo processo, dichiara: Ci sono voluti 9 anni per ottenere una sentenza di secondo grado e una grande tenacia delle decine di famiglie che hanno chiesto giustizia a tutela di numerosi bambini delle scuole materne ed elementari di Ottavia rimasti vittima di un vero e proprio attentato alla loro salute nelle mense scolastiche. Ricordiamo che in questo processo nè il Municipio XIX, allora governato dal centro-destra nè il Comune di Roma, guidato dal Centrosinistra, hanno avuto la sensibilità di costituirsi parte civile assieme alle famiglie. Ci auguriamo -ha aggiunto Ciardulli - che da questa seconda sentenza di oggi si possa riflettere sulla piaga degli appalti e degli appaltati nei servizi educativi e possa prendere piede la consapevolezza dei cittadini e degli amministratori che i diritti di tutti, e soprattutto dei bambini, vanno tutelati fino in fondo"

Coordinamento Comitati Roma Nord

 

Pubblicato su: osservatorio sulla legalità   Agenzia apcom

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hit Counter