Grillo… lascia la guida a Pizzarotti!

Era il settembre 2007, erano i giorni del “Vaffaday”, quando iniziarono i lunghi e pesanti attacchi di Scalfari contro Grillo dalle pagine de “La Repubblica”.

In piazza vicino la basilica San Paolo di Roma si radunarono tantissimi cittadini per un grande “Vaffa” contro le “Caste”.

C’era anche la prima candidata sindaca pentastellata nelle elezioni del 2008, donna in gamba che per una manciata di voti (o per qualche broglio?) non riuscì ad entrare nel consiglio comunale capitolino.

Ma non si fece attendere il primo strappo con il M5S : la donna candidata sindaco nel 2008 era una “testa troppo pensante” ed era piena di spirito critico. Lo spirito critico, visto con fastidio, sarebbe stato, forse, il concime che serviva e che avrebbe dato benefici anticorpi contro la malattia contagiosa della “sudditanza” decerebrata.

In quegli anni ad attentare ad una crescita sana e rivoluzionaria del nuovo movimento c’era anche il virus di piccole lobbies già presenti all’interno dei meet up di Roma. Ad esempio, gruppetti del disciolto Partito Umanista sembravano fare cordata per orientare le scelte locali alle elezioni.

castaGrillo e Casaleggio non possono non saperlo: Se il requisito per stare nel movimento, o aderire, è una sorta di sudditanza “confessionale” a capi e sottocapi, molto presto arriveranno nel M5S tanti “Razzi” e tanti “Scilipoti”.  I litigi da pollaio via web, fatti di invidie tra gruppi e correnti, sono un segnale sentinella che dovrebbe allarmare il “capo politico”.

In questo andazzo di frantumazione preoccupante (per il quale Grillo è dovuto rientrare dal “passo di lato”), il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, con la sua concretezza operativa e con i suoi risultati amministrativi, ha dimostrato autorevolezza, serietà e autonomia di pensiero. La sua marginalizzazione, o il mobbing strisciante contro di lui, sono una perdita enorme in termini di risorse umane.

Le doti di buongoverno e di pacatezza e moderazione servono come il pane in un Movimento che si candida a forza di governo e che è attualmente appesantito sia da alcune capette/i i quali si beccano tra loro, sia da alcuni branchi di ciberbulli invasati che sanno solo spargere in rete odio e insulti.

Per questi motivi, Grillo dovrebbe andare a Parma e dare a Federico Pizzarotti, con un abbraccio, il giusto riconoscimento di leader facendolo entrare nel cerchio magico dei futuri Ministri a 5Stelle.

About Domenico Ciardulli 257 Articles
Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

2 Commenti

  1. Scusami Domenico dopo un’attenta lettura da portavoce a suo tempo dei lavoratori come ti poni con i tagli lineari effettuati nel municipio XIV come in altri municipi nei confronti delle fasce più deboli vedi AEC nelle scuole, chiusura casa famiglia e così via dicendo….forse prima dei tagli bisognava proporre costruire qualcos’altro

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