E' CRISI NELLA MAGGIORANZA DEL MUNICIPIO XIX.

NON PASSA LA DELIBERA NECESSARIA PER OTTENERE UN FINANZIAMENTO REGIONALE.

Roma 19 novembre 2009

Sono le 22,30 di giovedì 19 novembre 2009 e la maggioranza del municipio XIX inciampa e scricchiola sul voto finale. Tutto si consuma nella Parrocchia di Sant'Andrea  Avellino, zona Ottavia, dove si svolge la quinta assemblea pubblica sul bilancio partecipato del 4° settore. Inizia tardi il Consiglio municipale, dopo i numerosi interventi dei cittadini mette ai voti la delibera di approvazione di un progetto presentato da circa 300 cittadini  nell'ambito del bando di gara finanziato dalla delibera di giunta regionale 765 del 2 ottobre 2009.

Si tratta della realizzazione di un centro anziani a via Montebruno nel quartiere di Torrevecchia per un finanziamento regionale di 200 mila euro che richiede come requisito essenziale la delibera entro il 20 novembre 2009 da trasmettere alla Regione Lazio.

In sala sono presenti 11 consiglieri di maggioranza su 16, i consiglieri di opposizione rimasti fino alla fine sono solo tre. La minoranza si astiene dal partecipare al voto e, alla verifica del numero legale, cade la possibilità di approvare la delibera. Il consiglio viene aggiornato alle ore 18 del giorno successivo, venerdì 20 novembre, che è anche l'ultimo giorno utile per portare gli atti alla Regione Lazio. Passerà il "miracolo" ?

L'aria di crisi è palpabile, si evince dalle stesse parole del Presidente Milioni e del consigliere Salesi i quali fanno intendere che saranno resi pubblici i nomi dei consiglieri di maggioranza che vanificano con la loro assenza il lavoro fatto rendendo a rischio l'approvazione di una delibera per ottenere fondi dalla regione.

Voci di corridoio fanno intendere che dietro il flop del numero legale ci sarebbero dissidi interni alla maggioranza nati da un gruppetto di consiglieri di destra che avrebbero voluto assegnare i duecentomila euro ad un'associazione forse orientata politicamente che ha presentato un progetto socio-culturale basato su una rassegna.

Ma al di là della fondatezza o meno di queste voci di corridoio rimane una lesione di fondo dei diritti dei cittadini. Una ferita provocata dall'assoluta disinformazione sul bando. Domenica 15 novembre i membri dell'associazione Sant'Onofrio non erano ancora a conoscenza del bando. Immagino che anche i cittadini di Sant'Andrea fossero all'oscuro del bando da duecentomila euro.
Il presidente Milioni, del quale abbiamo un video abbastanza significativo, ha attribuito il ritardo alla Regione Lazio la quale avrebbe poi concesso una proroga alla scadenza del bando originariamente fissata al 4 novembre. Ma di questa proroga (fino al 14?) sul sito del Municipio non c'era notizia, nè Milioni dice di avere certezze. Sul sito del Municipio la data di scadenza risultava essere ancora  il 4 novembre.  Il 17 novembre sono stati infatti accettati altri due progetti. Pertanto, anche in base all'art. 97 della Costituzione, un municipio che si rispetti non avrebbe dovuto dare corso ad un bando dalle procedure arrangiate e poco trasparenti. Non vi è stata pari opportunità per tutti di partecipare e non è immaginabile che a 48 ore dall'arrivo delle ultime proposte viene chiuso ogni approfondimento per passare al voto. La diligenza e i legittimi adempimenti in atti pubblici di ufficio dovrebbero essere l'ABC del buongoverno. Ma la Giunta Milioni non sta riuscendo a garantire questo requisito. Un'altra motivazione della crisi in atto è il carattere estroso del Presidente Milioni. Scarsa eleganza e scarso equilibrio nel linguaggio e nelle relazioni.  L'avevamo suggerito al Presidente del Municipio XIX di contenere il suo carattere ruspante e di curare le relazioni personali e politiche all'interno della sua maggioranza e nella dialettica con l'opposizione. Ma lui ha continuato a fare di testa sua e a fregiarsi di essere l'innovatore rivoluzionario fino a spingersi a intavolare pubblicamente battibecchi alquanto scadenti. Ad esempio con il consigliere del PRC, Claudio Ortale: Quando il consigliere di Rifondazione ha lo provocatoriamente paragonato a "Gianfranco Funari" e a uno "scolaretto un pò disturbato" per il modo di porsi in pubblico, il Presidente Milioni è andato su di giri ed ha gridato più volte: "Datti na calmata bello mio!".

Inutili gli appelli del consigliere Selvitella (Udc) che ha invitato i consiglieri dell'opposizione presenti ad essere umani (sigh! ndr) nel non far mancare il numero legale su un fine giusto. Inutile anche l'appello del vicepresidente Cataldo rivolto al presidente Milioni  e agli altri consiglieri per il recupero del buon senso e della moderazione dei toni polemici. Nel suo intervento finale Cataldo ha fatto una proposta drastica e, a mio avviso, un pò retorica: quella di dare i tre milioni e mezzo di euro complessivi dei sette settori del bilancio partecipato al solo territorio di Tragliatella perchè non ha ancora l'acqua potabile e le fogne. Riteniamo che la proposta di Cataldo snaturi il senso del bilancio partecipato. Se i municipi usassero questi milioni di euro destinati alla partecipazione per sollevare i dipartimenti e gli assessorati capitolini dai loro obblighi e dalla loro responsabilità, allora tutta questa carovana itinerante non avrebbe più nessun senso e rimarrebbe solo mera propaganda elettorale fumosa e strumentale. Piuttosto i soldi destinati ad ogni settore siano effettivamente utili. Ad esempio, ad Ottavia Palmarola manca una centralità culturale come la Biblioteca comunale. Una "Centralità culturale" necessaria al settore di cui si è parlato sin dal 1996 nelle prime assemblee sul piano regolatore. Poi, questa "Centralità culturale", messa sulla carta, è svanita nel nulla mentre sono comparsi aree di servizio sull'agro romano, centri commerciali come il Gulliver e le villette di Di Veroli costruite sull'area verde comunale della Lucchina precedentemente espropriata ad altro costruttore per darla ai cittadini.  Per Montemario servirebbe l'Auditorium già progettato da anni al liceo Pasteur, Così servirebbe il rilancio e la riqualificazione del Parco del Pineto, un parco prossimo alla devastazione provocata da una nuova opera viaria che collegherà Valle Aurelia a via Damiano Chiesa.

Ma se l'andazzo del municipio XIX  è quello che si è visto per i duecentomila euro del bando, pubblicato in fretta e furia con date incerte e con tempi e valutazioni lampo, allora sarebbe opportuno che i cittadini cominciassero ad organizzarsi in maniera adeguata per evitare che la loro presenza alle assemblee municipali sia impropriamente usata come strumento strategico per far passare le vecchie lottizzazioni clientelari.

Ricordiamo bene quando nel 2002 la giunta Visconti approvò nel Piano Regolatore Sociale un progetto di Centro Famiglie a Ottavia. Per quel progetto la Regione Lazio fece arrivare 170mila euro vincolati alla zona di Ottavia. Ma, alla fine, aiutati da movimenti sottobanco nelle segrete stanze dei partiti, il municipio XIX ha destinato i soldi ad altra zona e ad organismi che non hanno mai pubblicato i risultati dell'attività finanziata.

Ancora non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Da questi incontri pubblici emergono solo gli interessanti aspetti socio-caratteriali dei consiglieri municipali che spesso e volentieri si indirizzano verso spassose macchiette e risse alimentate dal Presidente Milioni. Un presidente di municipio che sembra finora poco predisposto alla terzietà e alla moderazione propria di quel ruolo. Perché non cura, magari attraverso un corso di formazione, anche il modo di presentarsi e di comunicare? Perché i politici eletti non studiano un pò di più le norme sugli Enti Locali e il funzionamento della Pubblica Amministrazione? Si potrebbero forse evitare strafalcioni sugli atti, su quello che si dice e si potrebbero evitare gaffe e promesse irrealizzabili.

Se, tanto per giocare, dovessimo dare un voto ai consiglieri per questa assemblea tenuta il 19 novembre a Sant'Andrea Avellino metteremmo un bel 7 ai giovani Barletta e Brugnoni (ndr  scusate volevo dire Accorinti non Brugnoni), daremmo un 6 a Posarelli, Pirandola, Cataldo e Ortale, daremmo un 5 a Cirelli, Egizi, Salesi e Gallucci , un 4 e mezzo a Selvitella e Milioni. Ci asteniamo dalla valutazione sugli altri su cui servirebbe un approfondimento.

Domenico Ciardulli

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