Educatori professionali discriminati. Interpellanza parlamentare

L’on. Mauro Pili, Deputato, Sindaco di Iglesias 1993 – 1999 – Presidente Regione Sardegna 1999 – 2001 – 2003 ha presentato in Parlamento la seguente interpellanza sulla difficile situazione di appalti e contratti nel sociale dove educatori laureati percepiscono paghe orarie discriminatorie e umilianti.

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali –

Per sapere – premesso che:

  • gli educatori del Servizio di Educativa Specialistica del Comune di Cagliari e della Provincia di Cagliari nei giorni scorsi hanno scioperato;
  • sono ancora troppo nebulose le informazioni sul ruolo e le funzioni degli educatori professionali (non sono baby sitter, assistenti alla persona o semplicemente coloro che dicono “non si dicono le parolacce”…);
  • le condizioni contrattuali sono al limite del possibile, netto orario disarmante con paga oraria;
  • nei periodi di sospensione non percepiscono alcuna retribuzione;
  • gli educatori professionali continuano ad essere vittime delle gare d’appalto, ovviamente nell’ottica del ribasso, periodicamente cambia il datore di lavoro e, oltre a non sapere se saranno richiamati, con il rischio che arrivino società senza titoli e serietà;
  • si tratta di educatori che lavorano per l’inclusione e contro la discriminazione e a loro volta sono discriminati per primi;
    ricevono le spettanze del mese il 20 del mese successivo;
  • a febbraio devono ancora ricevere la mensilità di dicembre;
  • il parlamento è impegnato da tempo nella discussione di una normativa tesa a definire ruoli e funzioni ma si continua a non affrontare la questione relativa ai reali problemi della categoria;
  • occorre affrontare la vergognosa gestione di servizi così delicati a cottimo, paga oraria ridicola;
  • si tratta di educatori professionali che hanno frequentato un’università specialistica;
  • gli educatori scolastici, le cui ore di programmazione e materiali impiegati con gli alunni vengono pretesi a carico dei lavoratori;
  • per raggiungere lo stipendio di un insegnante, che lavora mediamente 20 ore, gli educatori scolastici ne devono svolgere 40;
  • non possono accedere al servizio mensa quando questa rientra nell’orario di lavoro;
  • se il bambino è assente non vengono pagati;
  • dal dieci giugno entriamo in sospensione, avendo un contratto a tempo indeterminato, non ricevono stipendio e non possono accedere alla naspi;
  • gli educatori che invece prestano servizio nelle comunità devono far le notti passive, ossia dormire spesso da soli e gratuitamente in struttura pur avendo la responsabilità degli utenti;
  • la retribuzione di un laureato che si occupa di sociale è di 9.12€ lordi all’ora;

se non ritenga doveroso intervenire per verificare questo gravissimo stato lavorativo degli educatori professionali e scolastici;
se non ritenga con somma urgenza predisporre ogni possibile atto per superare questa situazione ponendo il superamento di tali e gravi criticità come obiettivo prioritario;
se non ritenga di dover far cessare la mercificazione di un lavoro così importante e delicato sottoposto a inaccettabili ribassi d’asta sulla pelle dei lavoratori e conseguentemente degli stessi assistiti;
se non ritenga di dover far cessare una retribuzione incongrua e discriminatoria fissando livelli retributivi univoci e garantendo analogo trattamento con aree professionali analoghe;

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Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

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