da IL CORRIERE DELLA SERA MARTEDI' 6 MARZO 2007

I tecnici incaricati dal pm Amendola dovranno verificare se gli agenti inquinanti siano dovuti ai lavori per la costruzione del gassificatore

LA PROCURA SCOPRE I VELENI DI MALAGROTTA

L'inchiesta aperta dopo le analisi che hanno appurato la presenza di nichel e arsenico

Scatta l'inchiesta su Malagrotta. Il procuratore aggiunto Gianfranco Amendola ha aperto un fascicolo per il momento senza ipotesi di reato, per verificare il contenuto della segnalazione ricevuta il 14 febbraio dall'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale. Il magistrato ha già dato incarico ad alcuni tecnici di effettuare dei prelievi nella discarica per accertare se siano stati effettivamente commessi degli abusi che hanno portato alla concentrazione  di agenti inquinanti nelle acque di scolo. Il sopralluogo degli esperti è servito inoltre per individuare la zona dove esisterebbero i maggiori problemi ambientali : lo scopo è di individuare la presenza di canali di scarico nascosti, potenzialmente pericolosi. La procura si è messa in moto dopo una serie di blitz effettuati dai tecnici dell'Arpa a partire dal 2 ottobre scorso, su richiesta dell'assessore all'Ambiente, Filiberto Zaratti. L'esponente della Giunta regionale aveva disposto gli accertamenti  dopo l'allarme lanciato da alcuni abitanti della zona, che avevano segnalato corsi d'acqua maleodoranti. L'esito dei controlli che sono andati avanti fino all'inizio di febbraio , è stato notificato tre settimane fa a Regione, Comune, ASL e Procura. Come aveva anticipato il Corriere <le analisi hanno evidenziato la presenza di Arsenico e nichel nell'cqua in concentrazioni superiori ai massimi previsti dalla legge. Il campione era stato prelevato nella zona a ridosso della discarica, nei pressi di via degli Oleodotti. Inoltre nel corso dei sopralluoghi era stato individuato "uno scarico di acque reflue occultate da alcune lastre di cemento. Detto scarico fuoriusciva da una tubatura interrata proveniente dal lotto F della discarica>

Un maldestro tentativo di nascondere un canale completamente abusivo. E -ancora- gli ispettori avevano verificato che le acque reflue si riversano nel Rio Galeria, anzichè finire nel Fosso Santa Maria Nuovo come previsto dalle autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti.

All'inizio di febbraio l'Arpa aveva già avviato la procedura per infliggere una sanzione economica alla Giovi srl, la società che fa capo all'imprenditore Manlio Cerroni e che gestisce la discarica, ma solo per la presenza di alcuni metalli pesanti nelle acque del Rio Galeria. La scoperta del canale occultato , che potrebbe configurare responsabilità penali, è stata invece segnalata alla Procura. Toccherà adesso all'Autorità giudiziaria scoprire chi ha realizzato il fosso abusivo che fuoriesce dalla discarica . La giovi srl da parte sua ha rivendicato la totale regolarità del proprio operato e ha già annunciato opposizione contro la sanzione, escludendo l'esistenza del fosso abusivo occultato, che però è stato fotografato dagli ispettori dell'Arpa.

I tecnici inviati dal procuratore Amendola, dal canto loro, stanno cercando di verificare se la concentrazione anomala di agenti inquinanti e altre irregolarità siano da ricondurre all'attività ordinaria della discarica, oppure se possano essere state determinate dai lavori in corso nel cantiere per la realizzazione del gassificatore, l'impianto che Cerroni sta costruendo nella discarica, con un investimento pare superiore ai 150 milioni di euro, e che trasformerà i rifiuti in gas per la produzione di energia. Secondo alcuni addetti alla discarica, il canale occultato non sarebbe stato realizzato per scaricare illegalmente agenti inquinanti o liquami non trattati e non coinvolgerebbe la Giovi, ma più semplicemente potrebbe essere stato il frutto di un'iniziativa personale di alcuni operai impegnati nei cantieri della zona. La parola, però, ora spetta alla Procura.

Paolo Foschi  -  Flavio Haver

160 ettari  è l'estensione dell'area della discarica di Malagrotta, la più grande d'Europa e fra le maggiori al mondo

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