02/03/2007




In 5 anni il traffico aereo è aumentato del 700% senza il rispetto delle leggi ambientali e della salute dei cittadini. Non è stato installato alcun sistema di monitoraggio del rumore, né sono state attivate le procedure e i piani di contenimento dei danni causati dall’aeroporto sulla popolazione.
L’AEROPORTO DI CIAMPINO E’ FUORILEGGE !
A Ciampino, l’unica legge che conta è quella del profitto dei poteri finanziari proprietari delle compagnie aeree come RYANAIR che inquinano l’ambiente e danneggiano irrimediabilmente la salute dei cittadini
OGNI AEREO INQUINA COME MIGLIAIA DI AUTOMOBILI
L’aeroporto di Ciampino si trova in un’area densamente popolata. L’enorme traffico aereo inquina pesantemente e in primo luogo i comuni di Ciampino, Marino e tutti i quartieri di Roma nella lina da Villa Ada a Capannelle: sotto questo corridoio di decollo e atterraggio, i cittadini respirano micidiali dosi di benzene, ossido di azoto e polveri sottili (PM10)
La centralina di monitoraggio dell’aria, recentemente installata a Ciampino, ha superato in soli due mesi i limiti massimi consentiti in un anno.
Nel Parco degli Acquedotti a Cinecittà (principale e storico polmone verde del X Municipio di Roma) le polveri sottili PM10 sono superiori di 6 volte ai limiti consentiti.
IL COMUNE DI CIAMPINO HA LA PIÙ ALTA SPESA PRO-CAPITE DI FARMACI ANTITUMORALI SU SCALA NAZIONALE
L’ASMA TRA I BAMBINI È ALTISSIMA
GLI AEREI CI STANNO AVVELENANDO

Ci appelliamo ai cittadini, alle scuole, alle organizzazioni sociali, culturali, sindacali e religiose, alle associazioni e ai movimenti, ai sindaci di Ciampino e di Marino, ai presidenti dei Municipi di Roma:

PARTECIPIAMO TUTTI SABATO 10 MARZO ore 15

ASSEMBLEA PUBBLICA

di fronte all’INGRESSO dell’AEROPORTO
(per l'aeroporto: bus da Anagnina ore 14 e 14:40, bus da Staz. FS Ciampino ore 14:40; parcheggio € 3 / ora)
Si decideranno le iniziative da intraprendere insieme  Contro l’inquinamento e la pericolosità dell’aeroporto per la tutela della nostra salute

01/03/2007
COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELL'AEROPORTO DI CIAMPINO

Roma, 27/2/2007

AEROPORTO DI CIAMPINO - LE ISTITUZIONI DISATTENDONO GLI IMPEGNI PRESI

La stampa di ieri ha riportato le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Roma, Gasbarra, il quale, in occasione della fiera del turismo ha espresso la sua soddisfazione per l'impulso dato al turismo nei Castelli Romani dal traffico low cost dell'aeroporto di Roma Ciampino.
Ancora una volta un uomo delle Istituzioni, che si era impegnato per la soluzione della scandalosa situazione di questo aeroporto, gira la schiena agli impegni presi con i cittadini e, senza una parola per la situazione insostenibile in cui versano i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, esposti dallo sviluppo senza regole del traffico aereo a gravissimi rischi per la salute, si spende per promuovere gli interessi del far west aeroportuale e della pirateria economica che è all'origine di questa situazione.
Il Comitato protesta per l'atteggiamento provocatorio e irresponsabile delle principali cariche istituzionali della Regione che, dopo aver preso solenni impegni per riportare il traffico aeroportuale entro limiti compatibili con la tutela della salute e della vita dei cittadini, non rispettano questi impegni e, anzi, agiscono per creare una strumentale contrapposizione tra le legittime  proteste dei cittadini delle aree colpite e le altrettanto legittime aspirazioni di chi utilizza i voli low cost o opera nel mondo del turismo.
Intanto ENAC, gestori aeroportuali e compagnie aeree continuano ad aumentare il traffico aereo a Ciampino e ad espandere le strutture aeroportuali nel più completo disprezzo delle norme, della salute dei cittadini e della loro vita.
Nel 2006 sono arrivati e partiti da Ciampino quasi cinque milioni di passeggeri ma, con lo stesso numero di voli, operando sui tipi di aerei e sulle rotte, è già oggi possibile portarne oltre nove milioni.
Questa è l'operazione che stanno portando avanti in questo momento i gestori aeroportuali e le compagnie aeree, con la copertura dell'ENAC. Più passeggeri equivalgono ad aerei più pesanti e più grossi, a un maggior consumo di combustibile e, quindi, a un maggiore inquinamento acustico e dell'aria, nonché a un enorme sovraccarico sulla già insufficiente rete viaria e ferroviaria dell'area colpita.
Per queste ragioni, in segno di protesta per l'irresponsabilità dimostrata dalle maggiori cariche istituzionali della regione, si è dimesso oggi il Presidente del Comitato.
In una accorata lettera inviata alle centinaia di aderenti alla mailing-list del Comitato, il Presidente ha spiegato che, essendogli impossibile mantenere l'impegno istitutivo del dialogo e della trattativa con chi, pur ricoprendo le maggiori cariche istituzionali della regione, non rispetta gli impegni pubblicamente presi e la parola data, non gli resta altra via che rimettere il mandato che i cittadini aderenti al Comitato gli hanno affidato.