Roma, 5 giugno 2007.

Siamo pieni di rabbia e di delusione per quello che accaduto ieri al Tribunale di Roma.

Noi pensiamo che ieri il Tribunale di Roma abbia scritto una delle pagine più nere della sua storia che potrebbe avere effetti negativi inimmaginabili.

L'unico deterrente per gli inquinatori elettromagnetici sembra
crollato: il reato di getto pericoloso di cose.

Ci appare paradossale ed assurda la sentenza del collegio giudicante della prima sezione penale della Corte d'Appello del Tribunale di Roma, presieduta dal dott. Alberto Squillante.

Quel collegio si è messo di traverso a ben 6 sentenze della suprema Corte di Cassazione che, in casi simili, ha equiparato l'emissione delle onde elettromagnetiche, nel caso di danno procurato provato, al getto pericoloso di cose. Contro una di segno opposto.

La prova del reato in sè non è stata smentita nè da quel collegio giudicante nè dalla Procura Generale ma, per cavilli interpretativi del codice penale da parte di un organo giudicante di livello inferiore alla suprema Corte, è stata data ragione alla forbita ma fumosa, ripetitiva, stucchevole, e arrampicatrice di specchi, eloquenza dell'avv. Coppi, alla meticolosa e pedante ricostruzione dei fatti a proprio uso dell'avv. Pacelli (discendente di Papa Pio XII), all'aggressività offensiva, denigrativa di persone e fatti dell'avv. Melandri.

Remissiva ed eccessivamente blanda ci è apparsa la posizione del procuratore generale Vittorio Lombardi nella sua contro-replica.

Ma rappresentava, quella, una pubblica accusa ?

Scompaginato ci è apparso lo schieramento delle parti civili con l'assenza totale dei singoli cittadini costituitisi e dell'avvocato dell'associazione Cittadinanzattiva, pur rappresentato figurativamente da una collega.

L'avvocato di Legambiente, Andreozzi, non ha presentato la propria controreplica perchè non era più presente in aula, fattosi sostituire da una collega che non è intervenuta.

Hanno invece ben controreplicato l'avv. Tabano per il Codacons e per il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord, presente in aula, l'avv. Fragale per VAS e l'avv. Marini per i singoli cittadini costituiti parti civili, ma assenti.

Sarebbe qui troppo lungo elencare ciò che di moralmente ingiusto, di sbagliato scientificamente e tecnicamente, di deviante dalla realtà dei fatti è stato ricostruito nei confronti di persone che sono state attaccate nella propria onestà intellettuale e morale (Raffaele Capone, Guido Santonocito, Silvio Saraceni, la madre ed il padre, Livio Giuliani).

Sono stati rappresentati fatti e menzionati documenti in maniera totalmente alterata e distorta, nascosti aspetti e risvolti che ci hanno lasciati senza parole.

Non pensavamo che una difesa potesse arrivare a tanta cattiveria, cinismo e disumanità.

Specialmente dai legali rappresentanti di uomini di Chiesa.

Specialmente da uno stato estero che oggi sta chiedendo ai cittadini italiani il versamento dell'8 per mille.

Saluti.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.