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Giovedì 21 Dicembre 2006 Chiudi chiudi finestra
di Valeria Armaldi


Un viavai di gente impegnata negli acquisti natalizi, ferma davanti alle vetrine, appesantita da buste e pacchetti. Nessuno si è accorto del corpo senza vita steso sui gradini di San Carlo ai Catinari, in largo Cairoli, fino a poco prima di mezzogiorno, quando il parroco si è insospettito per il “sonno” troppo pesante del senzatetto e ha chiamato i servizi sociali. Zbignew Wijciac, 60 anni, è morto nella notte per freddo e stenti. Chi lo conosceva – nella zona, il suo nome dalla difficile pronuncia era diventato “Zibi” – ricorda che “non mangiava quasi nulla ma beveva per tenersi caldo”, abitudine che gli aveva gravemente danneggiato il fegato. Polacco, parlava poco l’italiano, malgrado si fosse trasferito qui da quasi dodici anni. Quello che sapeva, però, gli bastava per raccontare la sua storia. Ex-professore di liceo, quindici anni fa aveva perso la moglie e le due figlie in un incidente d’auto, per il dolore aveva deciso di lasciarsi tutto alle spalle. Aveva vissuto a lungo davanti al supermercato in via Monti della Farina, poi, a fine novembre la Sala Operativa Sociale gli aveva trovato un ricovero temporaneo che però aveva lasciato, scegliendo i gradini di uno degli ingressi di San Carlo, come giaciglio. “Ieri gli ho portato da mangiare – racconta un uomo di colore – si vedeva che stava male, ma era sereno”. Morto nella notte, Zibi è rimasto davanti alla chiesa, coperto dagli stracci con i quali si riparava, fino alle 16.30, quando è arrivata la mortuaria. (ass)