Tra gli assalitori un  giovane di ostia
 
Ha 57 anni, è stato trovato stanotte sulla via Ostiense
Rischia un occhio. I due aggressori l'hanno preso a sprangate
Difende ragazze, picchiato
Clochard in gravi condizioni
Il luogo del pestaggio
 

ROMA - L'hanno picchiato con bastoni per "punirlo" di essere intervenuto a difendere delle ragazze che avevano importunato e tentato di rapinare. E' accaduto questa mattina presto a Roma, in via Ostiense. La vittima, 57 anni, è in gravi condizioni all'ospedale San Camillo. Si teme per la sua vita, rischia un occhio. Ha un edema cerebrale ed è tenuto in coma farmacologico.

Due uomini, forse gli aggressori, sono stati fermati. Negano di essere coinvolti in questa bruttissima storia.
I loro nomi: Stefano Zerilli, di 33 anni di Ostia, e Mirko Simoni, di 25, abitante nel quartiere Portonaccio.

Secondo quanto è stato accertato, mentre i due rapinatori tentavano di sottrarre alle ragazze le borsette provocando la reazione di una di esse che è stata colpita, si è avvicinato un uomo per difenderle ed è sorta una discussione. Il gruppo ha approfittato della distrazione dei rapinatori per fuggire e rifugiarsi in un bar da dove sono stati avvertiti i carabinieri.

Fuggendo, le ventenni hanno avuto occasione di notare che tra l'uomo e i due malviventi stava per nascere una colluttazione. Le ragazze sono uscite dal bar solo quando sono giunti i militari, tutti insieme sono tornati sul posto, e poco distante, in via Ostiense, è stato trovato l'uomo riverso a terra. I carabinieri e le ragazze hanno anche notato i due aggressori mentre andavano alla vicina stazione ferroviaria; i militari li hanno fermati e portati in caserma.

La vittima è ricoverata in stato di coma e, secondo quanto si è appreso, rischia di perdere un occhio. E' un uomo senza fissa dimora. Si chiama Natale Morea, nato a Massafra (Taranto), ma a Roma da alcuni anni, dove era stato alloggiato per un breve periodo anche nel centro Caritas di Salita di San Gregorio, è ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale San Camillo.


I due presunti aggressori hanno precedenti penali per reati che vanno dalla rapina al furto, al possesso di stupefacenti: sono stati arrestati per tentata rapina e lesioni gravissime, ma hanno negato ogni addebito in merito al ferimento di Morea.

Quando sono stati arrestati dai carabinieri erano entrambi sotto l'effetto dell'alcol e sono stati riconosciuti dalle ragazze che avevano tentato di rapinare.

(14 dicembre 2003)