intervista tratta dal quindicinale "L'ERETINO" numero 3

IO, PUSHER PER AMICI E SOGNI

...la vendo non ai ragazzini ma a clienti selezionati: dottori, avvocati, padroni di locali, meccanici, titolari di concessionarie, Gente tranquilla insomma".

Marco è pieno di sogni e interessi. E di amici. Marco ha grandi progetti nel cassetto. E la voglia di realizzarli. Lui spaccia per questo: raggiungere i propri obiettivi nel mondo dei grandi dove parole come rispetto e lealtà, amicizia e fiducia sono codici d'onore dai quali non si prescinde mai. "C'è quello che spaccia solo per soldi, per campare e per mantenere una famiglia perchè l'hanno rovinato, e quello che invece ha i soldi ma deve fare impicci", sintetizza,. E subito pensa a loro alle "guardie" (i carabinieri ndr) , raccomandandosi al loro buon senso e comprensione: "A che serve berne (mettere in carcere, nel loro gergo, ndr) uno al mese per dargli due anni di prigione? Così un ragazzo lo rovinano. Invece bisognerebbe ascoltarlo, capirne la storia e quindi considerare se si può recuperare".

E tu perchè fai il pusher?

"In questo paese ho avuto sempre fregature ma non ho mai perso il rispetto e l'onore di me stesso. Non lo faccio per guadagnare ma, sembra incredibile, per guadagnare la stima degli altri. E' come una forma di educazione e di bene. Io vengo contattato a ogni ora del giorno, ma so che se si rivolgono a me è perchè sono congtenti della qualità del mio rapporto con loro e del prodotto. La gente mi chiama per quello, non lo faccio per i soldi".

Quanto ci si guadagna a fare il pusher?

"Prendo un 'cinquino' (5 grammi ndr) pago 350 euro al mio fornitore e ci guadagno 150 euro. Lo ripeto, non lo faccio per soldi, tant'è che il guadagno lo 'regalo' nel senso che lo distribuisco tra gli amici. Il mio interesse non è la droga ma la mia cultura e per questa, per la mia cultura voglio essere stimato".

Tu fai uso di coca?

"Ogni tanto tiro. Io consumo perchè nella vita ho sofferto tanto,e tanti tossici dicono di non buttarsi via. Nella droga ho trovato lo spirito, la forza e soprattutto un'apertura mentale nuova per andare avanti. Ma ho capito perchè è sbagliato. Con la droga ci puoi andare sotto di brutto. Puoi arrivare a venderti di tutto, a fare debiti, rovinare la famiglia e le amicizie. Io l'ho usata e non rimpiango i soldi buttati ma la salute. Ho fatto sempre fatto usa senza pagarla mai".

Quando hai iniziato?

"A tredici anni. Studiavo ma il mio obiettivo era quello di dare una grande soddisfazione alla mia famiglia. Però non potevo permettermi certe cose, come frequentare piazze e locali perché soldi non ne avevo. In piazza c'era quello vestito bene e con la scarpetta, io vestito da mercato ma alle donne piacevo. Vedevo le prime situazioni dell'hashish, all'epoca si pagavano 10.000 lire a stecca, chiamati due scudi. Vendevo hashish, pagavo 500 grammi 250mila lire e ne ricavavo 400/500 ma dipendeva se fumavo io. Oggi non fumo più. Vendendo stecche a un grammo, con 50 grammi facevi 50 stecche e ci facevo 500mila lire, cioè il doppio. Per vendere su piazza facevo tanti sacrifici, ero piccolo in questa zona contava il rispetto. Ero il piccolo e dovevo vedermela con gli altri ma mi sono fatto voler bene e ho chiesto sempre il permesso a queste persone, persone più grandi che comandavano la piazza di Monterotondo. Io non ho mai fatto il bullo, i soldi che guadagnavo, 200.000 lire a settimana, mi permettevano di essere indipendente. Volevo lavorare ma non potevo per la scuola. I soldi mi permettevano di togliere gli sfizi da  solo, come andare a ballare".

Quando sei passato a vendere cocaina?

"Quando ho cominciato a frequentare locali a Riccione. Lì ho provato l'ecstasy, te la facevi e ballavi 3 giorni. Una pasticca 50.000 lire, l'acido che pagavi 30.000 come i trip. Ho conosciuto i simpson a doppia goccia di Isd a 12 anni, mi facevano ballare bene. Lì, in quelle discoteche di Riccione ho scoperto la cocaina. A 14 anni l'ho tirata: me lo ricordo ancora: ero dentro casa fatto di 'bamba', un Capodanno. Alle 8 di mattina cantavo a squarciagola. Che emozione. Ero felice! Sono passato a venderla a 16 anni, conoscevo tanta gente e uno spacciatore forte, importante di Roma. Un boss che mi prese in simpatia fornendomi protezione. Questa persona mi invitava in albergo da lui a Riccione con amici, mi disse ti regalo una cosa. Era roba doc, di prima qualità. io ne regalai un po' a mia volta ad alcuni amici che rimasero contenti e me la richiesero. Da lì è cominciata, per gli amici non per vendere. All'inizio per i pezzetti non c'è guadagno. Il mio guadagno non è rischiare per una cosa così. Il mio rischio è sulla quantità e qualità. Ho trascorso serate con dottori e avvocati in giro per locali. Mi chiedevano mezz'etto di coca ed io cominciai su questi quantitativi: pagavo 6.500 euro 100 grammi, un etto che rivendevo a 7.500. Quando facevo la consegna il clenete mk regalava sempre 5 grammi. Io non vendo a pezzetti".

Oggi quanto guadagni?

Mediamente al mese vendo due etti, ci guadagno dai 6000 agli 8000 euro non facendone uso. La mia è di primo lavaggio, mentre in queste zone la coca arriva in pasta, cioè pastosa o di primo taglio".

Spiegati meglio...

"la droga arriva qui in pasta di coca tipo pongo che deve essere lavorata o di primo taglio. La mia è di primo taglio cioè si prendono 10 chili di coca la si spiana e si aggiungono solo 5 chili di sostanze da taglio cioè anestetico, quello che usano i dentisti,, oppure anfetamina oppure sierococaina o mannite. Poi viene spruzzato etere o carosene per dare compattezza. Io la prendo così e la consegno così, nel senso che non la ritocco ed ha il 75% di purezza, quindi è buona. Qui, invece, si trovano dosi sulla piazza che hanno soltanto il 10,20%. Io non la ritaglio, insomma e poi la vendo non ai ragazzioni ma a clienti selezionati: dottori avvocati, padroni di locali, meccanici, titolari di concessionari, Gente tranquilla, insomma".

Perchè questa gente fa uso di droga?

"Avvocati costruttori o architetti ne fanno uso nelle serate importanti. La situazione cena, movimento, l'amichetta e la droga. Per avere una sicurezza si rivolgono a me. Loro vivono a ritmi sostenuti, con ansie e pensieri e responsabilità. La coca li rilassa, favorisce scambi di idee. In altre situazioni produce invece l'effetto contrario, fa agitare, ma questo dipende dal taglio. C'è da dire che molti non la sanno usare perchè mischiano alcool e pasticche. La droga fa male usata tutti i giorni. Drogarsi una volta ogni tanto non fa male. Tutte le cose prese con vizio ti rovinano".

Secondo te quanti fanno uso di droghe?

"Ormai tutti. Il 65% fa uso di droghe, in tutti i settori, politici compresi. I personaggi al vertice soprattutto ne fanno uso. Però loro sono coperti e invece al ragazzetto fanno fare la galera".

Cosa vuoi dire?

"Che la legge non è uguale per tutti perchè chi ha i soldi non corre rischi, mentre il pusher di strada fermato con un etto di bamba si fa sei anni di galera se non 'canta', manco fosse un omicida.

Per il piccolo spaccio locale come funziona?

"Si va in borgata, nei quartieri malfamati".

Se ti dico Bellocore, cosa rispondi?

"Che è una di quelle zone".

Torniamo ai guadagni.. come si guadagna sulla coca?

"Cinque grammi di quella buona costano 350 euro. I giovani pusher vendono 0,5 grammi a 50 euro ma tutto sta nelle sostanze da taglio aggiunte. Se in 0,5 grammi ci metti due grammi di taglio guadagni 500 euro ma quella roba fa schifo!"

Tu non hai paura dei controlli e del carcere?

"Io si. Di paura ne ho tanta, ho da perdere parecchio. Ho obiettivi precisi, lo ripeto, lo faccio solo per amicizio, non sono su piazza, non parlo con chi non conosco e parlo solo con gente distinta e fidata".

Droga e sesso...

"La coca ti porta ad una certa perversione, è uno stimolante. Conosco gente che poi va a prostitute o si soddisfa a casa. A me è successo, mi sono ritrovato sulla Salaria. Ho anche pagato una prostituta, ma solo per parlare".

Le tue considerazioni?

"La coca rovina tutti non soltanto fisicamente ma anche moralmente. Per la coca si rompono amori e amicizie perchè tutto risulta filtrato e contaminato perchè si finisce per frequentarsi esclusivamente per quel motivo. Questo è un mondo di lupi, chi lo vive, dentro, ha tanta rabbia...".