"LA QUESTIONE ROMANA"

(Iniziativa di Carta.org)

Alcuni appunti sull'Assemblea pubblica tenuta lunedì 27 novembre 2006 all'"Alpheus"

(durante l'incontro è trapelato, con rumori di disapprovazione generale, il nome di Linda Lanzillotta come possibile successore di Veltroni al Campidoglio..)

MASSIMILIANO SMERIGLIO deputato

IL POTERE A ROMA E' NELLE MANI DI TRE PERSONE: IL SINDACO VELTRONI, GOFFREDO BETTINI, PRESIDENTE DI MUSICA PER ROMA E IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ANDREA MONDELLO......

NON VORREMMO CHE, COMPLICE IL SUO FUTURO NEL PARTITO DEMOCRATICO,  VELTRONI SIA COME INDIANA JONES CHE SI SALVA USANDO LE LIANE MA ALLE SUE SPALLE IL TEMPIO CROLLA

...Veltroni e Rutelli hanno catalizzato potere, sviluppando una leadership, soprattutto nel caso di Veltroni, carismatica e con una grande capacità visionaria. La più accattivante delle leadership la meno riconducibile a criteri certi di partecipazione vincolante dei corpi intermedi.  Sta qui l'ambivalenza di un processo avviato dall'elezione diretta del sindaco : maggiore aderenza del sindaco alla città ma anche rischi di derive plebiscitarie alimentate dalla connessione sentimentale tra Primo cittadino e popolo, che mettono in secondo piano tutte le istanze della rappresentanza politica e sociale.. Vi è inoltre le palese ambiguità, irrisolta, del rapporto tra nuova leadership democratica e vecchi poteri forti della città, poteri sempre più forti grazie all'intreccio tra speculazione edilizia, speculazione finanziaria, gestione privata della sanità pubblica e controllo dei media locali. Molti e diversificati campi, pochissimi attori

 

SANDRO MEDICI, Presidente del Municipio X

E' INIZIATA LA CRISI DEL VELTRONISMO..

...Con il nuovo piano regolatore questa città strutturalmente non reggerà più. Si estenderà ulteriormente l'attività economica e questo si porterà dietro la necessità di movimentazione e mobilità con la conseguenza che la rete viaria rischia il collasso. Esiste un impoverimento crescente, malgrado il Comune si sforzi molta gente è fuori da ogni tutela non solo per la casa . C'è una povertà diffusa. Gente buttata negli angoli della città. Le nostre periferie sono cadaveriche, non c'è dinamismo, nè attività culturale nè progettazione sociale. Cresce di conseguenza il modo di interpretare la vita con il pensiero che conosciamo. Centri commerciali, passivizzazione, capacità di penetrazione di violenza nelle fasce giovanili. Tra i giovani chi è senza lame e coltelli ormai è uno che non conta niente. Perchè il Comune di Roma spende soldi per mettere le telecamere sui vialoni per il controllo della prostituzione? e non rinforza invece le economie dei municipi?

E' iniziata la crisi del Veltronismo. Adesso serve una capacità di rimettere in moto la politica.

 

PAOLO BERDINI urbanista

Questo Piano Regolatore fatto dalla Giunta di centro-sinistra è la restaurazione del Potere Fondiario. Un'impostazione che non rispetta la vita delle persone che ha svenduto il patrimonio della I e II periferia romana. L'area dei Mercati Generali è stata affidata alla corporation americana Mills, che gestisce, sviluppa e possiede 38 centri sparsi nel mondo per un totale di 4,3 milioni di metri quadri... Questa è la dimensione di impresa che viene inserita nel mercato finanziario e immobiliare romano.

Nel 1991  92 durante la Giunta Carraro era stata fatta una variante di salvaguardia che ha sottratto milioni di metri cubi ai costruttori i quali non sono riusciti a recuperare nulla con i ricorsi giudiziari. Con l'avvento di Rutelli prima e di Veltroni poi la città è stata occupata dai poteri forti della finanza immobiliare. L'agro romano invaso da cemento stravolgendo le regole e i principi di uno sviluppo sostenibile......L'acquisto di case popolari a prezzo gonfiato da parte del Comune di Roma a Pomezia e Aprilia è il segno di una politica tesa ad escludere i più deboli.   (un articolo completo pubblicato in rete)

 

NUNZIO D'ERME  Action

Questa città è un bene comune. E' terreno di conquista di vecchi e nuovi finanzieri.  Il territorio inteso anche come reddito diventa l'unico elemento di contesa. Occorre riprendersi gli spazi di lotta uscendo da una politica tutta poggiata sulla figura totalizzante del sindaco Veltroni.

 

 

 

GIUSEPPE PULLARA, cronista del Corriere della Sera

A Roma non c'è più dibattito. Non ci sono partiti che organizzano momenti di riflessione seria. Non si riesce a parlare. La città resa sorda, resa inerte rispetto ad un confronto serio.

La stampa cittadina non sente più l'esigenza di riflettere, non parla delle periferie.... ad esempio cosa pensa la città di Roma Est? (sviluppo disarmonico di Guidonia ecc)

PATRIZIA SENTINELLI Prc

Il problema è "come star bene" in questa città.  Esiste una città di sopra e una di sotto. Il sotto deve apparire, emergere per avere legittimità. Il merito di Nunzio D'Erme è di aver portato alla luce il sotto.  Questa insorgenza c'è ed è forte e deve trovare sbocco attraverso nuove strade condivise.

Il bisogno di  servizi sociali e culturali deve essere rappresentato non più in maniera residuale ma in modo egemonico.

L'ordinaria amministrazione è subalterna ai poteri forti e la sfida di un nuovo modello di città sta nel riequilibrare questa situazione ingiusta.

Giovanni Caudo docente di Architettura Università di Roma Tre

Il diritto alla città è uno di quei diritti non negoziabili, ma oggi a Roma questo è un diritto negato a molti. Per riaffermare il diritto alla città è necessario sperimentare politiche abitative coraggiose ed innovative. In altre parole, costruita la città degli eventi, occorre ridefinire la città dell’abitare con l’obiettivo di aumentare la coesione sociale e di contribuire all’economia reale della città.
E’ questa la sfida per la città di Roma.  
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