MORTE IN AEROPORTO/2: "LA CONCORRENZA SELVAGGIA UCCIDE ANCORA"

Proponiamo la lettura di questa interessante nota, scritta da un lavoratore dell'aeroporto di Fiumicino:

Questa volta non vi parliamo della morte di un lavoratore, di una “persona fisica” (clicca qui per leggere l’articolo), ma di una “persona giuridica”, cioè di una società: la Groundcare S.p.A. dell’imprenditore piacentino Roberto Sartori, dichiarata fallita il 28 maggio 2014 dal Tribunale di Civitavecchia.

A nulla è servita la protezione dai creditori che l’anno scorso Sartori aveva ottenuto dagli stessi giudici, con la promessa che entro il periodo di concordato preventivo (un anno, appunto) avrebbe presentato un piano di rilancio dell’attività e di pagamento dei debiti rimasti insoluti. A nulla sono serviti gli appelli dei sindacati e dei lavoratori alle autorità preposte (ENAC e Aeroporti di Roma) per un intervento teso ad impedire il peggio.

Così è finito un pezzo di storia degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino nato nel 1974, il ramo d’azienda di Aeroporti di Roma dedicato alle attività di assistenza a terra agli aeromobili ed ai passeggeri, scorporato nel 2000 dalla società madre e passato di mano in mano (prima agli spagnoli della Flightcare e da questi ultimi alla Globeground di Sartori), senza mai aver presentato un bilancio in utile.

Un’azienda di 850 persone, molte delle quali sono state già mandate a casa per mancanza di lavoro ed ora attendono con ansia di conoscere il proprio destino assieme alle loro famiglie. Come la Costa Concordia, una nave enorme che è stata lasciata andare verso il naufragio senza che nessuno muovesse un dito per invertire la rotta ed impedire l’esito negativo finale. Il “comandante della nave” è già fuggito mettendosi in salvo ed ora, come troppe volte accade nel nostro Paese, sarà un giudice a dover intervenire al posto di chi avrebbe dovuto amministrare, gestire e/o vigilare. E non l’ha fatto.

Insomma: non possiamo sempre sperare che le cose vadano bene e si (ri)aggiustino da sole.

Un esempio di quello che potrebbe succedere? Il 4 giugno a Ciampino, proprio durante uno sciopero spontaneo del personale della società fallita mentre i lavoratori erano riuniti in assemblea sindacale, un aereo è stato lasciato senza freni ed ha concluso la sua corsa contro ……. un hangar dei Vigili del Fuoco. Naturalmente lo siamo venuti a sapere solo grazie alla stampa estera (clicca qui per leggere l’articolo), visto che quello che succede negli scali italiani è “off-limits” anche per quella sparuta minoranza dei giornalisti del nostro Paese che s’interessa di trasporto aereo.

Chi è il responsabile dell’accaduto ? L’ENAC, la Polizia di Frontiera, la società Aeroporti di Roma o chi altro ?

La concorrenza selvaggia in aeroporto continua ad uccidere, prima i lavoratori, poi le aziende …. nulla impedisce che da questo sistema disumano – dove vince solo l’azienda che offre alle compagnie aeree il servizio al prezzo più basso - si generi una strage, una catastrofe.

Lettera firmata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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