LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI
DEL XIX MUNICIPIO
La nostra Associazione chiede ai Consiglieri del
Municipio XIX di votare secondo coscienza in merito alla Mozione che
chiede alla Regione ed alla ASL di riconoscere il ruolo dell'Associazione
Ex Lavanderia attraverso l'assegnazione dei locali del Padiglione 31 del
S.Maria della Pietà.
IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI
Vorremmo che, nel vostro voto, teneste conto delle
dichiarazioni pubbliche di Marrazzo e della Mozione approvata il 7
febbraio 2005 al Consiglio Comunale in cui si dice: "richiedere alla
Direzione della ASL RME e alla Regione Lazio la sospensione di qualsiasi
opera di trasformazione dei locali dell'ex lavanderia, nonché il
mantenimento nel loro uso socio-culturale e avanzare immediatamente una
proposta di affidamento della loro gestione al comitato di cittadini che
attualmente li occupa". Sarebbe utile che, dopo 1 anno e mezzo, il
Municipio ribadisse la stessa necessità. Un voto del Municipio, in tal
senso, confermerebbe quegli impegni. Un voto contrario potrebbe sembrare a
chi guarda che finite le elezioni quegli impegni non valgano più.
LA SALVAGUARDIA DI UN'ESPERIENZA PREZIOSA
L'Associazione Ex Lavanderia non ha "occupato" il
Padiglione 31 perché è nata 4 mesi dopo l'occupazione, con il preciso
obiettivo di rivendicare l'uso culturale della Ex Lavanderia. Quella
destinazione d’uso è stato sancita dal finanziamento giubilare del 2000
che ha ristrutturato il padiglione proprio per farne un Centro Culturale.
Da allora, presso la Ex Lavanderia o nel parco si sono svolti circa 200
eventi culturali, mostre d’arte, musica, teatro, convegni, cinema, feste
per bambini.
Solo in un caso (le 4 giornate basagliane del 2005) si sono ottenuti dei
finanziamenti pubblici (molto piccoli). Per il resto si è trattato di
attività volontarie. Almeno 30 compagnie teatrali hanno svolto le loro
prove al Pad. 31. Tutto questo senza far pagare biglietti d'ingresso ma
sollecitando la solidarietà volontaria dei cittadini (circa 20.000) che
hanno frutto delle proposte culturali.
L'Associazione oggi ha circa 530 iscritti ed è una realtà affermata sul
piano culturale cittadino e in un territorio dove è visibile l'assenza di
spazi e opportunità. Non abbiamo soldi in cassa ma un’amplificazione, un
palco, una sala adeguata per ospitare rassegne d’arte e ad ottobre una
sala teatrale.
Sarebbe utile che il Municipio supportasse le esperienze culturali del
territorio, tanto più che l'Ass.Ex Lavanderia propone un'ipotesi di
gestione che pur salvaguardando la dimensione pubblica e non privatistica,
contribuisca a offrire risorse ai progetti di Salute Mentale.
il 31 sarebbe il primo padiglione del S.Maria ad essere usato secondo i
vincoli della Legge 388 del 2001.
LEGALITA'/ILLEGALITA'
L'occupazione del Padiglione 31 (15 ottobre 2004) è nata da un'insieme di
associazioni e cittadini con l'obiettivo di impedire che anche la Ex
Lavanderia fosse riconvertita ad uso improprio dopo lo smantellamento
degli Ostelli della Gioventù.
quindi non si tratta di illegalità ma di un atto di disobbedienza a fronte
di una scelta illegittima.
Questa caratteristica è stata riconosciuta da molti.. Marrazzo, Morassut,
Hermanin, Rodano, Battaglia, Nieri, De Petris, Esposito, Laurelli, Pizzo,
Spera, D'Amato, Biolghini, Bonelli, sono solo alcuni degli Assessori,
Consiglieri, Parlamentari che sono entrati al Padiglione 31, materialmente
riconoscendo la legittimità, se non la legalità, di quell'esperienza.
Inoltre la “legalizzazione” con l’affidamento diretto ad un’esperienza
nata da un atto di occupazione è congruente con i principi della Delibera
Comunale 26 ed è una possibilità già sperimentata, ad esempio come nel
caso della Cooperativa CO.BR.AG.OR o del Centro Culturale Ditirambo.
LE DIFFERENZE, UNA RICCHEZZA, SUL SERIO
Noi siamo per l'uso pubblico, sociale e culturale del
S.Maria, contro la sua risanitarizzazione, nello spirito della Legge
Basaglia. Siamo contrari ai progetti presentati dalla Sapienza perché
riteniamo che siano devastanti per l'assetto del territorio (chi non li
conoscesse può chiedercene copia). Siamo per l'acquisizione comunale del
S.Maria e fra i promotori della Delibera Comunale (firmata da 9.000
cittadini) .Siamo per un tavolo aperto e partecipato che discuta l'uso del
S.Maria della Pietà. Crediamo che il Municipio, Il Museo della Mente, il
Ripristino degli Ostelli, l’uso culturale della Ex Lavanderia e la
fruibilità pubblica del Parco siano, almeno questi, delle conquiste dovute
anche al di là del tavolo partecipato.
E’ per questi motivi che esistiamo. Non siamo un gruppo di ragazzi che ha
bisogno di uno spazio.
Si possono condividere o meno le nostre proposte ma vi chiediamo di non
votare in relazione alle differenze che ci dividono bensì di considerare
se la nostra presenza e la battaglia che portiamo avanti ha la dignità di
esistere e di confrontarsi. Se la nostra esperienza nonviolenta,
basagliana che promuove cultura pubblica arricchisce il nostro territorio
e la nostra città oppure no.
SOLIDARIETA’ CONCRETA
Il 1 luglio siamo stati vittime di una pesante
aggressione. Da qui la discussione di oggi. Non vi chiediamo una
solidarietà “generica” come un atto dovuto. La solidarietà che chiediamo
è di fare atti che ci aiutino, dopo 2 anni di attività, a non dover
presidiare lo spazio 24h su 24 a non dover contrattare quotidianamente
l’apertura dei cancelli, soprattutto a poter svolgere al meglio le attivià
culturali pubbliche. Una Solidarietà concreta che poi è l’unica forma di
solidarietà che conosciamo.