PER L'USO PUBBLICO, SOCIALE E CULTURALE
DELL'EX MANICOMIO DI ROMA S.MARIA DELLA PIETA'
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CONTRO LA SPARTIZIONE DEL S.MARIA DELLA PIETA’, PER LA DIFESA DELLA EX LAVANDERIA, CONTRO VECCHIE E NUOVE SPECULAZIONI.

 

RIPARTIAMO DA 300!

 

COMUNICATO STAMPA

 

Circa 300 persone hanno sfilato in corteo sabato pomeriggio. Un corteo colorato e ricco di contenuti ha attraversato un quartiere disponibile, interessato e positivamente coinvolto.

E' un risultato raggiunto ed importante. Nel silenzio di quasi tutti gli organi di stampa, con altre 2 manifestazioni in città, nonostante la difficoltà di confrontarsi con l'assenza, ad oggi, di qualsiasi opposizione politica al Protocollo, anche dei partiti storicamente sensibili, l'esito del corteo è assolutamente importante.

Non c'era molta parte delle realtà storiche del territorio, probabilmente sfiancate dall'inascolto istituzionale dopo 11 anni di vertenza. Forse non c'erano una parte di quei cittadini che hanno firmato, 4 anni fa una Delibera di Iniziativa Popolare e che hanno sperimentato la violazione delle regole e l'impotanza di fronte alla prepotenza delle istituzioni.

Ma c'erano quelle realtà più sensibili e indignate per la prospettiva di un uso prevalentemente sanitario del S.Maria della Pietà, in contraddizione con tutte gli impegni elettorali e politici delle amministrazioni locali ma soprattutto con i principi ed il senso della Legge Basaglia.

C'era Psichiatria Democratica, impegnata a diffondere il senso ed il valore della Legge 180 in Europa e preoccupata però, di vedere come in Italia, e a Roma, nel frattempo, si facciano continui arretramenti. C'erano i parenti dei pazienti, l'ARESAM, che rivendica risorse per la Salute Mentale e non certo la ricostruzione di "cittadelle del Dolore", tanto più in un Ex Manicomio, c'erano i Comitati di Quartiere, impegnati a contrastare scelte urbanistiche che calano dall'alto senza alcuna reale partecipazione ed attenzione ai bisogni espressi dai cittadini. C'erano ancora le espressioni ambientaliste più coerenti e attente ai processi della città e i comitati di lotta per la casa. C'era la Malamurga a rendere il corteo colorato e vivace.

C'erano rappresentanze degli Studenti, dei Collettivi e dell'UdU, consapevoli della strumentalità della collocazione prevista al S.Maria della Pietà e impegnati nella battaglia per un decentramento universitario rispettoso dei propri bisogni e condiviso con il territorio.

C'erano persone comuni, che si sono affacciate all'impegno sociale nella relazione con una speranza ed un'idea forte, l'uso culturale, artistico e sociale dell'Ex Manicomio, ed hanno attraversato in forme varie e ricche l'esperienza della Ex Lavanderia

Insomma una bella giornata, l'ennesimo atto di una battaglia lunghissima, l'attestazione che la vertenza sul S.Maria della Pietà è ancora forte, nonostante il tentativo di confondere le idee, di spacciare per altro un progetto di riutilizzo del S.Maria che altro non è che il progetto pensato da Storace, abbellito di impegni vaghi e partecipazioni fittizie.

L'obiettivo è che questo Protocollo sia bloccato, rivisto, ripensato e che si riparta né più né meno che dal rispetto degli impegni presi in questi anni.

Legalizzare la Ex Lavanderia, avviare una discussione per l'acquisizione Comunale e l'uso Pubblico, Sociale e Culturale di una porzione prevalente del Comprensorio, immaginare le altre funzioni in relazione ad un'idea progettuale seria e condivisa.

 

L'Associazione Ex Lavanderia continuerà insieme agli altri a pretendere rispetto per un luogo prezioso, ascolto delle istanze dei cittadini, rispetto degli impegni.

 

Ci appelliamo, ancora, alle forze politiche sensibili affinché operino coerentemente con le posizioni espresse negli anni, si oppongano a questo Protocollo, pretendano con noi il rispetto delle dichiarazioni, degli atti e dei programmi.

 

Ci appelliamo, ancora, al Sindaco ed al Presidente della Regione perché garantiscano una discussione reale, trasparente ed onesta che abbia come premessa l'impedire la spartizione del S.Maria della Pietà, la sua ospedalizzazione, l'apertura di scenari speculativi.