MUNICIPIO XIX : FACCENDIERI AFFACCENDATI
Alla vigilia del voto è utile fare qualche ipotesi per capire
come andrà a finire. Per vincere le elezioni è probabile che noti personaggi del
Municipio XIX si siano messi all'opera già da parecchio tempo. Potrebbero aver
girato in lungo e in largo il quadrante nordovest per concordare con leader di
borgata quali iniziative culturali (corsi di ginnastica, ballo latino-americano,
ecc ecc) saranno aiutate nella prossima consiliatura. Oppure per fare
previsioni, ad esempio, su quali progetti avrebbero avuto la meglio nel piano
sociale di zona. Pensate che coincidenza: il piano sociale di zona che doveva
essere approvato oltre un anno fa, come per incanto, è stato approvato a ridosso
delle elezioni municipali. Inoltre, a comitati di quartiere un pò capricciosi,
ancora non completamente addomesticati, chissà se è stata promessa la gestione
di un costruendo centro polivalente? (Magari a patto che il comitato stesso
faccia pulizia interna e si liberi o isoli gli elementi rompiscatole indigesti
al "boss" del municipio)
A quanto pare, secondo un bollettino quotidiano di "informazione guerrigliera"
si starebbe tentando anche una "normalizzazione" nella locale componente PRC
della Sinistra Arcobaleno. La nota descrive i meccanismi con i quali una
presunta frangia comunista, "vicina" al contestato presidente Lazzara,
"lavorerebbe" sui consensi elettorali. A proposito, siamo venuti a conoscenza
che i locali di Quartaccio destinati alla realizzazione del progetto "Centro di
aggregazione giovanile" non sarebbero più disponibili (o idonei) e che ci
sarebbero trattative in corso per utilizzare locali alternativi di proprietà
dell'istituto E. Fermi. E' un paradosso un pò comico, visto che un gruppo di
studenti e professori collegato all'istituto E. Fermi avrebbe partecipato a quel
bando di gara ma sarebbe stato superato da un'associazione + cooperativa
politicamente ammanicate. Chissà, adesso, quanti euro dovranno sborsare i
vincitori rispetto alla previsione di spesa inserita nel progetto. Una cosa del
genere è già avvenuta nel nostro municipio qualche anno fa, quando il progetto
di un centro famiglie, ideato esplicitamente per la zona Ottavia Lucchina
Palmarola, venne invece affidato ad una cooperativa accreditata all'interno del
S. Maria della Pietà. Solo che, non essendo stati poi concessi i locali dalla
ASL, il centro è stato ospitato in non meglio identificati locali privati. Di
verifiche pubbliche di efficacia, efficienza e qualità di quel progetto, costato
annualmente quasi duecentomila euro, non si è più saputa un'emerita mazza. Anzi,
quest'anno, il municipio, guidato dal Presidente Lazzara, si è affrettato ad
impegnare altri duecentomila euro e ci piacerebbe conoscere il verbale del
relativo tavolo tematico, il numero e l'identità dei partecipanti al tavolo e i
i dati statistici del servizio.
Tali accorgimenti adattativi e modifiche di sede in corso d'opera, ad uso e
consumo di privati, su progetti sociali messi a bando con soldi pubblici, fanno
capire, a mio avviso, quale incultura e superficiale incompetenza regni tra il
personale politico del nostro municipio XIX. Amministrare per inerzia e
distribuire finanziamenti senza aver fatto una verifica trasparente e
partecipata dell'impatto e del risultato di un progetto, pianificare servizi
senza una localizzazione territoriale coerente ai progetti risultati vincitori,
legittimano quantomeno il dubbio che gli interessi privati possano prevalere
sugli interessi generali della collettività.
Per tenere lontana una prassi siffatta nel nostro "povero" municipio
occorrerebbe smarcarsi con uno scatto di reni, a partire da noi stessi, vincendo
le tentazioni opportunistiche di un voto dato al vicino di casa e di quartiere
solo perché lo incrociamo spesso, o al medico curante perché ha fascino e cura
le persone, o al caposala d'ospedale perché è potente, o al ragazzotto
traffichino under30 solo perché giovane e deve farsi strada, o al consulente di
un ufficio pubblico perché ci può servire, o all'ambiziosa faccendiera che fa il
salto alle comunali perché ci ha fatto mangiare bene al ristorante di via degli
scolopi, o al "galoppino" delle lista civica-civetta perchè è cattolico e ha la
faccia buona. Occorrerebbe premiare, invece, la competenza e il coraggio della
non omologazione se messe al servizio del bene comune. Prima che sia troppo
tardi per il municipio XIX, sarebbe importante congedare e lasciare a casa
quelle persone dedite agli inciuci, alle clientele e al voto di scambio.
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