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Il progetto completo definitivo e dettagliato nessuno sa dove sia, neanche il Municipio XIX conoscerebbe i dettagli di un'opera destinata ad avere un impatto fortissimo sul sistema viario e urbanistico del quadrante nord ovest della città di Roma.

Si tratta di accordi presi tra Comune di Roma e A.S. Roma per una presunta riqualificazione di spazi verdi attraverso circa centomila metri cubi in impianti sportivi, servizi, spazi attrezzati, raddoppi di strade.. nella zona che va da Valle dei Fontanili al Quartaccio.

E', a nostro avviso, uno scandalo che il Municipio XIX non abbia il progetto definitivo dell'opera e che i cittadini siano tenuti all'oscuro del destino di una grande e bella area verde per ritrovarsi, come sta avvenendo in altre zone della città, con scelte poco discusse pubblicamente, e magari veder sorgere ancora altri piccoli o grossi esercizi commerciali, Mc Donald's e via dicendo.

Sembra che qualcuno lassù in Campidoglio abbia dimenticato la delibera sulla partecipazione approvata dal Consiglio comunale nella primavera dell'anno scorso.

E sembra pure che nel Municipio XIX la parola partecipazione sia ormai una parola vuota e fonte di "pruriti" e "allergie" nella maggioranza che governa e soprattutto nello stesso Presidente.

Rendiamo noto, ad esempio, tanto per far capire a quale epoca preistorica il Municipio XIX sia collocato, che un assessore sarebbe stato minacciato di revoca del mandato perché sospettato, senza alcun fondamento, di aver reso pubbliche le modifiche al protocollo d'intesa tra Università, Asl RME, Provincia, Comune di Roma sul futuro assetto del Comprensorio di S. Maria della Pietà.

Un protocollo d'intesa che riguarda il destino di un parco pubblico e di decine di padiglioni con servizi pubblici, invece di essere fatto alla luce del sole, magari davanti ai giornalisti e alla cittadinanza, doveva rimanere in parte un documento segreto (!?), forse persino agli stessi consiglieri del Municipio.

Emerge da questi comportamenti politici una mentalità retrograda, un vero e proprio ostacolo a tutti quei comitati ed associazioni del territorio che si stanno muovendo e chiedono di essere coinvolti sui vari cambianti urbanistici in atto nel Municipio (Trionfale, Svincoli GRA, artt. 11, Cittadella dello Sport..ecc ecc).  Basta ricordare le "pressioni" denunciate del consigliere Simoniello sull'opera di allargamento della via Trionfale.

Da queste considerazioni è utile avanzare una proposta che diventi lo spartiacque tra i vecchi politicanti di via Battistini che interpretano il loro mandato come passiva obbedienza ai capi-partito per la futura carriera politica e quegli uomini e donne (consiglieri e assessori) di idee innovative e in buona fede che, pur sedendo sugli scranni del Municipio XIX, intepretano il loro mandato esclusivamente come un servizio alla collettività.

A loro chiediamo di vestire i panni di pubblici ufficiali eletti del popolo e di amministratori dei beni comuni per agire e applicare le leggi dello Stato, superando ogni eventuale infimo compromesso, complicità e intimidazione di stampo mafio-partitico.

Chiedete ai Dipartimenti di competenza del Comune di Roma tutti i progetti e tutta la documentazione che riguarda il programma di sviluppo urbanistico e delle infrastrutture viarie del nostro Municipio e mettetela a disposizione dei cittadini.

Rendete pubbliche, informate e confrontatevi con i cittadini, i comitati di quartiere e le associazioni sulle opere che graveranno, nel bene e nel male, sul nostro territorio. Ricordiamo che si tratta semplicemente di un vostro dovere e non di una concessione.

La legge 241/90, la delibera C.C. n° 57/2006, la Casa della Città e la Casa del Municipio (Unione), le leggi europee in materia di partecipazione alle scelte ambientali, impongono a tutti gli eletti comportamenti cristallini e precisi che nessuno dovrebbe bypassare per biechi motivi di squadra.

Domenico Ciardulli

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