RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA 25 GIUGNO 2007 ore 01.44

 

"Il Presidente del Municipio XIX (DS) tenta l'assalto finale: vogliono anche la Ex Lavanderia"

 

Sta nascendo il Sito dell'Associazione Ex Lavanderia. Per ora l'indirizzo è:

www.diciannovesima.net/lavanderia/home.htm

 

 

IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO XIX CONTRADDICE IL COMUNE. IL PADIGLIONE 31 VA SOTTRATTO ALL'ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA.

 

L'ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA: "DOPO LA VERGOGNA DEL PROTOCOLLO DI INTESA, VOGLIONO APPROPRIARSI DELLA EX LAVANDERIA PER TACITARE OGNI DISSENSO. LETTERA APERTA ALLA "SINISTRA RADICALE"

 

Usa un giornale locale, il Presidente del Municipio Lazzara, il mensile "Igea" per chiarire le sue intenzioni sul futuro del Padiglione 31. Dopo aver ripetuto la favola falsificante della "rinascita del S.Maria della Pietà" ed aver ovviamente omesso la prevalenza dell'uso sanitario (anche psichiatrico) prevista dal Protocollo di Intesa, il Presidente dichiara: "il Padiglione 31 attualmente occupato abusivamete dall'associazione Ex Lavanderia sarà dedicato ad attività socioculturali. e le associazioni potranno partecipare al bando per la gestione.".

 

Bravo Presidente! Come suona brutto "occupato abusivmente" e come suona legalitaria e democratica l'idea del bando.

Suona così bene da essere stao il refrain di AN, di Storace e dei suoi fedeli fino ad oggi. Ma il Presidente, prima delle elezioni e anche un po' dopo, si è ben guardato di usare questi termini e nel "covo degli abusivi" c'è venuto più volte, all'inizio insieme a Morassut e a tutti i capigruppi regionali del Centrosinistra e poi ancora, in campagna elettorale per le regionali con il candidato Marrazzo. (ABBIAMO LE FOTO, NON PUO' NEGARE...)

Allora si diceva che l'Associazione Ex Lavanderia aveva tutelato l'uso legittimo del Padiglione...

 

Ma erano altri tempi. Oggi il Presidente Lazzara contraddice il suo più importante collega di partito Morassut che solo due mesi fa, mentre si firmava il "Protocollo Storace" dichiarava che "si dovrà trovare la forma per riconoscere l'esperienza della Ex Lavanderia" e contraddice la mozione approvata dal Comune nel 2005.

Ma in fondo, di quella mozione così come delle regole democratiche. dello Statuto Comunale e dei programmi elettorali  se n'è già fatta carta straccia, figuriamoci degli impegni "a parole".

Ma il riconoscimento del valore della Ex Lavanderia non ce lo aspettiamo certo dal Presidente del Municipio. Solo ieri abbiamo inaugurato una mostra con 130 artisti di cui molti del territorio.

Entro luglio presenteremo il nostro progetto di gestione. Vogliamo finanziare con le nostre attività i Progetti di Salute Mentale, come dice la Legge, così diventeremo l'unico padiglione che rispetta la Legge (perché di questa legalità, il Presidente non si occupa...).

 

Ma il Presidente non sa nemmeno cosa sia la cultura, la socialità, i valori, troppo impegnato nella gestione del suo piccolo pezzetto di potere e dei Suoi obiettivi più o meno espliciti (anzi degli obiettivi di chi l'ha collocato sulla Sua poltrona).

 

Ma se proprio deve ripetere le frasi di Storace e Visconti, il Presidente dovrebbe farlo del tutto, invocare l'intervento della Polizia, dare fondo ad ogni risorsa che ha per annullare e schiacciare un'esperienza che non Gli piace non certo per il Suo "legaritarismo a targhe alterne" ma perché  sa benissimo che, finché esisteremo, i progetti sul S.Maria della Pietà Suoi e dei Suoi superiori. almeno, non potranno passare sotto completo silenzio.

 

Certo. sarebbe inedito nella storia di Roma un bando per una struttura occupata, che per di più produce più iniziative culturali (senza finanziamenti) in un anno di quante ne fa il  Municipio XIX in un'intera legislatura, per di più in uno stabile con questa specifica destinazione d'uso.

 

Forse la concessione di 1 (uno) padiglione per la cultura al S.Maria (e solo per merito di noi "occupanti abusivi", se no neanche quello), può essere un'occasione per favorire qualche associazione compiacente o di cui è più facile comprare silenzio ed ossequianza.

 

Insomma, riuscirà il Presidente laddove non è riuscito neanche Storace?

 

Ma perché. invece di rilasciare sciocche interviste non comincia a fare il Presidente davvero? Dovrebbe ad esempio rispettare il programma elettorale per cui è stato votato, quello che diceva, tra l'altro:

 

"5) è da escludere un'utilizzazione di tipo prevalentemente sanitario. Ciò non significa che, nell'ambito della discussione partecipata, non si possa decidere di mantenere alcuni servizi utili al territorio. Tuttavia la componente sanitaria del progetto di riuso deve essere assolutamente marginale. Le strutture psichiatriche, comunque devono essere spostate dal S.Maria della Pietà, così come quelle destinate alla malattia cronica o alla sanità residenziale, e va interrotta la prassi di aggiramento delle leggi attraverso la categorizzazione "non psichiatrica" di pazienti anche quando si tratta di ex degenti;"

 

Il Presidente ha firmato un Protocollo che affida alla sanità il 56% del S.Maria della Pietà. L'abusivo è Lui.