MUNICIPIO 14 (EX 19) COME RICONOSCERE I CANDIDATI INDEGNI (AL COMUNE E MUNICIPIO)

Candidati indegni, a mio avviso, sono quelli che hanno fatto della politica la loro professione e la loro fortuna attraverso clientele e voto di scambio, che magari sono attualmente inquisiti o toccati nell'inchiesta per le varie parentopoli capitoline.

Sono indegni coloro che hanno riempito i muri della loro faccia, sia alle elezioni regionali e, dopo essere stati trombati, hanno riempito di nuovo i muri con la loro faccia per le elezioni comunali, sporcando il nostro territorio e spendendo tanti soldi di tipografia e cene.

Indegni sono quei candidati che, in passato, ricoprendo incarichi in municipio e poi al comune hanno fatto potare i rami di alberi in alcune vie e poi hanno lasciato il bigliettino sull'albero scrivendo che la potatura di quegli alberi era merito del politico comunale X e del politico municipale Y (pratica prettamente medioevale).

Indegni sono anche quei candidati municipali collegati a questi indegni candidati comunali.

indegni sono quei candidati municipali che in cinque anni di legislatura non hanno altro da vantare se non la realizzazione di un marciapiede o alcuni lampioni nella zona dove abitano o dove abitano i loro stretti amici elettori oppure i loro parenti e gli amici.

Indegni sono quei candidati che sborsano migliaia e migliaia di euro per sfarzose inserzioni pubblicitarie, per lussuosi ristoranti o per inutili manifesti a tappeto o per  il noleggio di camion itineranti con le loro gigantografie.

Indegni sono quei candidati che in cinque anni possono solo vantare la realizzazione di un'area cani per loro stessi che hanno il cane e per i cinofili loro vicini di casa. Non perché le aree cani non vadano realizzate ma perché il bene comune del municipio non coincide solamente con il bene del proprio vicinato.

Indegni sono quei candidati che si riciclano in politica trasformando in filiali di partito il loro comitato o associazione di quartiere nonostante il loro statuto connota l'associazione come apartitica.

indegni sono quei candidati riciclati, o senza un passato chiaro di impegno per il bene comune, che salgono sul tram del leader politico di moda del momento per cercare di passare, non attraverso i propri meriti, ma attraverso la luce riflessa di qualcuno.

Indegni sono coloro che hanno eventualmente girato nelle case distribuendo danaro, da Tragliatella in giù, e fatto promesse considerando il posto in consiglio come un potere privato di cui disporre per compensare gli elettori obbedienti.

Concludiamo con una frase che estremizza il concetto ma rende l'idea: "Come contrastare la malavita organizzata? Cominciando a non votarla alle elezioni..."  (Daniele Luttazzi, Bollito misto con mostarda, 2005)

 

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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