SCORIE RADIOATTIVE:

STRANE LEGGEREZZE NEL DEPOSITO DEL PLUTONIO DI CASACCIA

Alla luce di quanto sta avvenendo nel deposito nucleare della Casaccia, a Roma,

Ci si augura che i massimi vertici dello Stato Italiano rivedano urgentemente la gestione delle scorie radioattive e facciano intervenire i massimi esperti della Protezione Civile.

Dal Corriere della sera del 2 novembre 2006

ENEA, ALLARME E POLEMICHE "ALLA CASACCA C'ERA GIA' STATA UNA FUGA"

"Alla Casaccia nel deposito del plutonio c'era già stato un incidente quest'anno. Una contaminazione radioattiva ha riguardato alcuni lavoratori...". Lo rivela Giancarlo Viglione, commissario dell'APAT (l'Agenzia Ministeriale per la protezione dell'ambiente), dopo il nuovo incidente alla Casaccia. E ora Viglione ha deciso di chiedere chiarimenti urgenti alla Sogin, che gestisce il magazzino del plutonio alla Casaccia. Troppo anomalie.  E troppo pericolo. " Questo episodio - ha notificato il commissario dell'Apat - si aggiunge ad altri eventi che potrebbero costituire un sintomo di inadeguatezza delle misure di prevenzione in atto...." Due i precedenti contestati: uno in agosto a Saluggia e l'altro alla Casaccia, sempre nello stesso impianto di ora con una contaminazione.

Dopo l'ultimo incidente dell'altro giorno, due ispettori Apat, un fisico e un ingegnere, sono corsi a verificare la situazione dei magazzioni 9 e 10 della Casaccia dove la Sogin amministra il plutonio. Le porte esterne del sito in cui giacciono 300 fusti petroliferi contenenti 5,6 kg di plutonio sono state divelte da un'esplosione occorsa durante un'esercitazione dei vigili del fuoco. A non funzionare, durante l'immissione di anidride carbonica nell'impianto nell'impianto di ventilazione, è stato il sistema di aspirazione.

L'impianto, a quanto pare, è stato revisionato da una ditta che avrebbe escluso il meccanismo di aspirazione. E così quando 40 bombole di CO2 sono state immesse nell'impianto, mancando l'aspirazione, la sovra-pressione ha scardinato le porte esterne. Si è interrotta così la prima delle tre barriere di confinamento del plutonio. Ieri le centraline antincendio e ventilazione erano ancora fuori uso. Su 15 addetti sono state effettuate analisi. Ne sono nate interrogazioni parlamentari (del senatore Bonadonna e del Verde Angelo Bonelli) e presso il Consiglio regionale (Alessio D'amato).

Paolo Brogi