DA "IL MANIFESTO" DI DOMENICA 24 SETTEMBRE 2006

BONIFICARE LA POLITICA? ECCO GLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI EUROPEI

Stupisce lo stupore di Valentino Parlato sugli eccessivi costi della Politica italiana (come!?, non sa queste cose?). Il ministro Mussi si scandalizza di guadagnare cinque volte di più di un ricercaore di qualità: giusto. Ma che si fa oltre denuncia in sede seminariale? Pare assolutamente nulla. C'è poco da girarci attorno: i politici prendono, a tutti i livelli, una barca di soldi; si scannano per conquistare un posto, perchè sanno che è ben remunerato e in più, tenedenzialmente senza alcuna responsabilità. Rendiamo grazie ai nostri padri e madri, operai, modesti impiegati, casalinghe, che ci hano fatto studiare per raggiungere posti di lavoro di qualità e -sperabilmente- dignitosamente remunerati, Quando poi ti vedi un modestissimo assessore di comunità montana prendere circa duemila euro al mese per fare sostanzialmente niente -o giù di lì - mentre tu sei un ingegnere o un laureato in legge o in economia che ne prende 1500 - 1600 , qualche problema di in-giustizia te lo cominci a porre. Due proposte ai nostri compagni (ipocriti) del centrosinistra: abolizione immediata della pensione ai parlamentafri e ai consiglieri regionali (vi rendete conto, hanno la pensione dopo due anni e mezzo di "onorato servizio") riduzione per legge delle attuali indennità di almento il 30%. Ugo Sanna Cagliari

RISPOSTA DI VALENTINO PARLATO

Cara Clelia e caro Ugo, vi ringrazio per il consenso ma aggiungo anche autocriticamente che non possiamo fermarci alla lamentela. Se non andiamo oltre il lamento il rischio di essere qualunquisti cresce. Io credo che, il nostro giornale prima, ma anche voi lettori e sostenitori, si dovrebbe lavorare seriamente per documentare ingiustizie e sprechi. Bisogna andare oltre la denuncia e, francamente, non mi pare che ci possano aiutare le sommarie proposte che Ugo Sanna avanza nella sua lettera. Il compito assai ambizioso, che dovremmo proporci è "la bonifica della politica italiana" che oggi è una vasta e melmosa palude. Per tutto questo dobbiamo lavorare e ottenere aiuto anche dai politici. Qualche cosa ci aspettiamo da Fabio Mussi, che già qualcosa ha fatto, ma anche da Vincenzo Visco, che ha la responsabilità di far quadrare i conti del bilancio dello stato e poi, ripeto, da Cesare Salvi e Massimo Villone, che già hanno scritto un libro dal quale riprendo una tabella sulle retribuzioni dei parlamentari europei che pubblichiamo. Diamoci una mossa.

STIPENDIO LORDO ANNUO DEI PARLAMENTARI EUROPEI (euro)

A queste cifre, si legge nel libro di Salvi e Villone, vanno aggiunti il rimborso spese di viaggio per l'europarlamentare e per i collaboratori, calcolato a forfait sul biglietto aereo più costoso, senza vincolo di documentazione: e la rilevante indennità aggiuntiva per i collaboratori, di cui non solo non occorre documentare la retribuzione, ma neppure l'esistenza. Vi sono poi indennità benefit vari, per il soggiorno, per i gettoni di presenza e  così via.... il calcolo di 30.000-35.000 euro al mese a testa è quindi probabilmente approssimato più per difetto che per eccesso e va moltiplicato per 78, che è il numero degli europarlamentari italiani.

Stati

Italia                               149.215      

Austria                            105.527

Germania                         84.108

Irlanda                              83.706

Gran Bretagna                 82.380

Grecia                              73.850

Belgio                               72.017

Danimarca                        69.768

Olanda                             66.782

Lussemburgo                   63.791

Francia                             63.093

Svezia                               61.704

Slovenia                            49.860

Cipro                                 48.960

Portogallo                         48.285

Spagna                             39.463

Polonia                             28.056

Estonia                             23.064

Malta                                17.082

Repubblica Ceca             16.900

Lituania                            14.196

Lettonia                            12.900

Repubblica Slovacca       10.656

Ungheria                          10.080