Una donna coraggiosa che si è battuta anche attraverso il carcere per affermare i diritti delle donne.

Vicina e solidale ai giovani obiettori di coscienza al servizio militare e ai giovani anarchici che rifiutavano

la leva e sui quali non c'era una legge che li tutelasse.

 

da UNITA' ONLINE 9 FEBBRAIO 2007

Morta Adele Faccio, radicale di cuore e tempra

Adele Faccio, foto web

È morta giovedì a Roma Adele Faccio, deputata radicale nella settima e ottava legislatura, nota per le sue battaglie per i diritti civili negli anni '70, prima fra tutte quella per la legge sull'aborto. Aveva 86 anni.

L'annuncio della morte, «a funerali avvenuti, per espresso desiderio dei congiunti», arriva venerdì dalla Lega per i diritti sessuali della persona. «L'Italia dei cittadini - si legge nella nota - ha perso una formidabile assertrice del diritto, le donne l'alleata appassionata, gli omosessuali una sostenitrice, il partito radicale una figura di spicco, la lega per i diritti sessuali della persona ha perso la sua presidente». Nel comunicato si sottolinea che Adele Faccio, «con le sue battaglie per i diritti civili, ha contribuito a migliorare la nostra Repubblica. Di lei - conclude la nota - sentiremo tutti la mancanza».

Adele Faccio fu la prima a fare un'autodenuncia pubblica per aborto durante una manifestazione dei Radicali, al teatro Adriano di Roma nel gennaio del 1975. Fu incartecata, liberata e il suo processo fece epoca, divenne un palcoscenico per la denuncia degli aborti clandestini e dei "cucchiai d'oro". Allora era presidente del partito Radicale, che però abbandonò nell'89 per fondare i Verdi Arcobaleno.

 


Pubblicato il: 09.02.07
Modificato il: 09.02.07 alle ore 17.47