De Gregori/Veltroni…buonanotte fiorellino…

 

E’ stata pubblicata sul Corriere un’intervista a Francesco De Gregori, da sempre uomo e cantautore di sinistra, amico personale di Walter Veltroni,che ha dichiarato però che alle primarie del Partito Democratico voterà per Rosy Bindi.

Il punto chiave dell’ intervista, mi sembrano queste due risposte:

 Lo sa che lei sta scendendo dal carro del vincitore?

«Mi rendo conto che accade di rado. Nel mondo della canzone, poi. Ma nel vincitore annunciato, ammesso che sia tale anche alla fine, non trovo una linea chiara. Sento un gran bel parlare, belle promesse, i riferimenti coltivati da sempre, Kennedy, don Milani, Olof Palme. Ma non riesco a ricondurlo a una chiara intenzione politica. E vedo che non sono l'unico ad avere questa difficoltà».
Che cosa in particolare non la convince nel suo linguaggio? «Questo appellarsi di continuo al sogno, a un mondo migliore, ora vedo pure all'amore. Per carità, come si può essere in disaccordo, meglio basarsi sull'amore che sull'odio. Ma viviamo in un paese pieno di problemi. Buttare tutto sui sentimenti, cancellare le differenze, non significa dare risposte operative alle questioni di oggi».

 

Non sottovaluterei, fossi in Veltroni e nei dirigenti Ds, questa presa di posizione.

Le primarie per Prodi sono state una cosa diversa, allora non si trattava di scegliere il leader del Centrosinistra, ma tra quelli proposti, il miglior candidato possibile da opporre a Berlusconi nella competizione elettorale. Chi in quelle primarie, come chi scrive, ha votato per Prodi, non l’ha fatto perché si identificava nelle sue posizioni politiche, ma perché, rispetto ai vari Bertinotti, Di Pietro, Scalfarotto, ecc., lo riteneva il più adatto a vincere.  

Per il leader del Partito Democratico è diverso, perché qui scatta una scelta identitaria.

Enrico Letta, ad esempio, si caratterizza come una figura “moderna”, “liberal” che pone le questioni della meritocrazia, dell’efficienza, ecc.

Rosy Bindi, ha un’immagine di donna anti-apparati, sincera, battagliera, determinata, attenta al sociale, ecc.  e, appunto è una donna, un valore aggiunto da apprezzare…

E Walter Veltroni? Per ora ha ragione De Gregori “Buttare tutto sui sentimenti, cancellare le differenze, non significa dare risposte operative alle questioni di oggi»”. O queste risposte inizia a darle, sul tema della laicità dello stato, dei diritti civili, della scuola pubblica, dello sviluppo economico, ecc., ad esempio, o altrimenti rischia un “buonismo generico”, una melassa politica.

Veltroni vincerà la competizione, certo, ma non confidi troppo nello “spirito di partito” o di “appartenenza” dei Ds, le elezioni primarie ad alta partecipazione, possono, alle volte, far nascere delle sorprese….Zubbani docet.

 

commento tratto da  http://ottopassi.splinder.com/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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