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Campionario di bombe di
Simmel Difesa - da Aiad
Bombe cluster: al bando solo se 'reintegrate con armi di simili funzioni'
(http://unimondo.oneworld.net/article/view/151973/1/ )
Il primo agosto, la Commissione Difesa della Camera ha emesso un "parere
consultivo" favorevole sulla legge per la messa al bando delle munizioni a
grappolo (cluster bombs), condizionandolo però ad una "definizione di
munizione cluster" e soprattutto vincolando il proprio parere positivo "al
reperimento dei fondi necessari per la distruzione degli stock esistenti" e,
in caso di distruzione delle scorte, alla "sostituzione di queste munizioni
con altri sistemi d’arma che assolvano le stesse funzioni" -
informamo la Campagna Italiana contro le Mine e la Rete Italiana Disarmo.
"Si tratta di una serie di premesse e condizioni che rischiano di rallentare
l’iter di approvazione della legge" - denunciano la Campagna contro le Mine e
la Rete Disarmo.
La Commissione, esaminando il disegno di legge (c.1824 Leoni) per l’estensione
alle munizioni cluster del divieto già vigente per le mine antipersona, armi
di cui hanno gli stessi effetti sulla popolazione civile, ha richiesto infatti
"che venga inserita una definizione di munizione cluster". "In questo modo, la
Commissione non accetta la proposta di estensione interpretativa della
definizione esistente di mina antipersona, già sufficientemente ampia da
comprendere anche le cluster, e basata sugli effetti di queste armi sui
civili" - notano le associazioni. La Commissione ha inoltre vincolato il
proprio parere positivo al reperimento dei fondi necessari per la distruzione
degli stock esistenti e, in linea con le posizioni espresse dal governo, ha
indicato che sarà necessario, in caso della distruzione delle scorte,
sostituire queste munizioni con altri sistemi d’arma che assolvano le stesse
funzioni.
“Queste premesse tradiscono una eccessiva accondiscendenza verso non troppo
velate manovre a favore di nuove spese militari,” commenta Giuseppe Schiavello,
Direttore della
Campagna Italiana contro le Mine. “Sarebbe grottesco che l’approvazione di
questa legge legittimasse un ulteriore aumento delle spese militari,
considerate da tempo sproporzionate rispetto ad altre importanti voci di
bilancio, tra cui i fondi per la cooperazione ed attività come la bonifica
umanitaria,” continua Schiavello, ricordando inoltre che il Ministero della
Difesa non ha mai chiarito a quali necessità strategiche rispondano queste
armi, dato imprescindibile per valutare la reale necessità di sostituirle con
altre. “Il Ministero della Difesa inoltre si è sempre dimostrato quantomeno
reticente nel chiarire quali e quante munizioni cluster ci sono negli arsenali
italiani, dato peraltro necessario a ponderare gli aspetti di impegno
finanziario della legge,” continua Schiavello.
A queste considerazioni si associa la Rete Italiana per il Disarmo, per la
quale è necessario che Parlamento e Governo diano inizio ad una riflessione
seria sulla politica di armamento del nostro paese. "Non è giustificabile
richiedere soldi per sostituire le cluster bombs - afferma Francesco Vignarca
coordinatore della Rete
Italiana Disarmo- senza spiegare il loro vero compito strategico e non è
possibile continuare a negare fondi per la Riconversione dell'industria
bellica o di altri progetti di disarmo giustificando la scelta con
ristrettezze di bilancio mentre poi si operano scelte di questo tipo".
Dal 2004, anno in cui la Campagna Italiana contro le Mine ha cominciato a
promuovere la messa al bando delle munizioni cluster, sono state rivolte al
Ministero della Difesa – sia da parte della società civile che del Parlamento
– reiterate richieste di informazioni e confronto su questi punti, che sono
sempre rimaste inevase. Inoltre, nei consessi internazionali nei quali si
discute la disciplina di questi ordigni, la posizione dell’Italia rispetto
alla loro presunta utilità militare non è mai stata chiarita. "Speriamo che le
condizioni indicate nel parere della Commissione Difesa possano almeno servire
a chiarire una volta per tutte la sincera posizione del nostro Governo e che
questo permetta la rapida approvazione della legge nazionale e la conclusione
di un trattato internazionale con la speditezza necessaria ad arginare e
alleviare il disastro umanitario causato da queste armi" - conclude Schiavello.
Intanto nei giorni scorsi
la Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha approvato, all’unanimità
una Risoluzione in cui si “considera il Processo di Oslo il Foro
multilaterale appropriato per il raggiungimento di uno specifico trattato per
la messa al bando delle munizioni a grappolo”. Il “Processo
di Oslo” avviatosi lo scorso febbraio su iniziativa del Governo norvegese,
vede coinvolti circa 70 paesi impegnati nella conclusione di un trattato
internazionale che metta al bando le cluster bombs entro il 2008. “La
posizione assunta il 25 luglio dalla Commissione Esteri della Camera è motivo
di enorme soddisfazione” - sostiene Giuseppe Schiavello. "Attraverso questa
risoluzione il Parlamento ha deciso di dare pieno appoggio al Processo di
Oslo, il quale grazie all’impegno di alcuni paesi, sta cercando di dare una
risposta concreta all’emergenza umanitaria causata dalle cluster bombs".
Va ricordato che l’Italia
è uno degli almeno 57 Paesi al mondo che hanno nei propri arsenali munizioni
cluster, definizione che comprende sia le bombe d’aereo che munizioni più
piccole d’artiglieria. [GB]
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domenica, 24 settembre 2006
La Simmel Difesa è un’azienda passata da
capitali italiani a capitali inglesi, produttrice di armamenti da guerra. Ha
la sua sede amministrativa e il suo stabilimento produttivo a Colleferro
nelle sede dell’ex Snia BPD. Ha rilevato anche l’area dismessa dalla
Winchester in località La Macchia, territorio di Anagni.
Per farci cosa? Certamente non asili nido
o centri per anziani,.
PERCHE’ SI FA PIU’ PROFITTO CON LE
ARMI CHE NON CON GLI ASILI NIDO.
In coda all’articolo potete dare un’occhiata
a chi è, a cosa è e cosa fa la Simmel Difesa: il tutto è stato rigorosamente
COPIATO E INCOLLATO DAL LORO SITO A settembre 2006.
SIMMEL DIFESA
Capitale Sociale: € 7.125.036,00
Cariche sociali
Presidente e Amm.re Delegato
Davide MACCAGNANI
Direttore Generale
Carlo PISCITELLI
Vice-Direttore Generale
Stefano MACCAGNANI
Direttore Commerciale e Marketing
Francesco GARGIULO
Direttore Ricerca, Sviluppo e Progettazione
Antonio CARRIERO
Sede principale
Sede Legale e Stabilimento
Indirizzo: Via Ariana Km. 5,200 - 00034 - Colleferro (RM)
Telefono: +39 06 97092400
Fax: +39 06 97092476
E-mail: info@simmeldifesa.com
Altre sedi
Sede Produttiva
Indirizzo: Via Vado del Ciocco, snc - 03012 - Anagni - (FR)
Telefono: +39.0775.746568
Fax: +39.0775.746580
E-mail: info@simmeldifesa.com
Descrizione
La Simmel Difesa - fondata nel 1948 - è l'unico
produttore in Italia di munizionamento e spolette di medio e grosso calibro.
Simmel Difesa concentra le proprie attività nella progettazione, sviluppo,
produzione e vendita di munizionamento convenzionale ed avanzato, spolette
meccaniche ed elettroniche, propellenti, esplosivi, teste missilistiche,
razzi e sistemi d'arma a razzo (FIROS 30) alle Forze Armate Italiane e del
mondo.
Per garantire questo requisito, la Simmel
Difesa adegua il proprio livello tecnico con costanti aggiornamenti delle
proprie risorse nei settori della ricerca, dello sviluppo e della
produzione.
L'ampia e lunga esperienza acquisita nel
settore delle munizioni e spolette di prossimità e meccaniche, per impiego
contro minaccia aerea e missilistica (cal. 40/70mm, 76/62mm e 127/54mm),
garantisce alla Simmel Difesa una posizione primaria nel mondo. Inoltre, la
Simmel Difesa è attualmente in grado di offrire formulazioni di "Esplosivo
Insensibile" per il caricamento di munizioni, razzi e teste missilistiche,
capace di soddisfare i più recenti requisiti di sicurezza al maneggio ed
all'impiego.
Il Sistema Qualità della Simmel Difesa è certificato AQAP 110 e ISO 9001
Attivita' e prodotti
- Munizionamento convenzionale ed
avanzato
- Ripristino di munizioni e teste missilistiche
- Spolette meccaniche ed elettroniche
- Polveri di lancio
- Esplosivi insensibili
- Sistemi a razzo per impiego terra-terra e aria-terra
- Teste di guerra per missili
- Dispositivi di sicurezza e armamento
- Addestramento ed assistenza tecnica
RICERCA E SVILUPPO
Simmel Difesa sta svolgendo attività di ricerca
e sviluppo nei seguenti campi:
- Cariche modulari per Obice da 155mm.
Polveri Propellenti a basso impatto ambientale.
- Esplosivi insensibili per
caricamento di munizionamento, razzi e teste di guerra per missili.
- Proiettili, Ogive per razzi e Teste
di guerra per missili a frammentazione predeterminata ad alta efficacia.
Inoltre i programmi di R&D sono orientati nel
settore delle spolette di prossimità di nuova generazione, per
munizionamento navale, atte a garantire una più efficace protezione contro
gli inganni elettronici (ECM), dell'effetto "Sea Clutter” ed una migliore
determinazione del punto di scoppio, tali da massimizzare la letalità del
sistema.
Inoltre per quanto attiene le teste di guerra
per missili e i SAD, Simmel Difesa partecipa a vari programmi di sviluppo
internazionali come ASTER ed IRIS.
Settori Attivita'
ARMI, SISTEMI DI ARMA E MUNIZIONAMENTO
ARMI
lanciarazzi
spolette
componenti di missili
MUNIZIONAMENTO
per cannoni ed armi portatili
per cannone da 76 mm, per
artiglierie antiaeree e anticarro
per bombe, cariche di profondità
e siluri
parti metalliche di proiettili e
bombe
esplosivi e pirotecnici
MANUTENZIONE, TRASFORMAZIONE E
REVISIONE ARMI,
SISTEMI D’ARMA E MUNIZIONAMENTO