FORLEO:"attacchi da ambienti istituzionali" RITRATTO DI CLEMENTINA

 

COSA STA SUCCEDENDO AL PM  DE MAGISTRIS E AL GIUDICE FORLEO ?

Siamo stati letteralmente travolti dal tema della settimana scelto appositamente per noi: il presunto pericolo delle invasioni "barbariche" dall'est, il crollo della "diga", come la chiama il ministro Amato.

I riflettori sono stati strumentalmente e completamente "spostati" dalle inchieste giudiziarie dei tribunali di Catanzaro e di Milano, che dominavano la scena mediatica fino a due settimane fa, nonostante si sia aperta un'altra inchiesta a Padova simile a quella calabrese. Nonostante lo sconvolgente contenuto della relazione del perito collaboratore del Pm De Magistris che apre scenari inquietanti sugli intrecci tra istituzioni deviate e massoneria.

Intanto il giudice Clementina Forleo è stata chiamata a comparire davanti al Csm mentre al Pm de Magistris è stata tolta l'inchiesta e sono stati estromessi i suoi collaboratori, Genchi e Zacheo. Il muro di ostracismo alzato contro contro di lui nella procura di Catanzaro, la mortificazione del suo impegno dopo anni di lavoro non fanno pensare a nulla di buono e inquietano.

Allo stesso modo l'intervento critico del Cocer del'Arma dei carabinieri nei confronti del giudice Forleo e l'apertura di un fascicolo personale presso il Csm appaiono le premesse per altri provvedimenti gerarchici di censura nei confronti della stessa Forleo.

Che dietro l'inquietante silenzio mediatico, calato improvvisamente sui due magistrati, e dietro l'accerchiamento disciplinare nei loro confronti possa esserci una regìa dei cosiddetti "poteri occulti" non è pura fantasia.

Il sospetto viene spontaneo leggendo il sorprendente intervento del senatore ed ex presidente Francesco Cossiga che, in una lettera inviata a Luciano Violante scrive: "Clementina Forleo e Luigi De Magistris hanno tutto il diritto di parlare pubblicamente e vanno lasciati "in pace".

Non è dato sapere se vi sia un significato più profondo di quello esclusivamente letterale nell'invito a lasciarli in "pace" ma quello che si sa che i nemici dei due magistrati sono tanti, dentro e fuori le istituzioni.

Come dice Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, probabilmente oggi, a differenza del passato, ci sono modi incruenti per eliminare persone scomode. Basta congelarli, disoccuparli, renderli innocui con le armi sottili dell'isolamento, della marginalizzazione e svalorizzazione della loro capacità professionale.

Ma dietro le denunce della Forleo, non esplicitate completamente all'opinione pubblica, esistono interrogativi seri che riguardano sia l'indagine sulla morte improvvisa dei suoi genitori e precedenti minacce e incendi dolosi subìti dagli stessi prima della loro morte per incidente stradale, sia altro.

Un giudice, come Ferdinando Imposimato, a proposito delle informazioni a lui espresse riservatamente dalla Forleo ha detto:  "mi ha parlato di cose abbastanza serie e preoccupanti, per cui credo che si tratti di pressioni che lei ha subito per la sua attività di magistrato impegnato nell’inchiesta che riguardava le ‘scalate’ (quelle relative alla Bnl-Unipol e Antonveneta, ndr)".

L'opinione pubblica ha diritto di sapere di più, di sapere qual'è la consistenza della relazione di Genchi e quali siano i motivi della decapitazione tout-court, contemporanea, di tutto un pool di lavoro, compreso il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo.

Ma soprattutto vorremmo sapere di chi è in questo momento la responsabilità primaria della tutela e salvaguardia dell'incolumità personale di Luigi De Magistris e Clementina Forleo.

Domenico Ciardulli

(PUBBLICATO SU:   Aprileonline.info   e    Osservatoriosullalegalità  )

 

 

 

 

 

 

 

 

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