CORRIERE DELLA SERA 9 GIUGNO 2007
IL PROBLEMA DEI CAMPI NOMADI,
E' GIUSTO CHE LE ISTITUZIONI DECIDANO
Cara Maria Latella,
Il 18 di maggio il prefetto di Roma, il sindaco, i presidenti della
Provincia e della Regione hanno siglato un accordo con il ministro dell’interno,
definito “Patto per Roma sicura”.
La soluzione individuata consiste nella realizzazione di 4 campi attrezzati di
grandi dimensioni, ubicati al di fuori dal GRA, in cui concentrare almeno 6000
persone. Costo dell’operazione per 3 anni, almeno 15 milioni di euro. Questi
campi, impropriamente definiti “Villaggi della solidarietà”, avranno vigilanza
esterna – la città ha ottenuto più agenti per far fronte a questa “emergenza” –
e tanto i 23 campi regolarmente presenti a Roma, quanto le circa 30 baraccopoli
abusive, verranno sgomberate.
L’operazione che, secondo quanto dichiarato dal Prefetto, sarà portata a termine
entro un anno, verrà diretta da un nucleo di 4 delegati: del sindaco, della
questura, della prefettura e dei carabinieri.
Non Le sembra, gentile Latella, che questo patto, siglato senza contraenti
sociali, potrebbe rivelarsi come un moderno apartheid?
Non pensa che i poteri straordinari, di cui sindaco e prefetto ma anche ministro
degli Interni, e presidenti di Regione e Provincia, sono dotati, potrebbero
essere indirizzati per definire altre soluzioni in maniera condivisa con l'opera
nomadi?
Domenico Ciardulli
Risposta di Maria Latella:
Mi sembra un buon patto,
signor Ciardulli. E mi sembra che una comunita'come la nostra abbia gia' dato
prova, negli ultimi anni, di
grande disposizione a trattare, mediare, ascoltare. A un certo punto, pero',le
decisioni devono essere prese e dev'esserci qualcuno autorizzato a prenderle.
Negli Stati che funzionano le cose procedono cosi. In quelli che non funzionano
ci si palleggiano le responsabilita'in mediazioni
infinite che, come si e'visto, finora non hanno portato risultati.
C'e'un ministro degli Interni, un prefetto, un sindaco. Le istituzioni sono
loro.
Hanno ascoltato l'Opera Nomadi, stanno ascoltando anche i cittadini
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