LE METASTASI DEL MUNICIPIO

Traffico, abusivismo edilizio e disservizi nel quadrante nord ovest di Roma

Si è svolta mercoledì 5 ottobre alle ore 19 una riunione di associazioni e comitati di quartiere dei Municipi XVIII e XIX. Erano presenti l'associazione Casalottilibera, il Comitato Ottavia e Lucchina, il Comitato Torresina, Nuovo Quartaccio, Consorzio Torrevecchia, Associazione commercianti Millesimo, Comitato dei saggi, altri comitati e singoli cittadini.

L'iniziativa è nata su input di un membro del "Comitato dei Saggi" con la finalità di elaborare e preparare un documento di proposte sul problema del traffico nei municipi XVIII e XIX, da presentare il 14 ottobre p.v. in un incontro con assessori comunali e municipali.

Da questo incontro dovrebbero poi scaturire una Conferenza dei Servizi ai sensi della legge 241/90 e 340/2000. A distanza di anni d'immobilismo municipale qualcosa si comincia a muovere? Come è noto, la Conferenza dei Servizi non è altro che la conferenza delle pubbliche amministrazioni (ad es. Polizia municipale, Municipio, Comune, Atac, associazioni e soggetti portatori di interessi ecc) in un tavolo comune, per poter meglio risolvere i problemi e confrontarsi su tematiche di interesse pubblico, semplificando e razionalizzando così i procedimenti. Una fase dialettica di confronto tesa, in teoria, al raggiungimento del miglior risultato e della migliore cura del bene comune (salute, qualità della vita, ambiente).

Nella riunione di cui sopra è stata letta una bozza "base" dal membro del comitato dei Saggi. Essa conteneva una descrizione generale dei problemi delle arterie principali come la via Boccea, via Trionfale e via Torrevecchia per poi soffermarsi su dettagli rivendicativi della sola zona Torrevecchia: il segnale di "Stop" all'incrocio via Cogoleto via Taggia, la questione di un esproprio a via Tebaldi e del dosso che impedisce la modifica della circolazione stradale in quel tratto. La mancata riapertura di piazza Sciamanna di cui si parla da tempo, la revisione delle fermate atac sulla Torrevecchia per non far coincidere le fermate opposte sullo stesso punto e ostacolare i mezzi di soccorso. Le proposte per l'incrocio di Valle dei Fontanili con Torrevecchia. Le rotatorie mancate, la restrizione agli ambulanti di via Torrevecchia.

Gli interventi successivi hanno avuto il limite di apparire un pò "incanalati". Nel senso che l'obiettivo della riunione non sembrava diretto alla costruzione di un Coordinamento di comitati di quartiere e di associazioni capace di apportare idee e proposte nuove e di rompere l'immobilismo politico esistente. Sembrava, a mio avviso, un'iniziativa organizzata per fare una sorta di "elenco della spesa" di interventi limitati da realizzare qua è là nei due municipi limitrofi.  Un elenco della spesa da legittimare con le adesioni dei comitati e da presentare ad alcuni assessori nella loro sede privata di partito?

In qualche modo il dibattito dovrebbe andare oltre questo "elenco della spesa" e spaziare come ha fatto con una certa difficoltà verso una visione globale del territorio, verso l'individuazione di linee guida centrate sul potenziamento del trasporto pubblico su ferro (Fr3 e maggiore frequenza dei treni) e su fune (funivia urbana Casalotti Battistini), sui tracciati di pista ciclabile Giustiniana-Montemario con i necessari espropri sulla tenuta Massara, sulla possibilità di trasporto leggero di superficie Battistini- Casal Selce. Si è anche proposto, tra inspiegabili resistenze di qualcuno, di lanciare una vera e propria moratoria (blocco) su tutte le nuove autorizzazioni edilizie per contrastare la speculazione, gli incidenti stradali, il caos quotidiano e l'attentato alla salute derivato dall'inquinamento ambientale come le stesse autorità sanitarie hanno evidenziato con i monitoraggi.

Che fare adesso? Noi ribadiamo che tutti gli incontri con soggetti istituzionali vanno bene, auspicando però che si tengano in sedi istituzionali o luoghi pubblici, e non in luoghi privati e di partito. Proponiamo di andare oltre il 14 ottobre. Il neoCoordinamento dovrebbe essere sganciato dalle logiche localistiche. Quelle logiche, a volte semiclientelari, che si limitano a inseguire microcambiamenti sotto casa, come una rotatoria o una bretellina, lo spostamento di una fermata o di un cassonetto dell'immondizia. Occorre, a nostro avviso, una nuova consapevolezza su come tutelare l'intero territorio considerando ogni area verde, piccola o grande, vicina o lontana, come bene comune da difendere insieme a tutti gli altri cittadini attivi, singoli e associati.   

Un nuovo Coordinamento dei Comitati di quartiere e delle associazioni che, attraverso gruppi di lavoro e iniziative pubbliche, promuova proposte, competenze e iniziative per migliorare la qualità della vita. Occorre far comprendere all'opinione pubblica che la frase ricorrente "non ci sono i soldi", usata dai politici per giustificare tutte le proprie incapacità e inadempienze, è un grande inganno. Un inganno che favorisce profitti e speculazioni private danneggiando l'ambiente e la salute di tutti noi.

Domenico Ciardulli

 

Roma 6 ottobre 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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