Dal Corriere della Sera del 9 settembre 2007

Si alla sperimentazione dei parchi del sesso

Cara Maria Latella,
tempo fa in questa bella rubrica ho espresso dubbi sull'efficacia delle costose telecamere installate sulla via Salaria come deterrente per la prostituzione.
I fatti, a distanza di un anno, mi hanno dato ragione: non sono diminuiti nč incidenti, nč si č ridotto il fenomeno della prostituzione su strada.
Adesso, invece, vorrei esprimere, e sapere cosa ne pensa, un parere positivo sulla proposta, formulata da alcuni presidenti di municipio, di creare in via sperimentale aree protette per le transessuali e prostitute adulte che scelgono volontariamente questo lavoro.
Un esperimento giā condotto con successo nel Comune di Mestre, luoghi circoscritti ma aperti, dove le prostitute possono essere raggiunte dagli operatori delle associazioni, ricevere informazioni e presidi sanitari e lavorare in sicurezza.
Ricordo che la legge Merlin, che prese il nome dalla sua promotrice Lina Merlin, senatrice socialista, non definisce la prostituzione un reato, definisce i reati di sfruttamento e favoreggiamento, proibisce alle autoritā di pubblica sicurezza la schedatura delle prostitute e il loro controllo o trattamento sanitario obbligatorio. Quest'ultima condizione (art.7) accoglie la Convenzione di New York del 1950, che sancisce l'obbligo per gli Stati ad abbandonare tutte le misure discriminative verso le persone che si prostituiscono e vieta le registrazioni socio-sanitarie. Occorrerebbe, a mio avviso, abbandonare gli schemi dogmatico-ideologici ed intraprendere la strada scomoda e difficile della sperimentazione sociale. Lavorare, magari, ad un nuovo progetto di legge che superi la filosofia "Bossi-Fini-Prestigiacomo" del passato governo e che possa ritoccare, modificare e migliorare la legge Merlin, adeguandola ai cambiamenti sociali del nostro tempo.

Domenico Ciardulli

RISPOSTA DI MARIA LATELLA:

Ero bambina e giā qualcuno saggiamente proponeva di rivedere la legge Merlin. Per decenni, laproposta č apparsa inaccettabile alla sinistra. Come alcune saggissime prese di posizione, oggi largamente condivise anche da gran parte dell'elettorato di centro sinistra. Nel Nord Europa, segnatamente nei Paesi Bassi e in Germania dove per decenni hanno governato il centro sinistra e il l'Spd, i quartieri a luci rosse sono una realtā da altrettanto tempo. Da decenni, appunto. Questo č un Paese che perde tempo. Sempre pių inutilmente. Ed č anche colpa nostra. Invece di dibattere dovremmo esigere decisioni e tempi brevi.


 

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