DA IL CORRIERE DELLA SERA 26 SETTEMBRE 2006
LA DENUNCIA FORTE DI UNO STUDENTE UNIVERSITARIO
E LA RISPOSTA DI UN SOLO RETTORE. E GLI ALTRI DUE??
Quegli esami all'Università con lo squillo dei telefonini
Cara Maria Latella,
LA RISPOSTA DELL'UFFICIO STAMPA DI RENATO GUARINI, RETTORE DELL'UNIVERSITA' LA SAPIENZA
Gentile Maria Latella,
vogliamo rassicurare i lettori: non ci è sfuggita la lettera dello studente che sul corriere di sabato scorso segnalava il comportamento scorretto di un docente. L'episodio, così come gli altri riportati sulla rubrica, è naturalmente molto grave. Le regole fondamentali del rispetto reciproco sono tanto più necessarie all'interno di un'istituzione con finalità formative come l'università. Vorremmo quindi informare che il rettore, Renato Guarini, ha esplicitamente invitato i Presidi a farsi promotori dell norme della buona convivenza, in particolare per quanto riguarda l'uso dei telefonini. precisiamo peraltro che il Rettore non aveva ritenuto di replicare con una lettera destinata alla pubblicazione perchè la protesta dello studente aveva trovato adeguata risposta il giorno successivo da parte di un docente di altro ateneo. Il prof. Guarini ha invece espresso il desiderio di essere messo in contatto con lo studente per incontrarlo di persona e già lunedì abbiamo inviato un messaggio in tal senso all'indirizzo della sua rubrica, evidentemente giunto in redazione troppo tardi rispetto ai tempi di chiusura. Alessandra Barberis Capo Ufficio stampa e comunicazione Università La Sapienza
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Credo che questa lettera vada presa alla lettera e, perdonate lo sciocco gioco di parole. Mi auguro che così venga accolta dai docenti, gran parte dei quali sono certa da sempre condivide e applica i principi confermati dal Rettore Guarini: cui, è quasi superfluo aggiungerlo, va il mio ringraziamento. Non per me, si capisce; ho frequentato giurisprudenza a La Sapienza a fine anni 70 quando non c'erano telefonini, il prof. Lipari ci faceva tremare all'esame di diritto privato e il prof. Pugliese ci insegnava l'eleganza del rispetto reciproco. Non per me, ma per quei tanti studenti che da questa lettera si saranno sentiti difesi. Dovevano imparare, non solo a sostenere degli esami ma a vivere rispettando ed essendo rispettati, la replica del Rettore è una risposta, un'indicazione, un punto fermo. A vent'anni e dintorni servono eccome.
Maria Latella (mlatella@rcs.it)